L’ONOREVOLE LILIANA SEGRE E LA TENDENZA ALL’IPERBOLICO (di Davide Cavaliere)
“Ricordo che questo governo è nato allorché i partiti che lo formarono ritennero di superare le forti divergenze che già allora si manifestavano perché occorreva preservare il Paese da gravissimi pericoli. Dunque mi chiedo: ma quei pericoli sono svaniti?”
Così parlò Liliana Segre, intoccabile totem della sinistra, annunciando il suo voto al Senato in favore del governo Conte, cioè a sostegno di una banda di cialtroni.
A quali “gravissimi pericoli” si riferisce l’anziana senatrice? Ma ovviamente a quello rappresentato dalla Lega di Salvini e da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che la Segre considera nazisti redivivi.
Non è la prima volta che l’Onorevole si lascia andare a paragoni tanto iperbolici quanto offensivi per la memoria della Shoah, di cui dovrebbe essere custode. Nel settembre del 2019, in suo intervento al Senato, paragonò l’esposizione del crocifisso fatta da Salvini al “gott mit uns” (“Dio con noi”) delle SS.
Il presunto fascismo risorgente è così pericoloso che, per arginarlo, Liliana Segre si affida a Conte, Di Maio e Azzolina. Non proprio un nucleo di combattenti d’élite.
La senatrice a vita ha il terrore del fascismo, però solo da quando è divenuta icona della lotta antifascista, ovvero della criminalizzazione permanente della Destra. Di suo marito, Alfredo Belli Paci, candidato come indipendente nelle file del Movimento Sociale Italiano, non ci risulta avesse la medesima paura.
Il fascismo è una coperta che viene tirata soprattutto dalla Sinistra, spesso a sproposito. Ci rammarichiamo ulteriormente quando a farlo è una sopravvissuta allo sterminio.
Davide Cavaliere
L’AUTORE
DAVIDE CAVALIERE è nato a Cuneo, nel 1995. Si è laureato all’Università di Torino. Scrive per le testate online “Caratteri Liberi” e “Corriere Israelitico”. Alcuni suoi interventi sono apparsi anche su “L’Informale” e “Italia-Israele Today”. È fondatore, con Matteo Fais, del giornale online “Il Detonatore”.