Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

GLI ITALIANI NON SONO RETROGRADI, SONO PROPRIO ARRETRATI (di Matteo Fais)

Che popolo gli italiani! Si indignano sempre quando li canzonano con “pizza, spaghetti e mandolino”, quando in realtà sono anche troppo bonari nel prendere per il culo questa massa di aborigeni trogloditi.

La maggior parte di loro, è appena il caso di farlo notare, vive mentalmente, a voler essere massimamente concessivi, al principio degli anni ’80, in un’epoca pre-personal computer e via dicendo. Malgrado abbiano Facebook, Instagram, ecc., li maneggiano senza comprenderne minimamente il funzionamento. Eppure, oramai sono quasi vent’anni che esistono e sono diffusi.

CONTRIBUISCI ANCHE TU A SUPPORTARE IL NOSTRO GIORNALE
Caro amico lettore, come potrai immaginare, dietro questo blog ci sono diverse persone che collaborano agli articoli che tu quotidianamente leggi. Se desideri supportare la nostra attività, ti saremmo grati se volessi dare il tuo sostegno all’Iban IT53E3608105138290082390113. L’intestatario è Matteo Fais. Grazie di cuore, La Redazione.

Avendo avuto la malsana idea di dare vita a un magazine che contiene, oltre a una sezione politica, anche diverse altre di natura culturale, mi trovo diverse volte a domandare a un poeta o scrittore di fornirmi cortesemente una foto in alta definizione. Apriti cielo, sembra parli in ostrogoto! “Cosa essere alta definizione?”, mi chiedono come il millepiedi drogato di Alice nel paese delle meraviglie.

L’HD, il Full HD, il 4k, l’8K, e via elencando, sono tutte sigle in circolazione da tempo. Le prime da circa due decenni. Eppure nessuno sa niente. Non ne sono a conoscenza quelli di 50 anni come coloro che ne hanno 20. Mi domando come questa gente possa anche solo acquistare un computer o una televisione con cognizione di causa.

Più di tutto, però, mi inquieta il fatto che nessuno di loro abbia mai sentito il bisogno di documentarsi in merito, di formarsi anche quella minima misura di conoscenze che serve per comprendere e agire nel mondo intorno a sé.

L’ESORDIO POETICO DI MATTEO FAIS È ACQUISTABILE ALL’INDIRIZZO: http://www.delta3edizioni.com/bookshop/poesia/405-l-alba-e-una-stronza-come-te-9791255141198.html

Ma, del resto, tra la gente che scrive, quella che dovrebbe raccontare agli altri il mondo che ci circonda, forte di uno sguardo più lucido della media, vedo ragazzi di trent’anni che ancora non sanno creare un documento Word di base. Quando dico a qualcuno “Mi raccomando, spediscimi un file formattato in Times New Roman, carattere 14, interlinea 1,15, giustificato”, puntualmente ricevo documenti con font dei più improbabili, delle volte con fantasiose colorazioni, invece che neri. Mi domando come questa gente possa anche solo svolgere una mansione d’ufficio da sottosviluppato mentale con la Terza Media. Se fossi alla direzione di un’azienda, non ne assumerei uno per pulire i cessi!

Alla fine, purtroppo, ho capito che gli italiani sono più o meno come mia zia, che ancora mi chiama, a settant’anni, per inviare un’email al servizio idrico regionale e, quando vede che, in 30 secondi, ho portato a termine l’operazione, mi guarda come se avessi tirato fuori un robot dal cilindro, solo per poi esclamare “Ma quant’era bello quando lavoravo da ragazza e c’era la macchina da scrivere”.

È uscito il quarto numero del nostro magazine, un mensile con contenuti inediti. Potrai sfogliarlo gratuitamente al seguente indirizzo: https://www.calameo.com/read/0077481971ee29c66df97

Il problema è che, come la povera pensionata, ci sono tanti giovani uomini delle mia età, quarantenni che, mentre il nostro coetaneo Elon Musk costruisce navicelle spaziali per andare su Marte, non sanno creare una mailing list, non hanno idea di cosa sia un algoritmo e non sono in grado neppure di utilizzare un programma di videoscrittura vecchio come il cucco.

Domandatevi magari, poi, perché questo Paese sia fermo all’età della pietra e come mai noi non si sia riusciti a conquistare il mondo, con il soft power, come il Giappone. La maggior parte non ha neppure le competenze tecniche per fare la segretaria come si deve. Quando spiegavo a una signora la necessità di far studiare l’inglese ai nipoti, perché oggi senza quella lingua non si può neppure trovare la soluzione a un qualsiasi problema, guardando un tutorial su YouTube, mi sono sentito rispondere: “Mah mì, mì sono vissuta senza tutte ste lingue, che voi giovani siete fissati”. Gesù Cristo! Questi, in un tempo in cui, con la tecnologia, fai andare avanti una fabbrica, senza più operai, stanno pensando che tutto sommato si può sempre fare il falegname.

ACQUISTA il nuovo romanzo di Matteo Fais, Le regole dell’estinzione, Castelvecchi.
AMAZON: https://www.amazon.it/regole-dellestinzione-Matteo-Fais/dp/8832828979/
IBS: https://www.ibs.it/regole-dell-estinzione-libro-matteo-fais/e/9788832828979

Altro che dire “se Steve Jobs fosse nato a Napoli, non avrebbe mai avuto i finanziamenti”. Ma quali finanziamenti e finanziamenti! Jobs sapeva programmare e costruire, questi non distinguono tra hardware e software.

Davvero, meglio che gli italiani si limitino a recarsi al mercato rionale per acquistare pane e fagiolini, perché di più non possono. Tanto li abbiamo mandati a scuola inutilmente: non leggono, non sanno scrivere e non riescono neppure a inviare un’email. Insomma, non è che con il resto se la cavino meglio che con la tecnologia. Buon anno, a ogni modo, e che Dio ci aiuti!

Matteo Fais

Canale Telegram di Matteo Fais: https://t.me/matteofais

Instagram: http://www.instagram.com/matteofais81

Facebook: https://www.facebook.com/matteo.fais.14

Telefono e WhatsApp di Matteo Fais: +393453199734

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni).

Un commento su “GLI ITALIANI NON SONO RETROGRADI, SONO PROPRIO ARRETRATI (di Matteo Fais)

  1. Fin dall antichità i popoli che hanno padroneggiato la tecnologia hanno dominato il mondo.

    Gli assiri sconfissero i babilonesi usando il ferro contro il bronzo.
    I romani sconfissero i galli ad alesia in rapporto di forze 1 a 10. I conquistadores distrussero un impero con poche centinaia di soldati.

    Gli italiani sono ancorati al passato e faranno la fine della Grecia, “perché noi siamo i migliori di tutti e abbiamo portato la cultura a tutto il mondo”.
    Nel frattempo a Roma stiamo con due linee metropolitane mentre i giapponesi che sono usciti dal medioevo 100 anni fa esportando Nintendo switch in tutto il mondo. Da quarta potenza economica mondiale siamo scesi al decimo posto e se continuiamo così chissà dove finiamo… Però dai abbiamo il turismo no? Come i paesi del terzo mondo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *