UN GOVERNO CHE SI OCCUPA DI SCEMENZE, COME IL CODICE DELLA STRADA (di Matteo Fais)
Altro che pericolo fascista! Con questo Governo si rischia di prendere sonno. A leggere i giornali, ogni giorno, sembra che non avvenga più niente e, in effetti, sta accadendo poco o nulla. Tutto il dibattito si è spostato sulla politica internazionale, tra il conflitto in Ucraina, la questione israelo-palestinese e le elezioni americane appena conclusesi.
Per quel che riguarda il nostro Governo, onestamente, sembra che, al di là del gossip su Gianbruno e la Premier, le trovate spaccone del DDL Sicurezza, si tiri a campare vivendo alla giornata. Non ci sono grandi progetti né grandi idee da portare avanti, nessuna rivoluzione in corso. E, infatti, anche le divisioni sociali solite, quelle tra Destra e Sinistra, si sono trasformate in Pro Israele e Pro Palestina, o Pro Trump e contro Trump.
Qui da noi, davvero, non sta accadendo nulla. Sembra di avere a che fare con un Governo di pacificazione nazionale, che si occupa di questioni bizantine di lana caprina tanto per giustificare la propria presenza nel Palazzo.
Con Berlusconi, quantomeno, la situazione sembrava viva, incendiaria. C’erano scioperi, marce della pace, scandali. Non che adesso la condizione, sul piano economico, sia migliorata, ma pare che tutti dormano. Il “Corriere” discute di Marina La Rosa, una concorrente del primo Grande Fratello, e dell’eterno omicidio di Via Poma. Sembra un po’ quel film con Bill Murray, Ricomincio da capo, con lui che rivive all’infinito la stessa giornata.
La Meloni, con la sua ciurma degna di Capitan Uncino, sta, nella migliore delle ipotesi, arginando vagamente l’avanzata delle idee progressiste, ma concretamente non è né carne né pesce. Si fa sentire solo su questioni di cui all’uomo medio non frega un accidenti di niente, tipo la gestazione per altri, improvvisamente tramutata in reato universale, una misura che può fare anche discutere i perdigiorno a livello social, ma che risulta concretamente inutile, riguardando sì e no, a tenersi larghi, l’1% della popolazione.
Alla fine l’aumento dei prezzi c’è stato e non è stato arrestato, la benzina costa quel che costa, i cantieri per il rifacimento delle facciate sono più attivi che mai. Per che cosa si dovrebbe essere felici di avere lei al comando, perché ha evitato il DDL Zan? Sai che grande traguardo!
Quando si parla di loro è per queste misure da amministratore di condominio, tipo l’ennesimo rinnovo del Codice della Strada, con inasprimenti delle multe per chi guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe. Diciamocelo chiaro e tondo, si tratta unicamente di misure per fare cassa e spillare qualche soldino in più a una popolazione ormai estenuata. Si potrebbe scommettere che, tra un anno, gli incidenti saranno più o meno il medesimo numero di quelli che ci sono oggi.
È inutile, il Governo della Meloni è un esecutivo che non va da nessuna parte, tant’è che non fa neanche incazzare la Sinistra, perché il popolo di questa si accorge appena della sua esistenza. Non si capisce neppure se siano statalisti o liberali. A occhio e croce, sembra che non abbiano niente di nuovo da dire e che possano appena limitarsi a tirare fino alle prossime elezioni.
Matteo Fais
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L’AUTORE
MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni).