|  | 

IL NOSTRO DIO È MORTO, MA NON LA FEDE PIÙ STUPIDA, ANCHE SE LAICA (di Matteo Fais)

Le Chiese cristiane sono semivuote, oramai. Continuano a frequentarle solo filippini e turisti. Eppure, come dimostrano tanti fenomeni, pur essendo Dio morto, come diceva il caro vecchio filosofo tedesco, la gente non ha smesso di essere fanatica, ha solo trasposto il proprio bisogno di credere in modo ottuso verso altri lidi ideologici ed esistenziali.

Può trattarsi della causa umanitaria in favore di un certo popolo vittima di presunto genocidio – dimenticando ovviamente altri popoli o comunità altrettanto sotto attacco. Oppure, della causa animalista. Può essere la costante paranoia della comunità LGBTQ+, urlata in ogni occasione, da ogni megafono disponibile, come se omosessuali e transgender venissero arsi sul rogo a ogni angolo, mentre invece, fondamentalmente, un gay non fa più né caldo né freddo a nessuno. Potrebbero essere i sostenitori di Charlie Kirk, i quali mescolano evangelismo, nazionalismo e culto delle armi, e vedono il pericolo comunista – in America!!! – pronto al colpo di Stato.

CONTRIBUISCI ANCHE TU A SUPPORTARE IL NOSTRO GIORNALE Caro amico lettore, come potrai immaginare, dietro questo blog ci sono diverse persone che collaborano agli articoli che tu quotidianamente leggi. Se desideri supportare la nostra attività, ti saremmo grati se volessi dare il tuo sostegno all’Iban IT53E3608105138290082390113. L’intestatario è Matteo Fais. Grazie di cuore, La Redazione.

Ovunque uno si giri c’è un pazzoide fanatico, animato dallo stesso spirito di un talebano, che cerca intorno a sé una ragione di vita a cui aggrapparsi con tutte le forze disponibili, con una disperazione che lascia impietriti, attoniti. Che viene da chiedersi: ma davvero un uomo, in questo Occidente in cui, comunque sia, pur tra mille pastoie, difficilmente qualcuno salta un pasto, ha bisogno di attaccarsi spiritualmente a qualcosa come il primitivo faceva con il sole e con la pioggia, con il tuono e il fuoco?

Evidentemente, sì. Anzi, paradossalmente, tutto questo benessere lascia troppo tempo nelle mani di ogni cretino per arrovellarsi a vuoto. Quando la pancia è piena, l’essere umano parte alla ricerca di senso. In ciò, teoricamente, non ci sarebbe niente di male, se uno si fosse in precedenza costruito una cultura, ripercorrendo tutto il percorso della storia delle idee, quindi conoscendo bene le strade della filosofia, della letteratura e delle arti grafiche.

È uscito il dodicesimo numero di “Il Detonatore Magazine”: https://www.calameo.com/read/00774819711c36dcf8adc

Solitamente, purtroppo, tale sapere manca e succede, allora, che l’uomo alla ricerca di un senso riparta dal primitivo, dalla paura che scatenano in lui la natura e i suoi elementi. Accade che non sapendo quali orrori le credenze più oscurantiste abbiano scatenato, si tenda a riproporli.

È uscita la seconda raccolta poetica di Matteo Fais, Preghiere per cellule impazzite (Connessioni Editore, collana “Scavi Urbani), ed è disponibile in formato cartaceo e ebook:
(cartaceo 12 euro)
(ebook 5 euro – gratuito per gli abbonati a Kindle Unlimited)

C’è stato un punto, nel ’900, in cui, dopo il terrore del Secondo Conflitto Mondiale, gli animi si erano quasi rasserenati, molti avevano capito che tutto sommato non si era mai vissuti in un universo così ricco e rilassato, in cui si poteva andare avanti in attesa del weekend, leggere, studiare, ascoltare qualsiasi tipo di musica, fare sesso liberamente, insomma essere felici come mai nessuno lo era stato in precedenza, senza la preoccupazione della sussistenza a bussare ogni giorno alla porta.

Terza uscita per la collana “Scavi Urbani”: Il cielo è uno straccio sporco nella stretta della materia, di Luca Parenti (prefazione di Matteo Fais). Disponibile in formato cartaceo ed ebook:
(cartaceo 10 euro)
(ebook 5 euro – gratuito per gli abbonati a Kindle Unlimited)

La gente aveva smesso di credere in modo ossessivo, aveva accettato l’idea di democrazia, unita alla saggezza del “così va il mondo, ma tutto sommato potrebbe andare peggio, quindi meglio così”. Si conviveva con abbastanza serenità tra opposte opinioni. Certo c’era stata la parentesi terroristica, ma i più erano fondamentalmente contrari all’estremismo.

Si era diffuso, in sostanza, quello che il filosofo Gianni Vattimo aveva definito con la magnifica formula di “il pensiero debole”, oggi stigmatizzato come una forma di astuzia del demonio. Tutti questi disperati, bisognosi di credere in una divinità, trascendente o laica, in modo forte e maniacale, non lo possono tollerare. Non riescono ad ammettere che si possa avere dei valori, ma sempre conservando il dubbio di poter essere in torto, di non avere tra le mani la Verità con la V maiuscola, qualcosa di universalmente valido e da difendere a ogni costo, contro chiunque si azzardi a metterne in dubbio i fondamenti.

ACQUISTA il nuovo romanzo di Matteo Fais, Le regole dell’estinzione, Castelvecchi.
AMAZON: https://www.amazon.it/regole-dellestinzione-Matteo-Fais/dp/8832828979/
IBS: https://www.ibs.it/regole-dell-estinzione-libro-matteo-fais/e/9788832828979

A quanto pare, quindi, quel Dio che Nietzsche dichiarava, tra il timore e il sollievo, irrimediabilmente trapassato, è rinato sotto mille forme differenti, frammentato fino a contemplare i gusti e le aspirazioni del ragioniere reazionario come del ribelle dai capelli verdi. Da qui le battaglie delle femministe di quarta generazione, ossessionate dall’idea che qualsiasi sguardo maschile sia violenza e sopruso, che su questa lotta hanno fondato la propria esistenza; fino ad arrivare ai MAGA che si sono creati un Dio – e pure un Gesù Cristo – a misura di America, anzi che vuole “Make America Great Again”.

Inutile dire che qualsiasi sincero democratico deve aver paura di questi invasati che confondono appunto la democrazia con l’imposizione del proprio pensiero, invece che con la convivenza delle differenze, che quando sentono un’opinione differente bannano o chiudono un’amicizia. Come orientamento di massima, vale il principio secondo cui, ogni volta che vi trovate di fronte a uno che crede in qualcosa con tutto sé stesso, siete al cospetto di uno squilibrato che cerca la propria salvezza anche al costo della vita degli altri. Uno che ritiene di difendere la Verità è sempre e solo un individuo pericoloso. Attenzione, sono in tanti.

Matteo Fais

Canale Telegram di Matteo Fais: https://t.me/matteofais

Instagram: https://www.instagram.com/matteofais81/

Facebook: https://www.facebook.com/matteo.fais.14/?locale=it_IT

Telefono e WhatsApp di Matteo Fais: +393453199734

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni).

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *