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COME LE RIVISTE FEMMINILI HANNO CONTRIBUITO ALLA PERCEZIONE DISTORTA CHE LE DONNE HANNO DI SÉ STESSE (di Matteo Fais)

A tutti gli uomini con un minimo di esperienza di vita sarà capitato di dire a una “Abbi pazienza, ma tra noi non può funzionare, non siamo compatibili” – un\’espressione elegante e civile per farle notare che preferite la solitudine al suo essere insopportabile. Immancabilmente, questa avrà risposto con una frase rituale che suona più…

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LA BANALITÀ DEL MALE – ALCUNE RIFLESSIONI SULLO STUPRO DI PALERMO (di Matteo Fais) 

In Pulp Fiction, di Quentin Tarantino, i due killer, magnificamente incarnati da John Travolta e Samuel L. Jackson, mentre si recano a uccidere un gruppo di spacciatori, per conto del loro capo, Marsellus Wallace, discutono di questioni quali il nome del Big Mac in Francia e se un massaggio ai piedi sia erotico o meno….

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LA BANALITÀ DEL MARE – AL DIAVOLO IL FERRAGOSTO (di Davide Cavaliere)

L\’estate è la stagione più frivola dell\’anno. Per questo, forse, è la preferita dagli Italiani, popolo che ha eletto il superficiale a stile di vita. Tra canzonette spensierate e demenziali («Ho visto lei che bacia lui…»), preoccupazioni fasulle per la «prova costume», cocktail annacquati, ricche vacanze ostentate sui social ma finanziate a debito (ad agosto…

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LO SCHIFO DEL COMUNISMO NELLE FAVOLE DI SLAVENKA DRAKULIĆ (di Davide Cavaliere)

La vita sotto il comunismo è stata raccontata attraverso diversi mezzi – romanzi, saggi, film, testimonianze –, ma la scrittrice croata Slavenka Drakulić ha adottato il più originale e desueto: la favola.  In La gatta di Varsavia, la storia e le conseguenze dell\’esperimento socialista sono affidate ad animali «domestici, selvatici ed esotici», che non meno…

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PERCHÉ LA BANALITÀ DEL MALE È MOLTO PIÙ BANALE DI QUANTO SEMBRI (di Matteo Fais)

Nella rappresentazione classica, iconografica, il nazista è un individuo alto, dal capello inderogabilmente biondo, che indossa un’uniforme militare. Tutto di lui, dalla postura al rigore della pettinatura, lascia trasparire un odio sordo e senza appello alla pietà. Uccidere l’ebreo è per lui una ragione di vita, un destino, proprio come la pistola fa pensare allo…

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L’EDITORIALE – PERCHÉ ABBIAMO BISOGNO DI UN’IDENTITÀ (di Davide Cavaliere)

Il vero padre dell’umanitarismo ideologico del nostro tempo è Julien Benda. Nel suo celebre Discorso alla nazione europea, esorta gli intellettuali a «proclamare alle vostre nazioni ch’esse sono perpetuamente nel male, per il solo fatto di essere nazioni» e poco dopo scrive: «Plotino arrossiva di avere un corpo. A voi tocca essere quelli che arrossiscono…

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L’UMANITÀ AMORFA – UN PROGETTO DELLA SINISTRA FIN DAI PRIMORDI (di Davide Cavaliere)

In una celebre conferenza all’Unesco, tenuta a pochi anni dalla fine della Shoah, il famoso antropologo Claude Lévi-Strauss ricordava che la nozione di umanità «è di apparizione assai tardiva e di espansione limitata». Se agli uomini non sfugge la somiglianza fisica col prossimo, difficilmente chi è diverso sotto il profilo della cultura e dell’etnia sarà…