PECORONAVIRUS: MANDANTI E MOVENTE (di Franco Marino)
Chi mi legge può confermare come, sin dall’inizio, io abbia avuto un’unica linea sull’intera storia del covid-19, molto chiara: non ho mai creduto ad una sola parola delle narrazioni ufficiali. All’inizio, quando erano le destre a sfruttare l’allarmismo covid-19 e le sinistre minimizzavano, tenere questa linea era difficile se si considera che la gran parte del mio lettorato è composto da persone di destra. Tutto questo ha provocato l’abbandono da parte di alcuni lettori storici di questa pagina, poi puntualmente ritornati non appena hanno capito che c’era la possibilità che le cose stessero come io avevo ipotizzato sin dal primo momento.
Che tutta questa storia sia una buffonata non ne ho le prove e questo è comprensibile: se le avessi, se tutti noi le avessimo, milioni di persone sarebbero già sotto Montecitorio a trapassare nel sangue le istituzioni. Così le mie rimangono mere deduzioni supportate però da una serie di testimonianze, alcune personali e di persone a me vicinissime, dall’osservazione di una lunga serie di stranezze che si sono accumulate nel tempo. E dai fatti, incontestabili. La cremazione dei cadaveri così che non si potessero riesumare per un’autopsia; che la maggioranza dei contagi sia avvenuta negli ospedali e nei centri alloggio per anziani, dove la concentrazione dei virus e la possibilità di essere infettati è maggiore; che gli “scienziati” della task force abbiano chiesto e ottenuto lo “scudo penale”; che le case farmaceutiche abbiano interessi stratosferici nel vendere vaccini agli stati; che alcuni anni fa tanti avessero preannunciato che ci sarebbe stata una pandemia nel 2020; che lo stato nella persona di Conte abbia fatto decine di promesse delle quali non ne ha mantenuta neanche una; che Bill Gates a luglio 2019 abbia brevettato il microchip che vorranno imporre a tutti; che nonostante il plasma iperimmune abbia risolto il problema, sia stato boicottato; che qualsiasi medico abbia espresso dubbi sulla gestione della pandemia ha subito campagne denigratorie da far impallidire chiunque creda in una cultura dei diritti; la sensazione che i media tifino per un secondo lockdown, al fine di perorare l’allarmismo; che molti pazienti ricoverati per ragioni che non avevano nulla a che fare col covid-19 (e tante sono le testimonianze in tal senso) siano stati lasciati morire e poi si sia scritto sulla diagnosi “morto per covid-19”; che curiosamente siano state colpite quelle aree politicamente più vicine al sovranismo e risparmiate invece quelle in mano all’area DEM, in una selettività troppo sistematica per non apparire sospetta. E che in generale, a gestire la comunicazione sul covid-19 ci siano gli stessi che da decenni MENTONO nelle maniere più spudorate al popolo italiano.
Nel momento in cui emergono questi numerosi fattori, la persona normale fa due più due e si pone inevitabilmente alcune domande su CHI abbia interesse a distruggere l’economia italiana.
Il punto è questo. Gli Stati Uniti hanno investito dal 1945 al 2007 enormi quantitativi di soldi nei debiti sovrani europei. Questa scelta, che può apparire insensata, nasce da una necessità geopolitica incontestabile dal punto di vista americano: impedire che le economie occidentali distrutte dalla seconda guerra mondiale, si facessero sedurre dalle suggestioni sovietiche. Così hanno regalato valanghe di trilioni ai paesi europei grazie ai quali l’Occidente europeo ha conosciuto i vari miracoli economici (definiti freudianamente miracoli proprio perchè non fondati su basi fisiche) e dunque il benessere di cui abbiamo goduto.
Fin quando l’URSS è stata in piedi, il giochino è durato. Crollata l’URSS, mano mano gli USA hanno avviato un progressivo disinvestimento sui debiti sovrani europei che è culminato con le crisi del 2008 che, narrate al mondo come una tempesta perfetta, sono state causate dalla decisione da parte degli USA di ritirare il sostegno alle vecchie nomenclature e cercare quanto più possibile di oscurare al mondo – attraverso la creazione di cosmetici sovranismi – la vera natura di una crisi che nasce a tutti gli effetti negli USA e impedire la nascita di sovranismi autenticamente antiamericani.
Dal momento che gli USA rivogliono indietro i soldi sborsati per il piano Marshall, non si fermeranno qui. E questo potrebbe spiegare anche la crisi correlata al covid-19 per la quale, guarda caso, gli americani hanno già preventivato un futuro crack.
Mano mano che gli investimenti americani in Europa peggioravano, sempre più si sarebbero aggravate le crisi sociali e le conseguenti ribellioni. E a proposito di “fatti”, ce n’è un altro che è passato in silenzio: i trentamila soldati americani dislocati per l’Europa all’inizio dell’emergenza, magari pronti a sventare eventuali rivolte sociali.
Così se qualcuno mi chiede il mandante e il movente di questa pandemia, io ho solo un paese da accusare: il deep state degli Stati Uniti, quel grumo di finanza, media, politica, servizi segreti, che costituisce l’essenza dell’imperialismo americano. E il movente è chiaro: provocare un’altra gravissima crisi finanziaria per togliere altri soldi ai paesi europei e farli finire nelle banche a controllo diretto o indiretto americano.
E questa pandemia ha avuto il risultato, attraverso stati di emergenza, arresti domiciliari, approvazioni di leggi liberticide, riforme della prescrizione, di far apparire accettabili cose orrende che in un regime normale non sarebbero mai state accettate, al fine di tenere la testa bassa a chi pensa di essere abbastanza in forma da criticare il manovratore.
Un’epidemia di pecoronavirus insomma.
FRANCO MARINO