UNA RAGAZZA SI FA RIVESTIRE DI CIOCCOLATO E LA COLPA È DI NOI MASCHI (di Matteo Fais)
La strategia psicologica, tipicamente femminile, si chiama keep your hands clean (letteralmente “mantenere le mani pulite”) e consiste nel rigirare le proprie colpe su un altro soggetto coinvolto nella situazione. Le ragazze lo usano sempre, quando vogliono sganciarsi da qualcuno: per esempio, improvvisamente, le attenzioni di lui, che, in precedenza, erano “pura passione”, divengono “atteggiamenti da maniaco”. Invece di dire al poveretto che non lo desiderano più, lo fanno passare per un pervertito.
In generale, in questo mondo a trazione femminista, nessuna si assumerà mai l’onere delle proprie azioni e se, come successo in Sardegna, a Golfo Aranci, una donna senza dignità accetterà di farsi ricoprire di cioccolato, sdraiata su un buffet di dolci, la colpa sarà degli altri, dei capitalisti cattivi, di noi maschi maniaci che abbiamo sempre bisogno di immagini con richiami sessuali, non sua per aver abdicato a sé stessa ed essersi svenduta per il piacere del pubblico.
La complicazione ulteriore è che non è stata neppure la ricoperta in questione a indignarsi, ma la figlia di un ricco manager che, come riferisce il “Corriere della Sera”, ha detto al padre: “Papà, che schifo, questo non è un Paese dove potersi realizzare”.
Povera stella, pensate voi! La figlia di un manager si indigna – manco avesse come padre un proletario e la necessità di lavorare nelle più umili mansioni -, mentre si trova in vacanza, nella zona più cara della Sardegna. Eppure, certamente, lei è improbabile si trovi nella medesima situazione, in ragione di finanze scarse.
Il genitore, poi, per educare al meglio la principessa – probabilmente la prossima Elly Schlein, come suggerisce la classe di provenienza e quell’irritante senso etico fuori luogo –, è subito intervenuto con un post indignato, segnalando l’oscenità dello spettacolo che tanto aveva turbato la povera privilegiata.
Ma andassero a fare in culo, lui e la sua degna erede! Invece di prendersela con chi ha permesso di sua spontanea volontà il fatto, prestandosi a tale oscena farsa, hanno fatto ricadere la colpa sul gruppo di hotel che lusinga i bassi istinti maschili. Manco si trattasse di una nigeriana, costretta a battere per strada dalla mafia dei suoi connazionali, in luogo di una ragazza ingaggiata per il servizio.
Come se la tipa non avesse accettato, dietro regolare compenso, di stare in bikini, con il cioccolato addosso. Adesso, vorrebbero far sentire in colpa il genere maschile nella sua interezza, mentre magari lei vive serenamente senza lavorare praticamente mai, facendosi rivestire di cioccolata e, poi, vendendo foto di sé stessa su OnlyFans, alla faccia degli sfigati che le danno il corrispettivo di otto ore di fatica in cambio di una sega – letteralmente una sega!. Per favore, non cedete mai al ricatto psicologico: non sono quasi mai vittime, ma manipolatrici, fin da ragazzine e anche se falsamente indignate.
Matteo Fais
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L’AUTORE
MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi. Di recente, ha iniziato a tenere una rubrica su Radio Radio, durante la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana, intitolata “Il Detonatore”, in cui stronca un testo a settimana.