PERCHE’ BIDEN DEVE AVERE PAURA DI TRUMP E PERCHE’ TRUMP POTREBBE AVERE RAGIONE SUI BROGLI (Franco Marino)

Trump potrà essere un personaggio pittoresco quanto si vuole ma per aver fatto i miliardi, essere diventato il presidente della prima potenza militare ed economica del mondo ed essere diventato estremamente popolare anche all’estero, uno stupido non è.
Un imprenditore, anche quando fa lo showman per The Apprentice come Briatore in Italia o si diletta in quello spettacolo baracconesco che è il wrestling, è uno che non fa i soldi senza avere anche delle enormi qualità individuali. Inoltre, a partire da certi livelli, le dichiarazioni non derivano mai da sbadataggine o avventatezza. E tuttavia, da giorni, lui in prima persona e TUTTI gli esponenti dell’universo repubblicano, persino quelli diversissimi da lui per stile (si pensi a Rudolph Giuliani, più simile a Putin per temperamento) e che non starebbero propriamente dalle sue parti, su Twitter dicono delle cose tremende, ossia che Biden ha vinto le elezioni imbrogliando.
Nel mare magnum delle fake news che provengono da ambo le parti, gli unici dati che abbiamo sono che i trumpiani dicono questo e che i media mainstream, mentre in passato si sbracciavano nel tentativo di smentirlo, stavolta fanno finta di non ascoltarlo, nel timore che rimestando il letame (che nel detto popolare viene chiamato in altro modo, più prosaico) si possa sentire la puzza.
Se l’interpretazione delle accuse di Trump è esatta, le cose sarebbero andate così: Biden avrebbe imbrogliato facendo in modo, attraverso i comitati, che venissero contati i voti anche di persone che non erano più in vita o che addirittura sono nate ad inizio Ottocento, cosa che a meno di non aver a che fare con la reincarnazione di Cristo e dell’uomo bicentenario, denota un chiaro broglio e che tale frode sarebbe avvenuta principalmente attraverso i voti postali, prima del cui conteggio Trump era in netto vantaggio.

Inutile sottolineare la gravità dell’accusa: e tuttavia come pensare che chi è stato e potrebbe essere il presidente degli USA nonchè un personaggio così prestigioso parli senza nessuna possibilità di fornire prove?
Trump sa benissimo come funzionano certe cose a certi livelli. Essendo un uomo molto potente e con tanti soldi sa benissimo sia che una simile accusa potrebbe valergli le ritorsioni dei Democratici, sia che se venisse dimostrata la falsità delle sue accuse ciò rovinerebbe il suo prestigio, sia che rischierebbe di destabilizzare l’ordine pubblico laddove alla fine Biden venisse ufficializzato come presidente. Proprio per questo, il fatto che i media stiano facendo di tutto per oscurare la cosa, è una conferma della validità delle accuse, mentre in altri tempi i Dem avrebbero sguinzagliato i loro debunker – cioè i cacciatori di bufale – in giro nel web a dare del falsario a destra e a manca a chiunque sta diffondendo le parole di Trump.
I Dem, che sono criminali ma non fessi, sanno benissimo che stanno giocando la propria vita a poker e dunque non smentiscono perchè non sanno quali carte abbia in mano Trump. E anche perchè qualunque operazione coinvolga parecchie persone, difficilmente riesce ad essere interamente segreta. Se si rivelasse vero anche solo il 20-30% di quel che dice Trump (è remota l’ipotesi che sia tutto vero ma anche che non lo sia per niente), questo rovinerebbe per sempre l’immagine di coloro che si spacciano per democratici.
L’accusa rappresenta comunque un chiaro segnale dell’incancrenimento dei rapporti tra le Due Americhe. Dopo questa vicenda, è inconcepibile che se Trump dovesse essere fatto fuori, non emerga in tutto quel mondo che l’ha votato e lo sostiene, la decisione di costruire un movimento eversivo. È infatti inconcepibile che un magnate dell’imprenditoria come Trump formuli accuse solo per frustrazione e se l’accusa avesse un peso tale da destituire Biden, è tutt’altro che escluso che questi, assieme al deep state, non tenti di far fuori Trump con le maniere forti.
Naturalmente, come scritto sopra, è possibile che tutto ciò che dice Trump sia falso ma la politica non si fa nelle aule di tribunale. Contano i segnali e i loro effetti. I Dem, quando il puzzo diventerà nauseabondo, rigetteranno gli addebiti ma nel momento in cui nell’opinione pubblica “rossa” (quella repubblicana) si sedimenterà l’idea che i “blu” (i democratici) hanno vinto imbrogliando, tutti citeranno questa storia ogni volta che vorranno dimostrare che i Dem in realtà non sono democratici. E le smentite non serviranno a niente.
Quello che i Dem fanno molta fatica a capire è che l’America che ha votato Trump è fatta di profonde sacche di frustrazione ed è stanca di farsi trattare come un popolo di serie B, con l’aggravante di essere quella col maggior numero di armi a disposizione. E se alla fame si aggiungerà la convinzione che da essa si esca solo con le armi, mi sembra chiaro come andrà a finire.
Tutto ciò non è chiaro ai Dem. Ma non ci si può attendere diversamente da una classe dirigente che reclama il diritto di migliaia di bambini di cambiare sesso mentre ce ne sono milioni che reclamano semplicemente il diritto di mangiare.

FRANCO MARINO