IL “GATTODRAGO” – CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NIENTE (di Andrea Sartori)
“Bisogna cambiare tutto affinché nulla cambi” è la frase diventata simbolo del Gattopardo, il romanzo capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa dal quale Luchino Visconti trasse l’omonimo film. Molti hanno preso questa frase, pronunciata da notabili borbonici che volevano riciclarsi come sabaudi, come un simbolo della Storia d’Italia e delle sue acrobazie politiche. E anche la pandemia ci ha reso partecipi dell’ennesimo funambolismo.
Da Conte a Draghi, è cambiato (quasi) tutto per non cambiare nulla. Solo una mera operazione d’immagine. Ma siamo punto e a capo e l’“illuminato” ex presidente della BCE si sta apprestando a continuare l’opera del predecessore, solo con meno dilettantismo cialtrone e con più efficienza.
Già si parla di richiudere l’Italia come un anno fa, quando in Russia hanno levato ogni restrizione e in alcuni Stati americani, segnatamente in Texas, si preparano a riaprire tutto e a levare l’obbligatorietà delle mascherine. In, Italia, invece pare che il tempo si sia fermato ai canti dai balconi.
Eppure, qualche segnale incoraggiante c’era: Draghi si era levato la mascherina durante il primo discorso, aveva parlato soprattutto di ricostruzioni e messo a tacere il CTS. Aveva detto mai più lockdown, ma solo zone rosse circoscritte. Ora, il terrorismo ha ripreso a pieno ritmo.
A questo punto viene il dubbio: qual è lo scopo dell’operazione Draghi? Semplice, il “cambiare tutto per non cambiare nulla”. Il grillismo rappresentato da Conte aveva mostrato troppo il suo lato da “corrida di Corrado” della politica, tra dilettantismo, affarismo e un attaccamento alla poltrona di fronate, di fronte al quale persino uno come Pierferdinando Casini pare un monumento alla coerenza. Ci voleva quello “prestigioso” – e chi più prestigioso di Mister “Whatever it takes”?
Quindi non è cambiato nulla e si ritorna a Speranza e Di Maio e alle Regioni colorate. I governatori hanno provato a fare una timida resistenza, ma molto timida: Fontana ha salvato la Lombardia per una settimana. Ma qui ci vorrebbe gente come Greg Abbott, il governatore del Texas, che ha detto “via restrizioni e museruole”, alla faccia di Biden.
Ma, da noi, Draghi continua con i DPCM illegali, solo con più stile, evitando imbarazzanti dirette e anticipandone la comunicazione. Ha sostituito il faccendiere Arcuri con un Generale, facendoci respirare aria cilena.
In realtà, quello che sta accadendo nello Stivale si configura come un autentico crimine contro l’Umanità ispiratore del quale è probabilmente Sergio Mattarella, il quale ha subito precisato che la priorità è quella della lotta contro la pandemia, ovvero quella di instaurare un vero e proprio regime, con una preoccupante escalation verso la militarizzazione. Ma, già sotto Conte, Di Maio si era lasciato scappare che “ci voleva l’esercito”. Non è cambiato nulla
Il lato positivo è che molti si sono finalmente rotti i coglioni, Forze dell’Ordine comprese. Se i vigili restano quello che sono, ovvero dei mediocri sbirretti di quartiere che si sentono Callaghan, i carabinieri lasciano correre un po’ di più.
Al sottoscritto è capitato di essere ripreso durante la messa – durante la messa! – da un vigile, tra l’altro in borghese, perché “la sua mascherina è evidentemente vecchia”, ma più di una volta ho incrociato volanti dei carabinieri mentre violavo qualche regola per motivi di sopravvivenza e questi hanno tirato diritto.
Fisiologicamente era inevitabile che lo stress e la paura crollassero, e la gente cominciasse a fregarsene.
E su questo anche il GattoDrago, messo lì affinché nulla cambi, l’uomo che autografava gli euro, non ci potrà fare nulla.
Andrea Sartori
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L’AUTORE
Andrea Sartori è nato a Vigevano il 20 febbraio 1977. Laureato in Lettere Antiche presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha vissuto a Mosca dal 2015 al 2019 insegnando italiano e collaborando con l’Università Sechenov. Attualmente collabora presso il settimanale “L’Informatore Vigevanese”. Ha pubblicato con IBUC i romanzi Dionisie. La prima inchiesta di Timandro il Cane (2016) e L’Oscura Fabbrica del Duomo (2019) e, con Amazon, Maria. L’Eterno Femminino (2020)