Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

A PAROLE TANTI PRO SALVINI, MA NEI FATTI… (di Matteo Fais)

“Non chiedete cosa può fare il vostro paese per voi, chiedete cosa potete fare voi per il vostro paese” (John Fitzgerald Kennedy)

Gli italiani sono simili a gli scontenti del panorama culturale italiano. Per intenderci, sono quelli che ogni tre per due ti dicono che nessuno legge libri, che il figlio laureato in Lettere non ha lavoro, che il cugino giornalista guadagna dieci euro ad articolo. Ridicoli! Se vuoi leggere i giornali a sbafo, se non compri mai un libro o una rivista letteraria, e sei tra coloro che sono convinti che gli insegnanti facciano tre mesi di ferie, come cazzo pretendi che la situazione per i lavoratori del settore possa migliorare? Misteri della fede!

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Ecco, i sostenitori del Governo Meloni e di Salvini mi ricordano un po’ i casi sopra menzionati. “La magistratura è politicizzata”, “troppi immigrati, le città oramai sono fuori controllo”, “rubano, stuprano, fanno quel vogliono”, “le ONG non possono dettarci legge”… Tutto giusto! Quindi, che si fa? Scriviamo un post sui social, per poi lamentarci che viene cancellato o che riceviamo un ban per colpa di questo?

Ma non sarebbe il caso di alzare il culo dalla sedia e dimostrare il proprio sostegno al leader della Lega? Perché, in fin dei conti, tutte queste esternazioni, scritte su una piattaforma, valgono meno della carta straccia. Si tratta di parole al vento, utili quanto un CV chilometrico del candidato a un posto di lavoro che, poi, quando si presenta per il colloquio, non sa neppure accendere il computer.

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Se c’è una cosa che bisogna riconoscere alla Sinistra progressista è che questa manifesta continuamente la propria esistenza in una forma reale e concreta. Loro scendono in piazza con i sindacati, organizzano i pride, fanno convegni, incontri, concerti, presentazione di libri. Insomma, dimostrano di esserci e lottano per imporre le proprie convinzioni in società.

Onestamente, salvo Pontida e qualche comizio berlusconiano in illo tempore, da parte della Destra non si è mai visto niente di simile. Non una manifestazione, una protesta, un battito cardiaco, un concreto tentativo di dirsi esistenti, sul piano culturale, che non sia negare finanziamenti agli altri – cosa sacrosanta, ma bisogna anche proporre prodotti alternativi.

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Alla fine, dal versante conservatore, giunge solo una forza di opposizione che si riduce a cercare di mettere i bastoni tra le ruote agli altri. Non c’è mai niente di positivo, di costruttivo, che esprima vitalità e forza, la reale volontà di imprimere un nuovo passo al futuro di questo Paese.

È tutto complottismo becero – “vogliono trasformare i nostri bambini in omosessuali” –, scenari apocalittici – “le scie chimiche” –, fino ad arrivare al disperato culto putiniano. La pars costruens non esiste. Anche il povero Salvini, in fin dei conti, è un uomo solo contro tutti, non supportato da nessuno.

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La situazione ricorda da vicino quella di Cinzia Dal Pino, l’imprenditrice che pochi giorni fa, esasperata dopo aver subito una rapina, ha inseguito il ladro immigrato e l’ha messo sotto con la macchina. Anche nel suo caso, in tanti l’hanno elogiata sui social, ma vedrete che, in conclusione, pure lei si troverà sola di fronte alla sorte e alla giustizia. Nessuno che abbia iniziato una raccolta fondi per supportare le spese legali, che abbia organizzato un incontro in solidarietà a questa donna che da vittima si è ritrovata proiettata nel ruolo di carnefice.

Alla fin fine, schierarsi con la Destra è da pazzi: non paga e non si viene difesi in caso di attacchi di natura superiore. A Sinistra, i compagni si supportano tra di loro e non abbandonano chi si sacrifica per la causa. La gente di Destra dovrebbe vergognarsi.

Matteo Fais

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni).

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