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IL GRANDE FRATELLO SEI TU: IL CONTROLLO ORIZZONTALE E IL VERO POTERE (di Matteo Fais)

Uno dei grandi demeriti di un marxismo classico, per non dire elementare, è averci abituati all’idea di un potere verticale che ci controllerebbe dal mattino alla sera, condizionando buona parte della nostra esistenza con la sua minaccia e imponendoci le proprie sovrastrutture a livello antropologico.

In verità, persino oggi che viviamo circondati da telecamere e con uno smartphone sempre in tasca, attraverso il quale potrebbero in ogni momento risalire a noi e a tutte le nostre mosse, teoricamente, per l’individuo restano ampi margini di libertà. Se così non fosse, non si vivrebbe nel terrore di subire un’aggressione per strada, di venir derubati sulla metropolitana, di essere palpeggiati – se si è donne – e via dicendo.

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Questo perché, per quanto sottovalutato, il vero centro nevralgico del potere non sta nel vertice, nei piani alti, o nella stanza dei bottoni, ma tra di noi. Colui che influenza realmente il tuo comportamento è il tuo amico, il tuo vicino di casa, tua moglie, la cassiera del supermarket che frequenti e con cui hai stabilito un minimo contatto sociale, l’impiegato della banca con cui ti rapporti da anni acquistando titoli nel disperato tentativo di salvare i tuoi risparmi – se scrivi, per esempio, sono i tuoi lettori.

È uscito il dodicesimo numero di “Il Detonatore Magazine”: https://www.calameo.com/read/00774819711c36dcf8adc

Ciò si capirebbe ancora più facilmente, se volessimo fare un esperimento mentale. Ipotizzate di scrivere, adesso, su Facebook, un’opinione al momento, in Italia, decisamente impopolare. Sempre lavorando di fantasia, immaginate di esplicitare il vostro essere a favore di Israele e contro la Palestina – magari aggiungendo che ritenete la reazione del primo Stato giusta e il 7 ottobre una gratuita e ingiustificata carneficina a danno di civili innocenti, diversamente da coloro che sono scesi a festeggiare con quei figli di puttana di Hamas.

È uscita la seconda raccolta poetica di Matteo Fais, Preghiere per cellule impazzite (Connessioni Editore, collana “Scavi Urbani), ed è disponibile in formato cartaceo e ebook:
(cartaceo 12 euro)
(ebook 5 euro – gratuito per gli abbonati a Kindle Unlimited)

Converrete tutti quanti, a prescindere dalla vostra posizione sulla attuale guerra in Medioriente, che ben difficilmente, per una affermazione simile, riceverete una visita della Polizia di Stato, della Gestapo, della Stasi, o di un qualsiasi organismo legato allo Stato. A dir l’onesta verità, non riceverete neppure un ban da Facebook, oramai neppure se doveste scrivere, a caratteri cubitali, che tutti gli ebrei del mondo dovrebbero perire in giganteschi campi di sterminio.

Ma, allora, perché, sempre restando sull’esempio menzionato, la maggior parte della gente che è silenziosamente dalla parte di Israele non parla, o meglio tace volutamente? Semplicemente perché le persone intorno la pensano in buona parte allo stesso modo e sono tra coloro che lo perseguiterebbero – almeno a livello virtuale – o interromperebbero l’amicizia, condannandolo alla solitudine.

Terza uscita per la collana “Scavi Urbani”: Il cielo è uno straccio sporco nella stretta della materia, di Luca Parenti (prefazione di Matteo Fais). Disponibile in formato cartaceo ed ebook:
(cartaceo 10 euro)
(ebook 5 euro – gratuito per gli abbonati a Kindle Unlimited)

Qualcosa di simile potrebbe capitare a chiunque abbia un’attività privata o in qualche modo dipendente dal sentire del pubblico. Per dire: un ristoratore, che esponesse la bandiera israeliana, verrebbe sommerso da recensioni negative online. Tale ragionamento, si può ovviamente applicare a mille milioni di professioni. Anche perché, mentre chi sostiene Israele, tendenzialmente, non farà nulla vedendo una bandiera palestinese appesa, gli altri reagiranno nell’unico modo che hanno sempre conosciuto e praticato.

Ciò insegna, tra le altre cose – almeno ai tanti che ancora non l’hanno capito –, che nessun nuovo fascismo – prendendo il termine in senso molto largo, diciamo americano, di potere nefasto – si presenterà più con i manganelli, ma agirà in una maniera meno apparentemente manifesta, ma non per ciò meno violenta, unicamente adeguata al periodo. Sia chiaro, anche sotto il Fascismo, il potere si esercitava soprattutto grazie al concorso dei più, dei delatori e di coloro che speravano, agendo da supporter, di guadagnare il favore del regime.

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Ma la cosa più evidente, dunque più interessante, è riconsiderare la struttura del potere, comprendendo che il vero problema è rappresentato da coloro che ci stanno accanto. Avviene in tal senso qualcosa di molto simile al processo pubblicitario, la cui efficacia non è tanto rappresentata dal fatto di essere onnipresente, ma dall’essere veicolato, a livello orizzontale, da un vasto numero di individui. Per intenderci, se nessuno ti giudicasse per come vesti, quel particolare marchio di scarpe avrebbe presa solo su una ristretta cerchia di soggetti, mentre è il fatto che questi ultimi ti escludano dal loro circuito a spingerti, per essere integrato, a comprare le stesse calzature.

In ultimo, sì, i veri responsabili del potere e i reali rappresentanti del controllo non sono organismi invisibili o comunque, anche se noti, ampiamente strutturati, come i tutori delle forze dell’ordine, la Finanza, ecc., ma proprio coloro che si tende a considerare vittime. Insomma, in verità, il Grande Fratello, il vero controllore, sei tu.

Matteo Fais

Canale Telegram di Matteo Fais: https://t.me/matteofais

Instagram: https://www.instagram.com/matteofais81/

Facebook: https://www.facebook.com/matteo.fais.14/?locale=it_IT

Telefono e WhatsApp di Matteo Fais: +393453199734

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni).

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