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COME SE UN LIBRO POTESSE CAMBIARE IL MONDO – LE SCIOCCHE POSIZIONI DELLA SINISTRA CONTRO PASSAGGIO AL BOSCO (di Matteo Fais)

In precedenza, era stata Altaforte a venire esclusa dalla nota fiera dal ridicolo nome Più libri Più liberi – considerato quanto legge la gente, evidentemente, non ci deve essere tutto questo desiderio di libertà, quantomeno di quella da loro proposta.

Oggi, il medesimo tentativo è stato mosso contro Passaggio al Bosco, altra realtà intimamente legata alla Destra Estrema. Come saprete, la manovra si è risolta in un nulla di fatto: la AIE (Associazione Italiana Editori) ha dichiarato categoricamente che non vi sarà la censura auspicata a gran voce e con tanto di raccolta firme. Tutto il peggio del culturame italiano (Anna Foa, Alessandro Barbero, Antonio Scurati, Zerocalcare, Domenico Starnone, Carlo Ginzburg, Domenico Procacci, Loredana Lipperini, Christian Raimo, Caparezza, Valerio Renzi, Massimo Giannini, Daria Bignardi, Giovanni De Mauro, Simone Pieranni, Valerio Nicolosi, Stefano Feltri, Maicol e Mirco, Vera Gheno, Tomaso Montanari, Marino Sinibaldi, Paolo Di Paolo, Vincenzo Latronico, Giulia Caminito, Valerio Mastandrea, Paolo Rossi, Ascanio Celestini, Carlo Greppi, Roberto Recchioni, Francesco Pacifico, Massimiliano Tarantino (Fondazione Feltrinelli); case editrici come Minimum Fax, Fandango Libri, Coconino Press, Becco Giallo, Bao Publishing, edizioni Tlon, Add Editore, 66thand2nd Edizioni e molte altre) è stato mandato sonoramente a fare in culo. Giusto così! A questa gente è importante dare torto a prescindere, persino qualora dovesse aver ragione.

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E si dice così non a caso: da un certo punto di vista, in una sana democrazia liberale, viene impedita la propaganda estremista. A dirla tutta, in un paese sano, non esistono neppure partiti radicali, ma solo i liberali e i social democratici. A tutti gli altri l’agone politico viene interdetto poiché li si considera – e a ragione – incompatibili con le istituzioni democratiche. Ma, in Italia, si sa, le cose vanno come vanno: ci indigniamo e protestiamo, ma in ultima istanza, da bravi qualunquisti, siamo massimamente tolleranti e lasciamo passare di tutto. Viviamo nella notte in cui tutte le vacche sono nere, in cui tutto è lecito e illecito al contempo, in cui nessuno sa quale sia la legge definitiva a cui fare riferimento, su un qualsiasi argomento, perché ce ne sono tante e spesso in aperta contraddizione tra loro.

È uscito il tredicesimo numero di “Il Detonatore Magazine”: https://www.calameo.com/read/008031206475e701d32fd

Insomma, se vista da una certa angolazione, forse la censura a Passaggio al Bosco avrebbe almeno qualche appiglio, se non proprio legale, quantomeno intellettuale e morale. Il fatto è che, se tale principio dovesse valere contro di loro, questo dovrebbe allo stesso tempo essere applicato anche a tutte le case editrici di Sinistra che pubblicano testi in cui si esalta la lotta armata, i regimi comunisti e via delirando. Come vi sarà ben chiaro, se avete un’idea del panorama, tali proibizioni non esistono. Se volete, è un po’ come in politica: i fascisti non sono mai stati banditi, grazie a Togliatti, il quale sapeva bene, da vecchio staliniano, che, dopo i neri, i rossi sarebbero stati i prossimi a essere messi in gattabuia. Pertanto, quel vecchio filibustiere decise che sarebbe stato meglio salvare il culo degli altri, per evitare di farsi rompere il proprio – l’uomo era moralmente riprovevole, ma certo non fesso! Questo per spiegarvi brevemente perché, persino quando in parte quelli di Sinistra potrebbero avere una misura di ragione, in realtà, sono comunque in torto marcio.

Quarta uscita per la collana “Scavi Urbani”: Psicosi dei giorni pari e dispari, di Fabio Orrico (prefazione di Viviana Viviani). Disponibile in formato cartaceo ed ebook:
(cartaceo 10 euro)
(ebook 5 euro – gratuito per gli abbonati a Kindle Unlimited)

Ma questo è solo una parte del problema riguardante il fronte del cretinismo progressista. La cosa che vi fa capire quanto poco questi firmatari siano uomini di cultura e quanto invece risultino completamente slegati dalla realtà – cosa non propriamente positiva, specie se si ha la velleità di essere intellettuali socialmente impegnati –, sta nella assurda convinzione alla base della loro volontà di censura, ovvero l’idea che la diffusione di certi testi possa risultare pericolosa.

È uscita la seconda raccolta poetica di Matteo Fais, Preghiere per cellule impazzite (Connessioni Editore, collana “Scavi Urbani), ed è disponibile in formato cartaceo e ebook:
(cartaceo 12 euro)
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Ora, qualunque persona che esca di casa almeno una volta alla settimana, per fare la spesa, che prenda un caffè al bar – insomma, che viva nel mondo –, saprà che nessuno dei suoi amici e nemici, conoscenti, vicini, parenti, amanti o stalker, ha mai dato un certo corso alla propria esistenza mosso dalla lettura di un libro. O meglio, sì, per carità, qualcuno esiste – uno dei famosi ultimi romantici. Il più delle persone, invece, non legge, non si ricorda neppure la sensazione che fa la carta tra le dita e preferisce certamente guardare culi su Instagram, piuttosto che sfogliare qualsiasi contenuto culturale di una minima rilevanza.

Terza uscita per la collana “Scavi Urbani”: Il cielo è uno straccio sporco nella stretta della materia, di Luca Parenti (prefazione di Matteo Fais). Disponibile in formato cartaceo ed ebook:
(cartaceo 10 euro)
(ebook 5 euro – gratuito per gli abbonati a Kindle Unlimited)

Ergo, senza nulla voler togliere ai ragazzi di Passaggio al Bosco, secondo voi, quanti potranno essere a leggere i loro testi? Giocando proprio a sparare numeri, ipotizziamo che ogni volume venda 5 mila copie – non ci credo neppure se lo vedo, ma assumiamo per un frangente una simile fantasia come valida. Presumibilmente, saranno sempre gli stessi a comprare ogni uscita. Stiamo parlando di una nicchia irrilevante che, a metterla tutta insieme, non riempirebbe Piazza del Plebiscito a Napoli.

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Qualunque persona sana di mente capisce bene che una realtà simile, per quanto malsana e capace di diffondere idee terrificanti, è una goccia che cade nell’oceano. Qualsiasi pagina Facebook o Instagram di complottisti della più diversa natura genera danni imparagonabili, rispetto a loro. La propaganda putiniana, in Italia, infatti, poco ma sicuro non certo loro, ma ben altre pagine social.

Prendersela contro Passaggio al Bosco è ridicolo, ridicolo come solo questa Sinistra paranoica può essere, ragionando ancora come fossimo negli anni ’50, come se un giornale con il suo scoop, o un libro incendiario, potessero davvero smuovere coscienze allo Xanax. Seriamente, se non fossero patetici, ci sarebbe da ridergli in faccia.

Matteo Fais

Canale Telegram di Matteo Fais: https://t.me/matteofais

Instagram: https://www.instagram.com/matteofais81/

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Telefono e WhatsApp di Matteo Fais: +393453199734

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni).

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