LA FOLLIA DEI CONSERVATORI CHE ADORANO ELON MUSK (di Ran- Core)
La coerenza a fasi alterne dei politici è un fatto – e come sarebbe possibile il contrario, in un sistema che vive grazie all’imbonimento come i venditori di elisir magici nel vecchio west.
Stupisce di più l’incoerenza dell’elettore medio di Destra che, come un ultras, scambia la politica con il tifo, senza ragione, senza logica, mandando in pensione anticipata il cervello, sfoggia la sua sciarpa da stadio, sbraita e urla, acclama e insulta, secondo uno schematismo da bar sport. Elemento che convince sempre di più di come l’unica rivoluzione che realmente servirebbe a questo Paese è culturale, nel senso più autentico del termine.
Un esempio perfetto di tutto ciò è il supporto riservato dai conservatori nostrani a Elon Musk, l’attuale possessore di X (ex Twitter). Procedendo in ordine sparso, si potrebbe far notare che Elon è un transumanista, basti pensare alla sua Neuralink, azienda che si occupa di di neurotecnologie, interfacce neurali e neuroprotesi, che si è spinta ben oltre il teorico, arrivando ormai alla sperimentazione umana – stiamo parlando di interfaccia tra umano e computer. Neuralink immagina un mondo in cui esseri umani e macchine collaborano in simbiosi, rimodellando l’assistenza sanitaria, l’istruzione e la nostra comprensione del cervello umano. In teoria, dal punto di vista dei tradizionalisti del nostro Paese, questo dovrebbe essere un abominio.
Quelli che ieri sui social tuonavano contro i presunti microchip nei vaccini per il covid, oggi eleggono a loro nuovo mito chi veramente piazza chip nell’organismo delle persone – tanto che viene da pensare alle loro reazioni se un esperimento del genere fosse stato portato avanti, da un’azienda, su suolo italiano.
Tra le altre cose, Musk è un sostenitore delle auto elettriche, tanto odiate dalla destra italiana, che ci ha costruito sopra intere campagne. L’ecologismo è preminente nel suo operato, infatti lo ha portato a pensare a trasporti sostenibili per combattere gli effetti negativi sull’ambiente derivanti dall’uso di combustibili fossili, convinto com’è che i veicoli elettrici (EV) siano la via da seguire per la mobilità. Il suo obiettivo è creare un business in grado di rendere le auto elettriche attraenti e convenienti, accelerando così il passaggio globale alle fonti di energia rinnovabile. Per capirci, persone che negano i danni all’ambiente prodotti dai veicoli a combustione inneggiano a chi per primo voleva far scomparire questi mezzi.
Ma c’è di più: la visione ecologista di Musk si è spinta oltre la Tesla, infatti ha co-fondato SolarCity, nel 2006, per trasformare il panorama energetico e accelerare l’adozione dell’energia solare. Egli immagina un’esistenza in cui fonti di energia perfette e sostenibili possano soppiantare i derivati del petrolio, alleviando il cambiamento ambientale e promuovendo la libertà energetica.
Ma soprattutto, e a volerla dire tutta, Musk, secondo la narrazione conservatrice, dovrebbe essere considerato un delinquente, un criminale. In Italia, il Governo Meloni ha approvato in via definitiva il reato universale di gestazione per altri, questo significa che, se si stesse ai valori da questo professati, ad attendere Musk all’aeroporto non dovrebbero esserci ministri festanti e ossequianti, ma le forze dell’ordine. Il noto imprenditore ha avuto figli a mezzo della fecondazione artificiale. Una di queste, tra parentesi – che a quanto pare avrebbe rotto qualsiasi legame con la figura paterna -, si chiama Vivian Jenna Wilson, 20 anni, ed è transgender. Eppure nell’epoca del tifo elevato a politica tutto è possibile, e quindi il buon Elon si ritrova a essere il nuovo beniamino della Destra italiana.
Si potrebbe andare oltre. Sempre gli italici conservatori ci hanno ammorbato con le battaglie contro la digitalizzazione della moneta, considerata una pericolosa forma di tracciamento. Ebbene il loro nuovo santone è stato uno dei pionieri di tale forma di pagamento, avendo dato vita a PayPal, che ha ridefinito i metodi di bancking online e stabilito nuove linee guida per le transazioni finanziarie digitali. Ha dimostrato la fattibilità e la facilità d’uso di tali operazioni, innescando una ventata di innovazione e concorrenza nel settore della tecnologia finanziaria. Il modello utilizzato ha reso palese come i progressi tecnologici potrebbero sfidare e migliorare i sistemi bancari e di pagamento convenzionali.
Sempre dalla prospettiva italiana – che, è bene precisarlo, non coincide con quella della Destra nel resto del mondo -, ci sarebbe poi il problema che Musk è sostanzialmente un immigrato e più precisamente un africano – cosa che, probabilmente, a tanti è sfuggita. Avete presente quelli di “rimandiamoli a casa loro”, “se vengono qui devono baciare il crocifisso”? Davvero, quest’uomo le ha tutte: ateo e ha pure rubato il lavoro a un americano. Eppure ci ricordiamo tutti i cori contro Cécile Kyenge, che non merivata di essere Ministro perché “non italiana” ma originaria del Congo. La storia di Musk sembra quanto di più distante dalla figura del sostenitore della formula Dio, Patria e Famiglia.
Dulcis in fundo, oltre alla ketamina, le voci sul suo uso di droghe sembrano tutt’altro che campate per aria, almeno a giudicare dalle testimonianze raccolte nelle sue aziende da note testate americane, oltre al fatto che, durante il podcast Joe Rogan Experience, ha proprio fumato marijuana, quella stessa che i nostri antilibertari vorrebbero proibire a ogni costo, in qualsiasi quantità e contro la cui legalizzazione lottano strenuamente.
La Destra italiana, è appena il caso di dirlo, è proprio in preda alla schizofrenia più ridicola.
Ran-Core
Ran-Core viene costruito a Pisa negli anni ’80. Il nome deriva da Ran, che in giapponese significa “disordine”, “Caos”, e da Core “cuore”. Musicista punk, grafico d’assalto, eretico freelance, satanista e articolista a tempo trovato.