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IL CASO DI MARIA PAOLA GAGLIONE – COME LA SINISTRA E’ DIVENTATA UNTORE DI OMOFOBIA, RAZZISMO E ALTRO (di Franco Marino)

Come tutti ho appreso la notizia dell’omicidio della ragazza napoletana da parte del fratello, in quanto “rea” di avere un compagno trans. E il tutto si collega alla consapevolezza di come, mai come in questi ultimi anni, i diritti civili siano in gravissimo pericolo e fenomeni che si credevano morti e sepolti come il razzismo, l’omofobia e in generale qualsiasi forma di intolleranza, attraversino un periodo di grande ripresa di popolarità.
E dal momento che nessun fenomeno di intolleranza nasce dal nulla, forse è giusto chiedersi se la strategia di chi combatte per quei diritti civili sia corretta.

La prima cosa è distinguere il consenso dai voti. Un voto si può anche comprare ma il meccanismo che vi porta a difendere un governo oppure i suoi oppositori, un gruppo di valori o il suo opposto, finanche litigando con persone a voi vicine, si chiama “consenso”. Che si ottiene quando si convince una persona della sostanziale bontà di una missione, spingendola a sostenerla e propagandarla.
A tal proposito però, balza agli occhi la dicotomia tra la detenzione da parte della sinistra di un’autentica egemonia culturale, finanziaria e politica, come essa controlli media, tribunali e pubblica amministrazione ma perda da settant’anni, sistematicamente la partita del consenso, perdendo voti di anno in anno. Perchè se il Barcellona dei tempi d’oro (quello di Messi, Iniesta, Xavi, Ronaldinho, Puyol, Eto’o, Guardiola) vincesse per 2-0 con la Sambenedettese, quella NON SAREBBE una vera vittoria. La sinistra, con i mezzi che ha, dovrebbe avere un consenso plebiscitario e non lo ha, invece, mai avuto. E per giunta neanche su temi dove la ragione dovrebbe essere dalla sua parte.

Prendiamo, per esempio, quello che sta accadendo negli USA. Come è possibile che siano divenute antitetiche due idee del tutto ragionevoli e in grado di andare d’accordo tra loro e cioè “La Polizia NON PUO’ ammazzare nessuno senza un valido motivo, bianco o nero che sia” e “La Polizia è il presidio di uno stato di diritto e non esiste al mondo che si dia supporto ad un’organizzazione criminale come Black Lives Matter“?
Non conoscendo a fondo le dinamiche del dibattito pubblico americano, posso rispondere proprio con quanto accaduto ieri in Italia e cioè l’omicidio di Maria Paola Gaglione.
Giorgia Meloni, con grande tempismo, ha condannato senza se e senza ma l’omicidio, su Twitter. Chiunque voti Fratelli d’Italia con quel tweet saprà che, se ha posizioni omofobe, in quel partito non sarà il benvenuto e dunque le battaglie contro l’omofobia, a destra hanno acquisito punti.
Peccato che, un momento dopo, a sinistra, non abbiano risparmiato la solita cascata di sputazza contro il sovranismo (di cui non si capisce quale sia l’effettiva responsabilità nella vicenda) dando dell’ipocrita alla Meloni e ribadendo ossessivamente l’approvazione di una pericolosissima legge contro l’omotransfobia che, lungi dal limitarsi a combattere le discriminazioni, in realtà vuol vietare persino che si mettano in discussione interi pezzi dell’ideologia LGBT, addirittura proponendo sequestri di beni, case e cose di questo tipo. Quale sarà il risultato? Che quei consensi conquistati grazie alla tanto deprecata leader della deprecabile destra italiana, verranno poi persi per colpa della nobile e benpensante sinistra perchè l’elettore pensa “Ah sì? Quindi i trans vogliono tapparmi la bocca e mettere le mani sul mio patrimonio? Ben vengano allora i pestaggi”.
L’ho riassunta per sommi capi ma questi sono i riflessi su cui si forma e si perde il consenso dell’opinione pubblica, composta prevalentemente, a destra e sinistra, da persone culturalmente e mentalmente assai basiche.
E dunque anche qui, due idee sostanzialmente sacrosante e cioè “I gay sono esseri umani come tutti gli altri e chiunque li ammazzi deve avere l’ergastolo” e “Il decreto omotransfobia è un abominio scritto una chiavica giuridicamente e mette in pericolo la libera espressione”, si contrappongono, togliendosi reciprocamente credibilità.

Così si arriva, sillogisticamente, anche alla questione razziale negli USA.
La lotta contro la violenza della polizia americana è giustissima in linea di principio. Ma è assolutamente pretestuoso farne una questione di bianchi contro neri come invece si tenta di fare esaltando movimenti criminali come BLM. Intanto perchè la vera sostanza della questione è che in America non crepi se sei nero ma se sei povero. Se sei nero ma sei ricco, nessuno osa toccarti. E, Colin Powell, Obama, Condoleeza Rice docent, magari diventi anche qualcuno di molto importante. Se sei bianco ma sei povero, le botte dalla Polizia le prendi lo stesso. E poi perchè qualsiasi battaglia di libertà o è rivolta ad ogni categoria o diventa il pretesto con cui un gruppo cerca di imporsi agli altri.
Così se ad un principio sostanzialmente giusto “La Polizia non deve permettersi di torcere un capello A NESSUNO” aggiungiamo “il bovero negro mordo ammazzado, i bianghi sdronzi debono morire” e magari, togliendo fondi alla Polizia e giustificando i negozi devastati e le auto distrutte, non solo otterremo il disprezzo da parte delle altre minoranze (non è che la questione razziale si riduca a bianchi contro neri tanto per dire eh? Ci sono indiani, ispanici, asiatici, ci siamo anche noi italiani etc.) ma distruggeremo il consenso acquisito da un principio in linea di partenza giusto che però verrà delegittimato dal particulare, ossia la delinquenza di chi dovrebbe lottare per quei diritti.

Questa abitudine di inquinare messaggi di per sè forieri di un consenso quasi universale è la causa principale per la quale il consenso dei diritti civili è in crollo verticale e con esso quello delle sinistre che ne assumono il patrocinio.
Quando tre mesi fa ci fu la vicenda della statua imbrattata di Montanelli, ad un’esecrazione del tutto legittima (uno che va a letto con una dodicenne è e rimane un maiale senza coscienza, da qualsiasi punto di vista si veda la questione) si sono contrapposte affermazioni del tutto prive di fondamento che mettevano in discussione non soltanto la moralità dell’uomo ma anche lo spessore del giornalista. Che solo un imbecille può discutere. Se ci si fosse limitati a deprecarne il comportamento, sarebbe passato il messaggio giusto e cioè che un giornalista che va a letto con una dodicenne è un maiale. Sfortunatamente la sinistra ci ha aggiunto l’elemento razziale perchè “i bianchi sono sempre delle merde” mentre i neri hanno sempre ragione. Non sia mai fosse passato il principio che una madre nera che vende la propria figlia, col consenso della morale etiope del tempo, non sia meglio (anzi sia molto peggio) di Montanelli. Non sia mai che qualcuno osasse pensare che colonizzare un popolo che permette che si infibulino le adolescenti e le si vendano al miglior offerente non sia questa grande violenza.
Risultato? Alla fine Montanelli non ha ottenuto la deprecazione morale che, sulla vicenda, avrebbe pienamente meritato e la sinistra per l’ennesima volta ha trasformato un principio giusto in un’occasione per confermare la propria disonestà e pericolosità.

In sostanza, coloro che lottano per l’affermazione dei diritti civili, perdono consenso partendo da basi sacrosante e cioè “Bisogna combattere le discriminazioni” su cui nessuno troverebbe nulla da ridire alle quali però aggiungono affermazioni distruttive che ottengono il risultato di radicalizzare le posizioni degli elementi borderline che così vanno a rimpolpare le fila delle delle destre.
Quando ci troviamo di fronte alla sinistra, per capirci, abbiamo a che fare con una potentissima lobby che avrebbe i mezzi per tiranneggiare PER SECOLI il mondo intero e invece prende puntualmente botte ovunque, salvo quando compra l’arbitro e i giornali, ottenendo il risultato di essere IN TEORIA la voce di quelli che benpensano e NELLA PRATICA un universo incapace di sedimentarsi DAVVERO nell’opinione pubblica. Che naturalmente poi, quando arrivano gli Anticristi di turno, gli tributa fedeltà eterna.

Questo fenomeno avviene da 70 anni, e ogni battaglia muore sempre allo stesso modo: a delle idee tutto sommato condivisibili vengono “attaccate” idiozie che causano la perdita di consenso e la radicalizzazione degli indecisi.
Si tratta del modo in cui le sinistre, nonostante l’egemonia culturale, perdono la battaglia del consenso da settant’anni di fila. E quando una classe di “intellettuali” e di politici viene sconfitta sempre allo stesso modo e ancora non capisce dove sta il punto, due sono le cose. O sono degli imbecilli o degli utili idioti da parte di qualcuno che li usa proprio per distruggerli i diritti civili.
Quando si teme il ritorno del fascismo, bisognerebbe sempre ricordare che l’originale arrivò sull’onda dell’ipocrisia e della pericolosità dello pseudoprogressismo. D’Annunzio, Pirandello, Marinetti e altri si lavorarono alla grande gli italiani sul piano culturale, nauseati dal finto progressismo scientista e leziosamente cosmopolita della società italiana, il resto lo fecero Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia che truffarono l’Italia e umiliarono la Germania, negando il bottino di guerra agli italiani e causando una gravissima speculazione finanziaria in Germania, ignorando la fondamentale lezione storica della “clementia” di romana memoria.
Le potenze atlantiche ignorarono questa lezione e Mussolini e Hitler semplicemente passarono alla cassa.
E’ già successo e accadrà ancora. La pazzia, diceva Einstein, è la capacità di fare e rifare gli stessi errori, ancora e ancora, pur vedendo che le azioni sbagliate non portano nulla di buono.
Io che, molto più modestamente sono Franco Marino, penso che la sinistra sia semplicemente composta da idioti. Ed è solo grazie ad una sinistra di idioti, se oggi la gente ha ricominciato ad avere paura delle diversità.
La destra si limita a fare quel che ha sempre fatto.
Passare alla cassa.

FRANCO MARINO

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