LA DIFFERENZA TRA SCIENZA E SCIENTISMO (di Andrea Sartori)
Lo scientismo è la nuova religione. O meglio: la nuova superstizione. E come tutte le superstizioni ha i suoi santoni. Molti sono rimasti stupiti dalle ultime uscite di Piero Angela che invoca gli eserciti per strada e chiama coloro che non mettono le mascherine untori. In realtà è tutto in linea col personaggio, che rappresenta la faccia educata della superstizione scientista.
Mai laureato, a differenza del più discreto figlio Alberto che però preferisce occuparsi di Storia antica, Piero Angela è stato per molti anni il missionario della fede scientista. Una fede ancorata al superatissimo positivismo ottocentesco che è, alla fine, il grado di conoscenza scientifica che può dare un sussidiario scolastico. Piero Angela è tra i fondatori del Cicap, una piccola setta di scientisti che ha il solo scopo di dimostrare che il paranormale (che potrebbe essere semplicemente qualcosa che sfugge ai nostri sensi) non esiste. Un’associazione che non vaglia con obiettività, ma che irride con superficialità illuminista ciò che non è in grado di comprendere.
Lo scientismo è superstizione, non scienza. La scienza è aperta a ogni possibilità. Il Premio Nobel per la Fisica 2020, Sir Roger Penrose, cavaliere dell’Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico, un uomo con un curriculum decisamente più importante di quello di Angela, è arrivato a teorizzare la possibilità dell’immortalità dell’anima. E questo in uno studio di fisica quantistica condotto assieme a Stuart Hameroff, medico anestesista e docente universitario americano.
Ma questo non schioda i positivisti all’amatriciana dai loro schemi e dogmatismi: recentemente un altro esponente del Cicap, Paolo Attivissimo, ha attaccato il biologo Enzo Pennetta definendolo creazionista quando semplicemente Pennetta parla di un tipo di evoluzionismo non darwiniano e molti biologi, come ad esempio Giuseppe Sermonti, considerano Darwin superato. Ma Darwin diventa un dogma perché funzionale all’ateismo, atteggiamento assolutamente antiscientifico in quanto la scienza non è dogmatica. È l’eterna storia della scienza asservita al potere che ha avuto l’esempio più tragico in Trofim Lysenko, l’agronomo di Stalin che faceva internare o fucilare chiunque insegnasse le leggi dell’erditarietà scoperte dal“prete” Mendel. E così sono anche i vari Burioni e Capua, mediocri scientisti asserviti al potere.
E torniamo all’inizio con Piero Angela che definisce untori coloro che disobbediscono al Governo. Il laico e illuminato Piero Angela dovrebbe sapere che quella sugli untori fu una diceria tragica che portò a episodi di follia collettiva, deplorati dal cattolico Manzoni in I promessi sposi e soprattutto nella Storia della Colonna Infame. Parlando di untori, Angela porta dritto al processo a Gian Giacomo Mora e Guglielmo Piazza, alla caccia alle streghe.
Ma questo non stupisce: con la scusa di un virus non poi così mortale, siamo già a una situazione da DDR. “Lo dice la scienza” è la scusa suprema, perché i più pensano che la scienza sia qualcosa di immutabile, quando è vero il contrario (altrimenti Einstein non avrebbe “corretto” Newton).
E i corifei alla Angela o Burioni, con una cultura scientifica scolastica e obsoleta, in realtà hanno sposato una superstizione. Che porta inevitabilmente alla caccia alle streghe o agli untori.
Andrea Sartori
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L’AUTORE
Andrea Sartori è nato a Vigevano il 20 febbraio 1977. Laureato in Lettere Antiche presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha vissuto a Mosca dal 2015 al 2019 insegnando italiano e collaborando con l’Università Sechenov. Attualmente collabora presso il settimanale “L’Informatore Vigevanese”. Ha pubblicato con IBUC i romanzi Dionisie. La prima inchiesta di Timandro il Cane (2016) e L’Oscura Fabbrica del Duomo (2019) e, con Amazon, Maria. L’Eterno Femminino (2020)
bravo Andrea e bello il Detonatore…