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LA SINISTRA È RESPONSABILE MORALE DI QUESTA DESTRA (di Matteo Fais)

La Sinistra ha una caratteristica di base: è insopportabile. La Destra è moralista, retrograda, avversaria di ogni intellettualismo, sessuofoba per tanti versi. La Sinistra non è da meno, solo che ha il magico potere, con il suo spirito di serietà che la rende un interlocutore rispettabile, di rendersi insostenibile, di generare una reazione ancora più violenta come risposta.

La situazione, come si sarà inteso, è difficile da descrivere, anche perché è un qualcosa che prima di tutto si avverte, a livello di sensazioni, per induzione, a furia di avere a che fare con gente di quella parte.

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Il vecchio trombone reazionario, il democristiano fuori tempo massimo, è talmente parossistico, nella sua pretesa di imporre una morale ferrea e inflessibile, da cagionare immediatamente il riso. Semplicemente, non lo si può prendere sul serio e lui per primo sa di combattere una battaglia senza speranza, anche se non lo ammetterà mai. Egli parla sapendo di meritare solo pernacchie.

Diverso è il caso dell’uomo di sinistra – o, come lo chiamano gli americani, con magnifica espressione, il Leftist –, il quale ha, non si sa per quale assurdo motivo, un modo di porsi egregio e degno, una prosopopea solenne, sostenuta, che puntella idee le quali paiono sempre avere un respiro ulteriore rispetto a quelle dell’avversario.

È uscito il dodicesimo numero di “Il Detonatore Magazine”: https://www.calameo.com/read/00774819711c36dcf8adc

Ecco, è questo aspetto che non bisogna mai trascurare nel suo modo di essere, la capacità di porsi ogni volta a tutela di grandi e nobili principi: le donne, gli oppressi, gli intellettuali, le minoranze sessuali e razziali. Insomma, il non sembrare, diversamente dalla sua controparte, posto lì a mera difesa di interessi di bottega come il piccolo borghese che parteggia, come diceva la poesia di Pasolini, per “quel poco che i borghesi possiedono: la normalità e lo stipendio”. Lui è oltre fino alla disumanità dello slancio più generoso di colui che, per dirla in modo malizioso, non chiava per fottere, ma per donare piacere a chi glielo prende tra le cosce – variazione laica del “non lo faccio per amor mio, ma per dare un figlio a Dio”.

È uscita la seconda raccolta poetica di Matteo Fais, Preghiere per cellule impazzite (Connessioni Editore, collana “Scavi Urbani), ed è disponibile in formato cartaceo e ebook:
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Se l’uomo di Destra è ripugnante nella sua grettezza, l’uomo di Sinistra è stucchevole nel suo essere così grande d’animo. Il primo vive senza provare vergogna per non aver mai letto un libro, sicuro del fatto che il suo conto in banca, costruito senza paura di sudare come un animale, conti più del sapere che contengono tutte le biblioteche del mondo. Il secondo si spaccia per santo laico, mentre al sabato, con il tabacco trinciato in tasca, perché non può permettersi neppure un pacchetto di sigarette, scende in piazza per una Palestina sognata, “libera dal fiume al mare”, sicuro di perpetrare una causa così giusta da essere legge eterna pur in un mondo secolarizzato.

Terza uscita per la collana “Scavi Urbani”: Il cielo è uno straccio sporco nella stretta della materia, di Luca Parenti (prefazione di Matteo Fais). Disponibile in formato cartaceo ed ebook:
(cartaceo 10 euro)
(ebook 5 euro – gratuito per gli abbonati a Kindle Unlimited)

Lui si indigna: c’è il sessismo, il gender gap, le femmine che vengono palpeggiate sul metrò, quelle vittime di femminicidio; c’è l’evasione fiscale che lui, da inutile impiegato della Provincia del Nulla, non può evadere; c’è qualcuno che ha pensieri malvagi, mentre lui è custode del Giusto, del Bene e del Bello, come il prete di una volta, pur senza indossare una Croce – “perché la società è laica”.

Ciò che sfugge a questo povero martellatore di palle professionista è di essere lui stesso il massimo responsabile della radicalizzazione dell’uomo di Destra e del successo della parte più bifolca di tale schieramento a livello mondiale. Trump è più figlio della Sinistra progressista di quanto non lo sia di suo padre. Hanno talmente tirato la corda, con la loro bontà, da spingere il male assoluto a farsi carne. Hanno, con la loro smania per la decostruzione e la conseguente crociata per la cancel culture, reso necessario il rifiuto di ogni prodotto culturale, per abbracciare la scelta della volgarità come obiezione totale del loro mondo esteticamente controllato e alieno a ogni parola sconveniente.

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Ed è appunto qui che si situa il problema: non è la Destra migliore che nasce da una Sinistra idiota, ma il suo esatto opposto. Non si vede una Margaret Thatcher e neppure un Berlusconi, ma l’uomo che confonde la lotta per l’egemonia culturale con lo smantellamento totale e impietoso di essa, con i manipolatori come Charlie Kirk, quando non con gli intellettuali rimpiazzati dai wrestler. È una Destra disperata che sogna il putinismo, che è talmente confusa ideologicamente da odiare gli islamici e schierarsi, al contempo, dalla parte dell’immaginario popolo palestinese.

I responsabili di tutto ciò sono loro, i Leftist, i progressisti cultori di battaglie inutili, o meglio che hanno sempre bisogno di trovarsi un fronte di lotta, anche quando non ce ne sarebbe alcun bisogno, al solo fine di tenere alta la tensione, senza capire che, in ultimo, qualsiasi corda, tesa all’inverosimile, si spezza, lasciando cadere chi vi era appeso nel baratro più profondo.

Matteo Fais

Canale Telegram di Matteo Fais: https://t.me/matteofais

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Telefono e WhatsApp di Matteo Fais: +393453199734

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni).

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