BENTORNATA EDEN BRENT – IL NUOVO SINGOLO DI UNA DELLE PIÙ GRANDI CANTANTI BLUES (di Matteo Fais)
Mai credere a chi dice che, oggi, l’arte è morta, che non esiste più vera letteratura, o vera musica. Esiste tutto ciò che uno ha voglia di andarsi a cercare, come sempre. Con la differenza che, di questi tempi, grazie alla tecnologia, trovare ciò che desideriamo è ancora più semplice.
No, non dobbiamo per forza morire leggendo l’ennesimo titolo di Fabio Volo esposto in tutte le librerie della Nazione, o ascoltando i dannati Maneskin che ci tormentano ogni volta che accendiamo la radio.
In particolare, per quel che concerne la musica, grazie a Spotify e a un tutto sommato economicissimo abbonamento, possiamo avere accesso a un archivio infinito che, ancora vent’anni fa, sarebbe stato considerato incredibile – poi, volendo ci sarebbero pure YouTube e molti altri siti, per chi non potesse permettersi neppure una spesa minima.
Insomma, non ci sono scuse. Basta criticare. Se volete buona musica, questa è finanche a portata di smartphone. Se vi limitate alla trap, la colpa è solo vostra. Per tutti coloro che, invece, desiderano qualcosa di diverso, come la musica vera, quella suonata con strumenti reali, senza cantanti che usano l’autotune o musicisti inesistenti sostituiti da suoni campionati e assemblati con il computer, non potete perdervi lei, Eden Brent, tornata, dopo sei anni di silenzio discografico, con il singolo Getaway Blues che anticipa l’omonimo album in uscita il 21 giugno.
Se dite, in Italia, persino a qualcuno apparentemente dai gusti ricercati, che ascoltate la cantante in questione, questo vi risponderà “CHI?”, squadrandovi manco foste un pazzo che vaneggia per strada. Ciò a dimostrazione di quanto abbia realmente voglia di qualcosa di alternativo chi critica la cultura dominante.
Per saperlo, a ogni modo, Eden Brent è una strepitosa cantante e pianista di Greenville, famosissima città situata sul Delta del Mississippi, con una lunga gavetta alle spalle, che ha iniziato a incidere nel nuovo millennio. Per correre ai ripari nell’immediato, qualora non doveste conoscere niente di suo, procuratevi, in attesa del nuovo album, i superlativi Mississippi Number One (2008) e Ain’t Got No Troubles (2010). Ne vale davvero la pena. Anche perché di donne come lei che cantino il blues con quella voce che mescola così bene acidità e dolcezza, facendole passare attraverso una gola che raschia come le corde di un vecchio pianoforte, ce ne sono ben poche oggigiorno.
Siamo in presenza di una vera professionista, fresca e frizzante, posseduta dal ritmo a cui dà corpo e vita con il canto e percuotendo la tastiera, riportando così la vecchia sapienza blues nell’attualità. La sua cifra è un groove danzante, che smuoverebbe anche gli alberi, in cui il suo piano è l’elemento principale, veloce e ballerino, intorno al quale tutti gli altri strumenti girano aggiungendo preziosi dettagli di perfezione. Ma il vero baricentro di tutto resta la sua voce, così simile a quella di una nera, che dà una vitalità incontenibile alla tristezza.
Solo i classici hanno raggiunto simili livelli e in lei sono tutti presenti come il passato lo è nel presente, non ripetendosi ma divenendo novità. Per fare il verso a un noto pezzo di Skip James, devil got that woman.
Matteo Fais
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L’AUTORE
MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni).