| 

I PRESUNTI ANTISISTEMA SONO PEGGIO DEGLI INFLUENCER (di Matteo Fais)

Come recita un vecchio detto della saggezza popolare, “chi non ha di meglio dorme con sua moglie”. Ecco il motivo per cui le persone – eccettuati gli esagitati – si limitano a sperare che tutto resti come è, se non altro per non andare incontro a situazioni peggiori. Storicamente parlando, tutti sanno del rischio concreto…

 |  | 

NO, NON BASTA FARSI PENETRARE, COME PENSA MARTIN PAGE, PER ESSERE UOMINI (di Matteo Fais)

“Ma voi non sapete che cos\’è l\’amore/ ve lo dico io che cos\’è/ ma voi non mi ascoltate/ Non ce n\’è uno di voi in questa stanza/ che riconoscerebbe l\’amore neanche se si alzasse/ e ve lo mettesse nel culo” (Raymond Carver, Voi non sapete cos’è l’amore) C’è una cosa che sa bene ogni vero…

 | 

QUANTO DISAGIO, OGNI GIORNO, SUL WEB… E NELLA REALTÀ (di Matteo Fais)

Entrare sul web, e in particolare sui social, espone a una miriade di situazioni che rasentano il patologico. Facebook e Instagram – ma non dimentichiamo TikTok – sono una specie di zona franca in cui, anche il più disagiato può ritagliarsi un suo spazio e guadagnarsi una notorietà. Similmente, ogni frustrato – e chi non…

 |  | 

“IL MANUALE DEL CORSIVŒ” È IL TESTO CHE DIMOSTRA L’ESISTENZA DEL NULLA (di Matteo Fais)

Ci sono donne che hanno fatto cose strepitose. In Italia, ne esiste una che ha addirittura platealmente confutato Parmenide, meglio di qualsiasi altro filosofo, e l’ha fatto su TikTok. Costei ha infatti dimostrato che, se l’Essere è e non può non essere, anche il Non Essere e il Nulla possono a volte prendere la forma…

 | 

“USE YOUR ILLUSION” DEI GUNS, UN DOPPIO ALBUM MAGNIFICO, COMPIE TRENT’ANNI ( di Matteo Fais)

Quell’intro di basso, sulla batteria di You Could Be Mine che fin da subito martella cupa e pesante, dà uno strano piacere, come prendere a cingiate, con una mano, l’ex ragazza, mentre con l’altra la si schiaffeggia. Oggi, tanta misoginia – ma è solo amore che si ribalta su sé stesso – non sarebbe ammessa….

 | 

“VIA VERSO LA NOTTE”, IL CANTO D’AMORE DI UN WHITMAN DELLA NARRATIVA AMERICANA (di Matteo Fais)

Uno degli errori più comuni della critica – o meglio, del critico – è non leggere semplicemente un libro, ma proiettare su di esso la sua ideologia e visione del mondo, quasi che le pagine fossero lo schermo bianco di un proprio personalissimo cinema. Tale prassi, con gli Americani, è ovviamente comunissima. Ci percepiamo come…

 | 

SINISTRE BIOGRAFIE – ELLY SCHLEIN, LA RIVOLUZIONARIA DEL SALOTTO BUONO (di Davide Cavaliere)

Figlia di un politologo americano e di una docente ordinaria di diritto pubblico, tripla cittadinanza (statunitense, svizzera e italiana), nipote di un senatore, look da centro sociale e sorriso smagliante dalla infantile dolcezza alla Cip e Ciop, attentissima alle tematiche LGBT, bisessuale (ovviamente), paladina dell’ambientalismo autolesionistico in stile Luca Mercalli, Elly Schlein è lo stereotipo…

 |  | 

CONTRO IL LOGORIO DELLA LETTERATURA MODERNA, LEGGETE BURGESS CHE PARLA DI ALCOLISMO E SCRITTURA (di Matteo Fais)

Ogni critico letterario che si rispetti sa che non si dovrebbe mai scrivere una recensione dotata di vita propria sul piano letterario. O si fa una critica, o si parla di sé stessi – l’ideale, a ogni modo, è, in entrambi i casi, scrivere bene. Insomma, bisognerebbe evitare di usare il testo come un pre-testo…

 | 

“MESSAGGIO”: LA PROFONDITÀ MISTICA DELLA LIRICA DI PESSOA (di Davide Cavaliere)

L\’occorrenza dell\’epiteto «profondo», che si può trovare in espressioni preconfezionate come «un libro profondo», mostra bene come, ormai, la profondità sia solo più un segno di cupezza e noia. Questo impiego dell\’aggettivo in questione non si adatta per nulla a un libro come Messaggio (Molesini Editore Venezia) di Fernando Pessoa, per il quale bisogna recuperare…