UN PAESE CHE DISCUTE SUL C… DELLA FERRAGNI E SULLE PAROLE DI UNA UNDICENNE (di Matteo Fais)
Sembra una barzelletta, una presa in giro, la parodia di un film o di un libro. Un Paese fermo lì a discutere di Chiara Ferragni che si fa una foto in perizoma – come se, in spiaggia, le tipe fossero più vestite – e una ragazzina undicenne – ma che cazzo ci fa su Instagram, visto che, in teoria, è proibito per lei? – che la redarguisce come neppure una nonnina nata negli anni ’20.
Conosco la critica: allora, tu perché non parli d’altro? Beh, molto semplice, perché voi non volete leggere di altro. Sono settimane che cerco il coraggio per mettermi lì e recensire una poetessa, tale Laura Valentina Da Re, semisconosciuta come quasi tutti i poeti, che ha scritto un libro di superiore purezza lirica, La magrezza dell’Uno, per Place Book Publishing. Ho letto questi suoi versi e sono rimasto stregato: “Ho fracassato, oggi, sette globi/ di tenerezza, una voce, l’eccesso/ di baci taciturni, il sapone/ sui suoi fianchi,/ non finivi perché/ non finiva la carne,/ ma lei ti contava i capelli/ e tu le rubavi anche il nome”.
Sapete cosa succederebbe se scrivessi di questa sovraumana anima? Che farei un decimo delle visualizzazioni che otterrò trattando del fondoschiena della Ferragni e utilizzando come copertina la sua foto col filo interdentale tra le natiche. Cristo, che tristezza! Ma voi siete questo – almeno in massima parte –, quindi non meritate di essere trattati da cristiani, ma solo come dei cani in calore.
Sta di fatto che tutto ciò non è normale. Qualcosa di malsano scorre nelle vene di questa Nazione e non lascia ben sperare. Poco ma sicuro, poi, nei commenti su Facebook, arriverà qualche squilibrato/a, che crede di essere contro – ma è solo l’antitesi della ragione –, a dire che è Satana a pilotare la Ferragni mentre esibisce le chiappe chiare. Vi rendete conto?
Insomma, la scelta è tra il nulla degli influencer e la pazzia degli invasati che vedono strani poteri forti anche dietro il puttanesimo diffuso. Questo è lo stato della cultura nella nostra triste e misera Italia. Intanto gli – anzi le – undicenni scrivono, sotto i post della decerebrata più famosa d’Italia, pensieri simili: “Qual è il messaggio per noi ragazzine? Che per farci notare dobbiamo metterci nude? Io non lo trovo un bel messaggio da mandare, compro tante cose tue quaderni costumi da bagno vestiti, mi piacciono molto però ultimamente trovo che tante foto sono diventate volgari danno messaggi sbagliati non c è un senso a questa foto. Mia mamma ha 34 anni e le foto in costume al mare le mette, ho una bella mamma ma se mettesse una foto così io mi sentirei malissimo, penserei che mi devo vergognare del suo comportamento, non ne sarei x niente fiera. So ke nn leggerai le parole di una ragazzina xò la Vitto avrà la mia età tra non tantissimi anni e queste sono foto che restano x sempre su internet, non penso sia qualcosa di cui andare fieri. Scusa ma questo è il mio pensiero”.
Sorvolando sulla sintassi e le assurde contrazioni delle parole, vi invito a riflettere su come sono ridotti i vostri figli. Questa si rivolge alla Ferragni per ricevere una indicazione esistenziale per la vita. Invece di leggere Emily Dickinson, Charles Baudelaire, Arthur Rimbaud, Anne Sexton, Sylvia Plath, Katherine Mansfield, Emily Brontë, ha eretto il nulla a fondamento del proprio essere.
Ciò dice tanto di voi genitori. Se i vostri figli vi avessero visti lieti di leggere i poeti, se glieli aveste citati, pieni di entusiasmo, durante il pranzo e la cena, forse non saremmo a questo punto. Io non sono padre ma, fossi in voi, ad avere una figlia che compra quaderni, vestiti e costumi da bagno perché hanno lo stupido marchio della Ferragni, mi sparerei nei coglioni.
Matteo Fais
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L’AUTORE
MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi. Di recente, ha iniziato a tenere una rubrica su Radio Radio, durante la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana, intitolata “Il Detonatore”, in cui stronca un testo a settimana.