DA GIAMBRUNO A VANNACCI: L’ITALIA ANCORA DEMOCRISTIANA E QUELLA CHE ACCETTA IL RICHIO DEL PENSIERO CRITICO (di Matteo Fais)
GIAMBRUNO, OVVERO L’ITALIA È ANCORA DEMOCRISTIANA
Potrebbe sembrare mero gossip, robaccia da Striscia la Notizia – il programma che ha lanciato il caso. Ovviamente, così non è e, non per niente, la questione si è mutata in hashtag di tendenza su Twitter (o X che dir si voglia). Non è un segreto che, per capire gli Italiani, non bisogna guardare alla politica – che non interessa nessuno –, ma al costume.
Giambruno si pavoneggia compiaciuto, si ravana il pacco con il fare di chi la sa lunga e ce l’ha ancora più grossa – non a caso, percula i calvi, mente lui, a 42 anni, ha ancora tutti i capelli e può permettersi di fare il piacione. E lo fa, con la sua collega Viviana Guglielmi. Non ci prova esattamente, ma le fa capire che una botta gliela darebbe – cosa giusta e sacrosanta, visto che il grosso delle comunicazioni dal maschile al femminile, parola più parola meno, è orientata a tal fine.
Ma in questo Paese rimasto nella sua essenza democristiano, pelosamente e pietosamente cattocomunista, fatto di pretini con lo scudocrociato o in camicia rossa, ogni esternazione sessualmente ambigua è vista male. Va bene solo Dio, Patria, Famiglia e Bordello, ma a godere troppo si è guardati di traverso. Bisogna farlo, ma sapendo che si è nel peccato, un po’ sporchi e Gesù – lo tirano sempre in ballo, poveretto – ne soffre del tuo essere un disgraziato senza remore morali, che pensa solo a tirar su gonne e giù mutandine.
Per farla breve, che palle chiavarsi tutta la vita, per quarant’anni di seguito, la stessa donna – per di più, la Meloni, santo cielo! –, senza mai una variazione di percorso, il brivido di una nuova conquista, senza mai essere, tra le lenzuola, il Ducetto di una comunista, ma solo di una ex missina.
Viva Gianbruno, l’ultimo dei maschietti incalliti in questa Italia che ha un rigurgito anni ’50, i bei tempi in cui, dopo essere stati in casino, bisognava tristemente tornare dalla moglie, a mangiare la solita minestra, presa dal consueto vecchio pentolone.
Datevi pace, i tempi sono cambiati. Che tristezza questi Italiani sempre più vecchi che sognano una ventenne porca e, poi, fanno la morale per una battuta. Vogliamo la libertà sessuale, la fine di questi stupidi costrutti sociali, della condanna alla famiglia tradizionale. Ridateci anche la libertà e la leggerezza della parola.
VANNACCI A SCUOLA? FINALMENTE, UN PROFESSORE CHE INSEGNA IL PENSIERO CRITICO
Stupenda notizia, invece, è che, in un liceo pugliese, precisamente di Francavilla Fontana, una docente di Lettere, durante l’insegnamento di Educazione Civica, ha letto passi del libro Il mondo al contrario del Generale Vannacci. La sua tesi, che subito ha scatenato polemica, è che i ragazzi debbano confrontarsi con un pensiero controverso, anche solo per poterlo criticare. Già per questo, alla Professoressa Giulia Schiavone – titolare della cattedra – andrebbe eretto un monumento: non è cosa da poco far comprendere ai propri allievi che un testo, prima di essere rifiutato, va letto e che, comunque, ogni visione del mondo deve essere affrontata senza paura e pregiudizi.
Al contrario tutti, adesso, sono spaventati per delle lezioni sulla comunità LGBTQ+ che il Campidoglio avrebbe introdotto, per quanto, al momento, queste non risultino obbligatorie. Certo molti genitori insorgeranno, pensando che i propri figli siano troppo ingenui da venir condizionati e bersi tutte le balle che racconteranno loro – non avete una grande considerazione dei vostri ragazzi, se pensate questo.
Per fortuna, a ogni modo, c’è anche chi cerca di far intendere ai giovani che di un’idea non bisogna mai aver paura e che proibire è il modo migliore per rendere intrigante anche la posizione più idiota.
Matteo Fais
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L’AUTORE
MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi. Di recente, ha iniziato a tenere una rubrica su Radio Radio, durante la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana, intitolata “Il Detonatore”, in cui stronca un testo a settimana.