ESORCISMI POPULISTI – L’ODIO VERSO I POTENTI (di Matteo Fais)
La prima cosa da capire del Potere è che ogni rapporto è un rapporto di potere e che tutti sono intrecciati tra loro. In tale dinamica, può ben essere che chi è vittima in un contesto e frangente, si muti in carnefice in un’altra. L’esempio classico è quello dell’operaio sfruttato e, di conseguenza, alienato che, una volta tornato a casa, magari dopo essere passato al bar per annegare i suoi dispiaceri, si accanisce fisicamente sulla moglie che protesta per la sua prolungata assenza. Questa, poi, essendo dipendente economicamente dal consorte, non potrà comunque abbandonarlo e magari si rifarà sui figli rovesciando su di essi la crudeltà subita o facendosi complice del compagno, il giorno che lui deciderà di cambiare bersaglio, almeno per una sera. I ragazzi vittime di abusi domestici, a loro volta, a scuola, potrebbero infierire su un altro studente più debole e via dicendo, in una catena infinita.

Tale processo ci aiuta a comprendere che, ragionevolmente, è difficile trovare nel mondo un individuo innocente, per così dire puro. Nella mente dell’uomo medio, quindi per esempio del comune frequentatore dei social, la realtà è divisa tra un Noi (vittime) e un Loro (carnefici). È la famosa contrapposizione tra élite e popolo, riproposizione, subentrata nel mondo digitale, della cara vecchia teoria semplicistica nota come lotta di classe.

(cartaceo 10 euro)
(ebook 5 euro – gratuito per gli abbonati a Kindle Unlimited)
Se si vuole, però, la prima è ancora più stupida perché pensa veramente che tutto il male presente nel mondo sia il prodotto di uno sparuto numero di soggetti – decisamente inferiore a quello di una classe estesa, quanto per esempio la borghesia – che andrebbe a contrapporsi a una massa umana, senza distinzioni, per schiacciarla. Tale visione ha qualcosa di incredibilmente infantile, una profondità di veduta pari a quella di un fumetto con i supereroi.

Come noto, la vediamo in azione in ambo le basi degli schieramenti politici: chi pensa che tutto il negativo del mondo dipenda da Donald Trump; chi sull’altro versante si figura una imprecisata organizzazione segreta, con protagonista la Sinistra mondiale, che spingerebbe per rendere tutti omosessuali e trans a mezzo di serie televisive su Netflix.
Non deve, pertanto, stupire l’assassinio di Charlie Kirk, in America, a prescindere da qualsivoglia discussione sull’uomo politico e sul suo essere o meno un pericoloso estremista. Gli omicidi come il suo sono tutti simbolici e come tali vengono recepiti dalle masse, funzionando alla stregua di un esorcismo: ci si convince che facendo fuori un uomo si faccia venire meno ciò che alcuni identificano con il male. Qualcosa di affine, per certi versi, è accaduto anche con la figura di Luigi Mangione, assurto a profeta della liberazione dal nefasto potere delle assicurazioni sanitarie.

(cartaceo 12 euro)
(ebook 5 euro – gratuito per gli abbonati a Kindle Unlimited)
Nella realtà queste posizioni populiste sono uno dei tanti modi con cui le masse si deresponsabilizzano rispetto al peso delle proprie azioni, proiettando su alterità distanti e inafferrabili la portata del proprio essere nel mondo. Come spiegò un professore di filosofia americano, precisamente Eric Dodson, che si trovò a fare lezione poco dopo la prima elezione di Donald Trump, agli studenti che gli chiedevano di commentare quell’evento per loro evidentemente traumatico: la politica ha, in verità, una rilevanza nella vita quotidiana che andrebbe drasticamente ridimensionata. Insomma, il mondo non va a rotoli per colpa di Trump, Putin, Orban, Che Guevara o chi si preferisce. Casomai, soggetti politici di un certo tipo salgono al potere in una situazione di degenerazione totale.
Alla fin fine, se l’America è in un certo modo, preda di opposti estremismi, tra chi va a pregare fuori dalle cliniche dove si praticano gli aborti e chi invece vorrebbe far fare la transizione di genere anche agli infanti, è perché il suo popolo è fondamentalmente questo. Esattamente come, se l’Italia è la società della furbizia più abietta, del salto della fila, della sanità per i propri conoscenti, ciò accade con il concorso del popolo nella sua quasi interezza. Se, per anni, abbiamo visto la Ferragni su tutti i giornali, salutata come una grande imprenditrice del fare niente, ciò è accaduto perché, in fondo, il popolo si identifica con la sua disarmante superficialità. Hanno voglia le persone di giubilare per il suo tracollo, dopo lo scandalo del pandoro: la Ferragni potrebbe pure morire, essere uccisa o andare incontro ad autocombustione, che niente cambierebbe: quella ragazza rappresenta le pulsioni dei più, semplicemente nella forma maggiormente instagrammabile.

AMAZON: https://www.amazon.it/regole-dellestinzione-Matteo-Fais/dp/8832828979/
IBS: https://www.ibs.it/regole-dell-estinzione-libro-matteo-fais/e/9788832828979
Odiare Charlie Kirk e sparargli, ripeto, a prescindere dal giudizio sulle sue idee, è un qualcosa, oltre che di sbagliato, di vano. L’influencer conservatore non era, come si è letto da parte di alcuni, responsabile morale della recrudescenza di odio verso le minoranze – ammesso che questa ci sia realmente. È ben più probabile che, intorno a lui, si radunassero, come sempre avviene in società, coloro che condividono un pensiero affine. Costoro esistono e continueranno a esistere a prescindere da lui e a credere in una certa visione delle cose. Se si pensa che essa sia il male, si deve comunque sapere che tale male ha molte più incarnazioni di quante ne possa sopprimere anche la peggiore arma da guerra.
Matteo Fais
Canale Telegram di Matteo Fais: https://t.me/matteofais
Instagram: https://www.instagram.com/matteofais81/
Facebook: https://www.facebook.com/matteo.fais.14/?locale=it_IT
Telefono e WhatsApp di Matteo Fais: +393453199734
L’AUTORE
MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni).
Su questo sono pienamente d’accordo, nel senso che il bene/male e la collettività si costruiscono con il contributo di tutti, e perfino i più abietti regimi totalitari quali la Corea del Nord non sarebbero possibili se non vi fosse una complicità della stragrande maggioranza della popolazione, non a caso coloro che vogliono la fine del regime sono una minoranza talmente ridotta da essere costretti a rischiare di essere fucilati dai cecchini mentre cercano di varcare il confine.
L’idea di eradicare la guerra in Ucraina uccidendo Putin sarebbe allo stesso modo profondamente infantile, non a caso ci sono state guerre durate anche 100 anni, come in Francia, ereditate da re a principi.
Ognuno di noi ha il reale potere di cambiare in meglio/peggio le cose, partendo dalle piccole azioni della vita quotidiana, è molto più importante amare la propria moglie o il proprio marito, far crescere bene i propri figli, piuttosto che passare una vita intera a cercare di sconfiggere il politico malvagio di turno, e spesso queste figure fungono da catarsi per la società. I “mostri” servono, sono funzionali come gli Emmanuel Goldstein di Orwell, in modo tale che la il padre che si ubriaca e picchia i figli possa comunque sentirsi un “buono” rispetto all’assassino femminicida.
Per quanto riguarda l’attuale stato della democrazia, non possiamo fare altro che rassegnarci alla visione di Polibio, che già migliaia di anni fa aveva compreso il ciclo storico:
Monarchia -> Tirannide -> Aristocrazia -> Oligarchia -> Democrazia -> Populismo -> Monarchia
Le masse sono entità profondamente irrazionali, legate ai più bassi istinti dell’umanità, e la democrazia è possibile solo attraverso l’educazione ma questa in qualche generazione degenera e diventa indottrinamento.
Ognuno di noi avrà le sue responsabilità individuali, e i costruttori di pace, una volta Gesù disse che saranno Beati dinnanzi a Dio…