THERE IS NO ALTERNATIVE – VOTARE TRUMP PER SALVARSI DAI DEMOCRATICI (di Matteo Fais)
Naturalmente, nessuno di noi ha mai creduto che esista un paradiso in terra e che questo si chiami America. Abbiamo visto tutti, persino su YouTube, migliaia di video di utenti anonimi che riprendevano una situazione distopica, fatta di strade invase da uomini ridotti allo stato di zombie dal Fentanyl, un oppioide sintetico divenuto tra le droghe più diffuse. Vedere quel degrado non è stato facile. Ciò che è apparso chiaro è che il sogno americano ha un terribile contraltare, un incubo a cielo aperto.
Sappiamo altresì di come il regno d’oltreoceano sia un Paese per tanti versi terribile, con un sistema sanitario agghiacciante, da cui è più facile essere esclusi che vedersi accolti. Gli USA sono, tra le altre cose, la Nazione in cui si sviluppano le peggiori follie immaginabili, i culti più assurdi, le superstizioni più impensabili.
Cionondimeno, non esiste alternativa all’America e, come insegnano i saggi, chi non ha di meglio dorme con sua moglie. Giocoforza, se quel Paese declina, noi finiamo nel baratro o, peggio ancora, nel raggio di influenza di regimi ben peggiori – Dio ce ne scampi! Esattamente come alla fine della Guerra, con buona pace di tutti gli antiamericani, se non ci fossimo trovati sotto la loro ala, saremmo finiti sotto quella di Mosca, più di quanto non sia successo avendo uno dei più forti partiti comunisti in Europa. Ricordo sommessamente a tutti i cultori dell’italico campanilismo che lo Stivale non conta un cazzo e, senza prendere posizione, sarebbe una zattera nel bel mezzo della tempesta.
È per tutti questi motivi che non possiamo se non schierarci, pur senza isterie o grande partecipazione, per Donald Trump. Va da sé che non scorgiamo minimamente un pericolo rosso in Kamala Harris. L’attuale Vice-President resta comunque una creatura della Sinistra, per quanto nella sua declinazione americana, attenta ai diritti civili tanto da sfiorare la follia.
Bisogna al contempo precisare che certo il suo rivale non è esattamente la migliore delle soluzioni possibili. Trump è vecchio, per quanto energico possa risultare, e vedere un nonno al governo di una Nazione che dovrebbe essere trainante è ridicolo, esattamente come la sua capigliatura dai colori squillanti che rimandano al povero Paperino. Verso quell’uomo esiste per altro un culto della persona messianico e decisamente pericoloso che, grazie al cielo, la struttura democratica del Paese tiene a bada.
Sta di fatto che solo lui può salvare gli USA, oltre che sul piano economico, dal delirio woke sempre più pressante. Proprio perché in là negli anni, The Donald non è stato contaminato da quella nefasta antropologia inclusiva che ha tramutato i sacrosanti diritti delle minoranze in un attacco palese al principio di realtà.
Se un argine esiste alla pazzia, che vediamo dilagare anche in Europa, questo è rappresentato da lui. Trump è un patriota, crede nel mercato, ma nel modo giusto, privilegiando l’America – lasciatemi ricordare che da quelle parti possono permetterselo, mentre da noi non sarebbe possibile mettere i bastoni tra le ruote alla globalizzazione.
Dunque, incrociamo le dita per lui e ci turiamo idealmente il naso. There’s No Alternative. Un’America nuovamente grande, ripulita dalle stronzate woke, come la cancel culture e la follia gender, se non ci porterà chissà quale giovamento, certamente potrebbe evitarci certi mali. Non mettiamo in fresco lo champagne, ma non possiamo fare a meno di stare dalla parte del male minore.
Matteo Fais
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L’AUTORE
MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni)