PERCHÉ MAI DOVREMMO CHIEDERE SCUSA PER LA NOSTRA STORIA, CARO PRESIDENTE INFANTINO? (di Giovanni Becciu)
È notizia di questi giorni di una più che contestabile affermazione di Gianni Infantino, Presidente della FIFA. Nello specifico, in un passaggio del suo discorso, ha detto “La cosa triste è che gli europei in questi giorni danno molte lezioni morali. Anche io sono un europeo e penso che dovremmo scusarci per tante cose e per 3mila anni dopo quello che abbiamo fatto…”.
Caro il nostro presidente FIFA, anche io sono europeo e vorrei ricordarle che, senza la millenaria azione e cultura europea, molte delle Nazioni definite del Terzo Mondo, oggi, non si sarebbero trasformate in potenze mondiali.
In campo medico, culturale, e a livello di infrastrutture (nonché per mezzo della civilizzazione di popoli che non sapevano nemmeno cosa fosse la scrittura) abbiamo permesso che Nazioni come l’India, attraverso il “cattivo colonialismo” inglese, siano divenute poi il colosso che attualmente sono. Alternativamente, potrei accennarle a come l’importazione dei vaccini nel continente africano abbia, in pochi anni, permesso che la popolazione triplicasse. Gli aiuti finanziari che i cattivi europei inviano quotidianamente nel mondo permettono a milioni di non europei di mangiare e vivere una vita decente. Potremmo anche parlare del fatto che Nazioni come il Sud Africa, un tempo grandissime e potenti, dopo aver cacciato i “cattivi coloni”, sono divenute poverissime, segnate da criminalità e malattie.
Non ricordo, ad esempio, un apporto sostanziono nella storia da parte di non europei nel campo della letteratura, della poesia, della scultura etc etc, se non dopo l’arrivo dei cattivi coloni europei.
In definitiva, mi permetta umilmente di dirle che il white guilt ha già fatto danni dai quali difficilmente i popoli europei potrenno riprendersi, se non attraverso un drastico cambiamento di rotta.
Magari l’Europa tornasse realmente a pensare solo ed esclusivamente ai bisogni dei propri popoli sempre più maltrattati e abbandonati a sé stessi. Popoli che quotidianamente vengono uccisi, stuprati e depredati da orde di invasori provenienti da quei continenti che prima erano da loro amministrati.
In definitiva, la sua uscita poteva essere evitata. Anche perchè, difendere Nazioni e continenti in cui le donne sono trattate come oggetti da dare in “dote”, non credo sia ammirevole. Nazioni dove le donne vengono uccise perchè portano i capelli scoperti non devono, e mai dovrebbero, essere proposte ad esempio.
Il nostro contiente, oggi, non sarà dei migliori, ma quantomeno ha la possibilità di risorgere dalle proprie rovine morali proprio grazie a quella storia millenaria che fa parte del suo passato.
Questo può forse dirsi di quei continenti e di quelle Nazioni che tanto difende?
Giovanni Becciu