Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

NON VERGOGNATEVI MAI DI ESSERE MASCHI (di Matteo Fais)

Gli uomini vivono in tempi perigliosi per il proprio genere. Accusati, in modo totalmente ingiustificato, per una minoranza che usa la forza al fine di farsi valere sul sesso opposto, su di loro ricade tutta la propaganda politicamente corretta che cerca in ogni modo di instillare in questi il senso di colpa, sicura così di reprimere gli istinti più pericolosi, con il risultato di generare unicamente ulteriori nevrosi e fragilità.

È fondamentale per i maschi riacquisire il valore di essere tali e, di conseguenza, della propria virilità. Bisogna smetterla di prestare fede a tutti questi volti famosi, privi di sostanza dietro la maschera, quando costoro, dopo ogni assassinio di donna, scrivono sui social stronzate quali “Mi vergogno di essere uomo”. Ti vergogni perché sei un eunuco del cazzo!

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Abbiamo fondato la civiltà, abbiamo dato vita alla filosofia e alle arti. Il Rerum Vulgarium Fragmenta – che, poi, sarebbe il Canzoniere di Petrarca – l’ha scritto un uomo, come Ulisse di Joyce. Non esiste motivo per non guardarci allo specchio con orgoglio. Casomai, quelli tra noi che abitano questo ingrato presente dovrebbero acquisire coscienza della proprio dote e imparare a non soccombere alla narrazione femminista volta, come al solito, a farci figurare come inferiori rispetto alle donne.

Una sempre più malefica e perniciosa visione va diffondendosi presso il sesso opposto, dipingendoci come bestie per qualsiasi nostro pensiero, parola od opera, mentre, al contrario, tutto ciò che riguarda le femmine viene esaltato e portato in trionfo come una sacrosanta e coraggiosa affermazione del proprio sé.

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Sta passando l’idea per cui loro dovrebbero poter fare qualsiasi cosa e noi accondiscendere a ogni paturnia o idiosincrasia di queste, pena passare per maschilisti patriarcali. Se una ingrassa fino a pesare 120 chili, non ritenerla attraente risulta essere una nostra colpa, in un assurdo processo di colpevolizzazione rovesciato. Se il suo modo di vestire ci lascia interdetti, farglielo presente, anche in modo delicato, risulterebbe come un tentativo di controllo, persino se non vi è da parte nostra violenza.

È arrivato il momento di porre un argine a questa follia, all’esaltazione del predominante narcisismo femminile che ha creato una miriade di principesse psicotiche esaltate. Nei rapporti sani esiste un principio detto della reciprocità, per cui entrambi i soggetti in gioco possono cercare di far valere e negoziare le proprie istanze.

Se il desiderio femminile è lecito, lo è anche quello della parte opposta. Se loro possono avanzare le proprie pretese, anche i maschi hanno il medesimo diritto. L’unica cosa che deve essere proibita e stigmatizzata è la violenza, la pratica di affermare sé stessi con il vigore muscolare. Fatto salvo ciò, uomini e donne devono stare sullo stesso piano, se si vuole realmente parlare di parità.

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Tutta la propaganda body positive, i vari “tu vali” e questo continuo portare in palmo di mano pubblicamente ogni singola donna che si sia limitata anche a muovere un passo ha il solo fine di cercare di sminuire l’azione maschile, il suo valore, di farlo figurare come inferiore a quello femminile.

Avanti di questo passo, ci ritroveremo a dover fare corsi di autocoscienza maschile per riacquisire un minimo di fiducia in noi stessi, dopo tanti affronti alla nostra sensibilità e autostima. Tutto ciò non deve essere permesso. Questa non è uguaglianza, ma predominanza di una parte sull’altra e, da parte nostra, vocazione alla subalternità.

Matteo Fais

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni).

4 commenti su “NON VERGOGNATEVI MAI DI ESSERE MASCHI (di Matteo Fais)

  1. Uomini e donne che si stanno apparentemente coalizzando su questa cosa ma in realtà si odiano a vicenda e non si portano nessun vero rispetto.
    Le donne cercano il maschietto sottomesso per sentirsi come regine, sempre viziate, gli uomini invece amano sottomettersi per cercare solo maggiori possibilità di s***re dando ragione in tutto e per tutto alle amiche. Patetici.
    Io non ho mai picchiato né ucciso nessuno, le femministe non rompano i c****ni a me. Quelle pazze sono peggio di Sabrina Misseri.

  2. Chi si vergogna ha chiaramente la coscienza sporca, se fossi donna mi terrei alla larga da tutti questi zerbini leccaculo che stanno spuntando adesso.

    1. Cara signora, e la guerra che sta facendo quella psicopatica di Valeria Fonte da anni dove la mettiamo?

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