FERNANDA ROMAGNOLI E LA BELLISSIMA POESIA DEL QUOTIDIANO (di Matteo Fais)

Intrigante vicenda quella della lirica al femminile, assolutamente interessantissima a prescindere da maniacali posizioni femministe di demonizzazione del maschile, oggi tanto in voga – in ultimo le donne che valgono sanno sempre farsi notare, senza quote rosa e altre idiozie di spartizione equa degli spazi. Tante sono state scoperte e riscoperte, tante emergeranno in futuro…

ALLA FINE, TUTTE LE LEGGI DI BILANCIO SONO UN GIOCO DELLE TRE CARTE (di Matteo Fais)

Cambiare tutto per non cambiare niente. È sempre il solito gioco. Manco a dirlo, la prima volta che un onesto cittadino va a votare lo fa con convinzione, la seconda ci spera, alla terza si è già rotto i coglioni. Sempre le solite balle e baggianate. Aumentano le sigarette – l’Italia è una Repubblica di…

COSA INSEGNARE ALLA BAMBINA DELLA PUBBLICITÀ DI ESSELUNGA (di Matteo Fais)

“Io non ho guai, vivo di rendita, non ho superiori, non ho moglie né figliuoli; esisto, nient’altro” (Jean-Paul Sartre, La nausea, Einaudi). Tra i principali bersagli polemici del Signor Antoine Roquentin, il protagonista di uno dei massimi capolavori della letteratura mondiale, La nausea di Sartre, sono gli sporcaccioni, così li chiama lui, i borghesi patriarchi…

IL GRIDO DELL’AMERICA PROFONDA CHE SI RIBELLA (di Matteo Fais) 

L’Italia non è una Nazione seria, gli USA sì. La nostra terra è fatta di ignavi, di maggioranze silenziose che si leggono il libro del Generale Vannacci ma non avrebbero mai il coraggio, come lui, di mettere a rischio la carriera per far valere le proprie idee. I cowboy vincono sugli eredi di Dante e…

COSA SAPERE PER NON DIVENTARE UN BETA PROVIDER – OVVERO, OCCHIO A QUELLE INTORNO AI 30 (di Matteo Fais)

Guardate una coppia, una qualsiasi: è immediatamente visibile se lui è quello che la fa godere, o quello che la mantiene. Tutti quanti ne conosciamo di uomini così. Possono avere anche una bella manza al proprio fianco, ma le stanno vicino come bancomat, non certo come quello che fa dire loro “Sì, cazzo, riempimi tutta”….

“GALLO” DI MATTIA CUELLI: ECCO UN BUON ROMANZO CHE, OVVIAMENTE, TROVA SOLO UN PICCOLO EDITORE (di Matteo Fais)

Il valore di un autore, in Italia, non conta un cazzo. Conta chi sei, chi ti manda o raccomanda, la forza dei tuoi agganci. Quando si tratta di uno stronzo qualsiasi, è ben difficile suscitare l’interesse di un editore vagamente noto. La cosa, inutile dirlo, è disarmante, roba da posare la penna e mandarli a…

ALTRO CHE INDIGNAZIONE, È ORA DI LEGALIZZARE IL MESTIERE PIÙ VECCHIO DEL MONDO (di Matteo Fais)

Ma che diavolo ci sarà, poi, da indignarsi? Non lo facevano per necessità, nessuno le costringeva, guadagnavano 4-500 euro a incontro, erano maggiorenni. È comprensibile che ai genitori, una volta scoperto, possano girare i coglioni, ma alla fine era una loro scelta – se non sopportate il fatto che i vostri pargoli decidano del proprio…

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SECONDO IL “CORRIERE”, CHI NON VOTA È UN PRESUNTUOSO (di Matteo Fais)

La cara e anziana zia Dacia Maraini, sul “Corriere”, ha sostenuto che noi astenuti per scelta, siamo dei presuntuosi (“Coloro che in nome di una superiore purezza rinunciano a un diritto essenziale coltivano un pensiero presuntuoso: io non mi mescolo con quella roba, io ho una visione più alta, più pura della politica e perciò…

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GORBAČËV, NEL BENE E NEL MALE (di Davide Cavaliere e Matteo Fais)

ERA, COMUNQUE, UN COMUNISTA (di Davide Cavaliere) È schiattato Michail Gorbačëv, l\’uomo che suo malgrado fece crollare l\’Unione Sovietica. Già, perché sebbene sia passato alla storia come colui che «mise fine all\’URSS e alla Guerra fredda», il maculato Michail voleva solo riformarla. Con la sua moderata, moderatissima, azione liberalizzatrice uccise involontariamente un sistema fondato sul…