Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

LA SOCIETÀ DEGLI OSSESSIONATI: SATANA, PATRIARCATO, SCIE CHIMICHE, OMOFOBIA, FEMMINICIDIO, TECNOLOGIA (di Matteo Fais)

In questa società, esiste un serio problema psichiatrico che oscilla tra la mania di persecuzione e la paranoia. Certo i social non aiutano essendo praticamente privi di filtri e permettendo anche a minoranze di persone mentalmente turbate di incontrarsi e, in qualche modo, di poter diffondere il proprio pensiero. Aggiungete a tutto ciò che la massa degli Italiani, pur avendo frequentato le scuole dell’obbligo, quando non l’università, vive fondamentalmente nella diffidenza verso il discorso culturale, visto come parte di una gigantesca manipolazione ai danni del popolo credulone.

Ecco dunque trionfare tutta una serie di fantasie da manicomio che, sovente, vengono spacciate per pensiero antagonista. Lo si è visto anche l’altro giorno, con la delirante tesi di un Trump che si sarebbe organizzato l’attentato per vincere le elezioni. 

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Ma, tutto sommato, questo sarebbe niente – e, certamente, nella storia dell’uomo, è ben probabile che dietro la narrazione di eventi importanti vi sia più di una situazione latente di cui la pubblica opinione è stata volutamente tenuta all’oscuro. Resta il fatto che un dubbio fondato può avere una sua ratio mentre, se uno ha gli incubi a occhi aperti, bisogna curarlo con i farmaci.

Ed è proprio con l’assenza di tali cure che si spiegano tante manifestazioni di follia come quelle che hanno luogo di fronte alla consueta foto di un evento di qualsiasi tipo, in cui qualcuno scorge simboli satanici – di recente è capitato con l’immagine dei festeggiamenti per una partita dell’Europeo. Tra parentesi, fa sorridere l’idea che una presunta società segreta lanci di questi messaggi in codice in faccia al mondo. A che pro, nessuno di questi che vedono il Maligno in ogni intreccio di braccia l’ha mai chiarito e meno che mai è riuscito a portare una prova concreta dell’esistenza di un potere che coltiverebbe tale oscuro culto.

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Parallela e ancora più diffusa, vi è l’ossessione progressista riguardante il presunto potere patriarcale e la diffusione di una tendenza omofoba. In verità, com’è chiaro a qualsiasi persona sana di mente, donne e omosessuali non hanno mai condotto un’esistenza più tranquilla dall’inizio dei tempi. Che 3-4 uomini all’anno, in ogni regione, si abbandonino a gesti inconsulti non permette certo di parlare di “epidemia”, neppure in termini iperbolici. E, ovviamente, 2 squilibrati che menano una coppia omosessuale non fanno una “preoccupante tendenza diffusa in società”. Si tratta semplicemente di 2 coglioni frustrati.

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Per quel che riguarda le scie chimiche, non c’è neppure da parlarne perché l’idea che i potenti della terra inquinino la stessa aria che respirano loro e i propri figli fa anche dubitare che certa gente possa essere curata con una terapia d’urto.

L’ultimo punto riguarda la tecnologia. Si è visto in questi giorni quanto casino sia venuto su per un disguido informatico. La gente, si sa, specie sullo Stivale, nutre sempre una profonda nostalgia per i tempi in cui si poteva scrivere con la penna d’oca, non c’erano cellulari, le persone si incontrava nei bar e niente si bloccava per colpa di un computer. Nessuno pensa quante possibilità la tecnologia ci abbia dato, impensabili anche solo cinquant’anni fa. Ma niente, la chiusura mentale viene facilmente identificata, anche da chi ne è affetto, come lotta contro il mondo moderno. Naturalmente tutto ciò lo si denuncia su Facebook, senza che nessuno ci abbia obbligati ad aprire un account. Roba da contattare la Neuro seduta stante.

Matteo Fais 

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni)

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