Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

ROBERTO FERRI – L’UOMO TRA CARNE E TRASCENDENZA (di Chiara Volpe)

Com’è possibile che ancora oggi, dopo Dalì o Mondrian, Kandinskij o De Chirico, un passante casuale o un amante appassionato dell’arte, entri in contatto con un’opera di Roberto Ferri e senta come riaprirsi quella ferita che sembrava chiusa per sempre?

Come può un ragazzo così giovane com’è Ferri, crescere e straripare giungendo fino alle più alte vette, imponendosi stabilmente quale suggello tra forze spesso contrastanti come il moderno e la tradizione classica? La sola risposta possibile è che una grande passione creativa è verità e garanzia, capace di riproporsi come acqua appena sgorgata dalla fonte alle nuove mode, ai nuovi gusti, alle nuove ideologie. Un volto nuovo ma familiare, talmente estraneo da sembrare un vecchio amico.

CONTRIBUISCI ANCHE TU A SUPPORTARE IL NOSTRO GIORNALE
Caro amico lettore, come potrai immaginare, dietro questo blog ci sono diverse persone che collaborano agli articoli che tu quotidianamente leggi. Se desideri supportare la nostra attività, ti saremmo grati se volessi dare il tuo sostegno all’Iban IT53E3608105138290082390113. L’intestatario è Matteo Fais. Grazie di cuore, La Redazione.

Dipingere è la sua vita. Non un passatempo, non un lavoro, ma una vocazione. Nasce a Taranto, nel 1978. Subito dopo il Liceo Artistico, si trasferisce a Roma. Senza maestri, da autodidatta, inizia gli studi di pittura – il giovane ha il diavolo in corpo. Realizza delle scenografie per qualche locale e alcuni pub. Nel 2006, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma e subito si fa notare per le sue eccellenti doti artistiche.

Osserva attentamente la realtà, ricerca la Verità, riaffermando il principio secondo cui non concetti astratti o concezioni filosofiche siano da proporre su una tela, ma le cose come esse sono, nude e crude, provocatorie se occorre, ma sempre ricche di valore e potenza. È una nuova condizione umana che indaga e va oltre la propria interiorità, oltre i sensi, esplora la profonda indole dell’animo tracciando un complesso percorso verso la trascendenza: “Ogni mia opera è quasi come se fosse una preghiera a Dio”.

L’ESORDIO POETICO DI MATTEO FAIS È ACQUISTABILE ALL’INDIRIZZO: http://www.delta3edizioni.com/bookshop/poesia/405-l-alba-e-una-stronza-come-te-9791255141198.html

Nasce così una tesi rivoluzionaria, la scelta di una pittura che sia un’offerta artistica e meditativa, introspettiva, nutrita di un’alta e approfondita coscienza culturale e storica del passato e del presente. La fonte della verità cui attingere si trova in noi, linfa e sangue. Il corpo come epifania dell’anima: armonico se pura, deforme e seducente se corrotta. Il Bene e il Male, il vero e il falso, i grandi problemi dell’esistenza sono lì davanti a noi, tutto è sonoro, concreto, lo spazio trabocca di senso dello strazio e dell’orrendo, così come di una profonda umanità, di grazia e di salvezza.

Ferri genera vita, suscita impulsi di vitalità, disvela la realtà e alimenta la fede: superando il concetto di bello, è possibile per ogni uomo ritrovare sé stesso nell’unico e comune scopo che ha la vita.

Le sue macchine pittoriche controriformiste esprimono un’idea, edificante o ammonitrice e in ogni protagonista c’è o può esserci chiunque di noi. Non più spettatori oranti, infelici, plebe verso la quale l’arte posa appena lo sguardo della carità, ma in ognuno c’è il Cristo, un santo o un demonio, in una continua e forse eterna metamorfosi.

La lente di Ferri ingrandisce l’uomo e lo porta in primo piano, in quelle forme racchiude i suoi peccati, le sue colpe, le sue debolezze e tenerezze, gli incubi, le deformazioni della natura. Il suo occhio divoratore e il coraggio d’artista fanno d’un povero mortale un essere finalmente in grado di una vera confidenza con sé stesso, mai più in modo tanto limpido e scoperto.

ACQUISTA il nuovo romanzo di Matteo Fais, Le regole dell’estinzione, Castelvecchi.
AMAZON: https://www.amazon.it/regole-dellestinzione-Matteo-Fais/dp/8832828979/
IBS: https://www.ibs.it/regole-dell-estinzione-libro-matteo-fais/e/9788832828979

L’arte come strumento per cercare vita dietro la vita. Intorno a quei volti, a quelle membra, a quei mucchi di arti, la natura si è fatta buia, come un luogo che si rifiuta ormai di essere esplorato. Non ci impedisce di commuoverci, anzi lo invoca: l’uomo non è perduto se consapevole. Anche se abbiamo costruito chiese e palazzi dalla sontuosa bellezza, non ci siamo mai allontanati dalla nostra natura bestiale, indegni persino delle nostre stesse invenzioni.

L’accanimento di questo artista verso l’uomo altro non è che un’iniezione di nostalgia per un’età felice che non è inganno né illusione, finché in noi ci sono inquietudine vera e dubbio. Impadronendoci del mondo, siamo destinati a quel contorcimento vitale che è sia supplizio che speranza.

Chiara Volpe

L’AUTRICE

Chiara Volpe nasce a Palermo, nel 1981. Laureata in Storia dell’Arte, ha svolto diverse attività presso la Soprintendenza per i Beni Culturali di Caltanissetta, città in cui vive. Ha lavorato per una casa d’Aste di Palermo, ha insegnato Arte, non trascurando mai la sua più grande passione per la pittura su tela, portando anche in mostra le sue opere. Attualmente, collabora anche con il giornale online Zarabazà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *