Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

TROPPO STATO: DALLA SUGAR TAX AL NUOVO CODICE DELLA STRADA (di Matteo Fais)

Non importa chi vinca le elezioni, questo Paese sembra ogni giorno di più la vecchia e triste Unione Sovietica. Del resto, noi siamo nell’Unione Europea che, quanto a norme assurde, non ha niente da invidiare all’ex blocco comunista.

Certo, poi, i nostri politici ci mettono del loro. Non riuscendo a fare un cazzo di concreto per la Nazione, si inventano quotidianamente nuove norme inutili, come se non ne avessimo già abbastanza, e tutte nel segno di una società ogni volta più invadente e limitante, che lascia sempre meno spazio alla libertà individuale.

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Sorvegliare e punire sembra essere l’imperativo del Governo. Ogni mossa, con cui il singolo prende le distanze dall’etica della conservazione di sé per servire al meglio la macchina statale, viene pesantemente sanzionata a suon di balzelli e multe. Fumi, bevi alcol o bevande zuccherate? E io ti tasso, disgraziato, così impari a pesare sul Sistema Sanitario Nazionale. Ci manca solo la nota sul registro e il “domani, vieni accompagnato”. Del resto, è fin dalla scuola dell’obbligo che impariamo la prima regola fondamentale: ubbidire senza discutere.

Ecco, dunque spuntare tutte queste misure propagandiste, in puro stile ordine e disciplina. Il nuovo codice della strada, per esempio, prevede addirittura che, in caso di recidiva, si debba installare a proprie spese l’alcolock – sui 1.500 euro –, ovvero un dispositivo che blocca la macchina, qualora non si sia perfettamente sobri.

Adesso, provate a immaginare una donna che sia stata beccata, per pura sfiga, proprio il giorno in cui aveva esagerato. Dopo uno o due anni, le verrà restituita la patente e non potrà più bere niente, quando si mette alla guida, anche perché, altrimenti, la sua macchina non si accenderà. Pensate cosa potrebbe succede se, malauguratamente, proprio quando si è lasciata sfuggire la situazione di mano e ha bevuto una birra, la sua vettura venisse circondata da quattro animali che desiderino di farle la festa…

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Ma l’italico boccalone, sempre felice di sentire l’affetto paterno a mezzo della cinta, dirà che è comunque giusto così, perché non ci si può permettere di essere irresponsabili e guidare da sbronzi. Messa così l’argomentazione, per quanto da vecchio rompicoglioni, risulta inoppugnabile. Il problema è che, se poi si va a vedere, concretamente, un uomo medio, quindi di circa 75-80 chili per 1,70-175 centimetri, secondo loro è già passibile di sanzione dopo un birretta da 33 cl o giù di lì – ovviamente dipende da soggetto a soggetto, cioè dal metabolismo di ognuno. In soldoni qualsiasi ragazzo, dopo una serata passata in un locale notturno, sarebbe impossibilitato a mettersi al volante. Dopo una cena robusta, conclusa con un ammazzacaffè, non ne parliamo.

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Sorvolando sulle altre sanzioni, nel caso per esempio in cui si venga sorpresi alla guida con il cellulare in mano – certo, per le donne sarà dura –, ci sarebbe, poi, la questione della sugar tax, cioè la tassa che, da luglio, se la cosa dovesse passare, andrà a gravare sulle bevande gassate. Insomma, un regime monacale di Stato. A bere un’aranciata o una Coca-Cola, ci si dovrà sentire in colpa. Loro dicono di farlo per contrastare obesità e diabete, perché palesare semplicemente che avevano finito le scuse suonava male.

Al netto di tutto, ciò che si profila è una militarizzazione delle nostre vite quotidiane sempre più feroce e malsana, in cui l’individuo viene per così dire caldamente invitato a stare nei ranghi, in cui, con la scusa di fare cassa – perché questo è il motivo latente –, il controllo avanza ogni giorno di un passo ulteriore. Dal green pass in poi, la situazione ha preso davvero una brutta piega e ciò è sempre più evidente.

Matteo Fais

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni).

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