Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

CALDO, MISS ITALIA, MATERNITÀ SURROGATA E ALTRE ESTIVE IDIOZIE GOVERNATIVE (di Matteo Fais)

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Scrivo da un Paese che a quanto pare non esiste più, si è sciolto nel calore che i telegiornali denunciano come anomalo e che io ricordo come consueto da giugno a ottobre, oramai da quando sono nato. Tutto, a questo punto, è evaporato e vaporoso, come il cervello dei complottisti che daranno la colpa a Soros, o agli Americani.

Voi, comunque, non uscite nelle ore più calde – cambiate anche lavoro, già che ci siete, scegliete quello di Dracula, in modo da venire fuori solo al calare della sera – e così facendo diventerete eterni, senza morire mai, proprio come dopo il quinto vaccino. Ovviamente, nessuna correlazione tra l’estate e i 40 gradi.

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Nel Paese che non esiste, vedrete, con il primo Governo a trazione femminile, tutto andrà per il meglio. La Tradizione – qualsiasi cosa ciò voglia dire – trionferà, sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno. Regnerà uno stato sonnacchioso perenne e un po’ rimpiangeremo i tempi di Berlusconi, quando c’era una polemica nuova e accesissima ogni giorno, almeno un po’ di bunga bunga in mezzo a tanta fluidità, i Sindacati erano sempre sul piede di guerra e i giornali dicevano di lui peste e corna – il clima veniva tirato in ballo solo come extrema ratio e unicamente da Studio Aperto.

In compenso, in questo beato regno, siamo sicuri che non avremo una Miss Italia con il cazzo come Miss Olanda. L’ha garantito Patrizia Mirigliani, la Patron – o PatronA? Così, i conservatori sono tranquilli: abbiamo tolto il Reddito di Cittadinanza ai poveracci e la minchia alla Signorina più bella d’Italia – i vostri figli non andranno a trans perché non vedranno travoni in televisione. Pensate se eleggessero una negra, come già successo – che colpo di scena che sarebbe e, poi, un minimo di contesa bisognerà pur metterla su, così i poveri avranno qualcosa su cui concentrarsi mentre stanno sul divano senza poter più fare i privilegiati, come denunciava Daniela Santanchè.

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Intanto il Governo più a Destra, dopo quello della Buonanima, propone di rendere reato universale la maternità surrogata, o utero in affitto. Tutto giusto, per carità. Diventerà una di quelle leggi da sbandierare in ogni dove, ma prive di efficacia, più o meno come quella sugli OGM che qui non si possono produrre ma solo importare. Persino se spacci droga e traffichi esseri umani per farli prostituire non ti fanno un cazzo, o se porti la gente sui barconi, figurarsi cosa accadrà al famoso avvocato ricchione di Milano che si compra il figlio in qualche oscura clinica di Dio solo sa dove.

Parole, parole, parole, ma non d’amore, bensì di leggi ancora più inutili. Si preannuncia l’estate più fiacca degli ultimi trent’anni, senza uno straccio di intenso dibattito. Vogliono giusto indagare Brian Molko, il cantante dei Placebo, per vilipendio, perché, durante un concerto sullo Stivale, ha detto che la Meloni è una fascista, razzista, omofoba e banalità varie. Che noia! Ma che fine ha fatto il DDL Zan?

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È la stagione delle ovvietà, quella in cui nessuno nella Maggioranza minaccia di voler far cadere tutto, in cui una pace diffusa regna – salvo nell’Ucraina da cui viene la badante di nonno – e tutti sono in vacanza – persino il Papa, da tempo, non spara una delle sue coglionate. Giusto qualche omicidio ci ricorda che l’Italia esiste ed è marcia e i boschi non hanno ancora preso fuoco per via di qualche stagionale che cerca di essere assunto. Ci resta appena la Biancaneve abbronzata della Disney per dirci indignati. Francamente, è ben poca cosa.

Matteo Fais 

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi. Di recente, ha iniziato a tenere una rubrica su Radio Radio, durante la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana, intitolata “Il Detonatore”, in cui stronca un testo a settimana.

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