ORA, SONO CAVOLI TUOI… (di Davide Cavaliere)
Dopo una campagna elettorale fin troppo facile, vince, o meglio ancora viene lasciata trionfare, la coalizione di Centrodestra trainata da Fratelli d’Italia che, ora, si assume un peso non indifferente, mentre i vampiri della sinistra si sfregano compiaciuti le mani.
Draghi si è messo in salvo mesi fa, ben contento della fine del suo inutile Governo che, oltre al nefasto green pass, non ha prodotto nulla di significativo. Ora si prospetta uno scenario quanto più propizio al potere si potesse immaginare.
Nei prossimi giorni, il presidente Mattarella affiderà con finta riluttanza, ma in realtà con massimo gaudio, il mandato a Giorgia Meloni che, in associazione con Lega e Forza Italia, si troverà a dover gestire un Paese devastato, alle prese con gli aumenti delle bollette e, da metà ottobre, con l’ennesima variante «mortale» del COVID-19. Aspettiamoci, dunque, una nuova ondata di allarmismo sanitario in stile febbraio 2020.
Oltre all’isteria pandemica, vi sarà l’aumento dello spread, il fuoco di sbarramento dei mass media, gruppo GEDI in testa, a denunciare l’«onda nera», spalleggiati in questo dal Partito della Toghe Rosse.
I razionamenti di gas porteranno a probabili ondate di protesta, che il Centrodestra gestirà attraverso la repressione, attirandosi nuove e strumentali accuse di «fascismo». Nel frattempo, la Sinistra «tornerà alle origini», schierandosi coi licenzianti e i pensionati nelle piazze. Il rischio di un colpo di mano «responsabile» del Quirinale, deciso a imporre un nuovo tecnico, è piuttosto alto.
Tornando ai risultati elettorali, questo scialbo e delirante Centrodestra, tra un Berlusconi che dice di Salvini “Non ha mai lavorato” e la futura Premier che si fa riprendere con due meloni davanti alle tette, andrà al Governo con uno scarsissimo sostegno popolare, considerato che l’affluenza è stata la più bassa di sempre. Come prevedibile, i cosiddetti «partiti antisistema», capaci solo di proporre il ritorno degli anni Ottanta, hanno racimolato un numero risibile di voti. Il Movimento 5 Stelle, nuovo alleato dei progressisti, ha retto nel Mezzogiorno a colpi di clientelismo e bonus.
Il quadro che si prospetta è quello di un Centrodestra numericamente forte, almeno in Parlamento, ma incapace di capitalizzare e implementare il consenso acquisito e un Centrosinistra inviperito e spalleggiato dalle solite forze esterne: giornali, giudici e commissari europei.
Adesso, inizia il countdown: quando arriverà il crollo della Meloni? Sarà Cottarelli il prossimo tecnico? Auguriamoci che il centrodestra sia capace di resistere a un assalto spietato. Sarà un autunno (e un inverno) difficile.
Davide Cavaliere
L’AUTORE
DAVIDE CAVALIERE è nato a Cuneo, nel 1995. Si è laureato all’Università di Torino. Scrive per le testate online “Caratteri Liberi” e “Corriere Israelitico”. Alcuni suoi interventi sono apparsi anche su “L’Informale”.