SE SEGUITE ELISA ESPOSITO, È SOLO COLPA VOSTRA (di Matteo Fais)
Gli Italiani meritano solo una cosa: essere derisi e presi a calci nel culo. Poveri idioti! Persino gli influencer che loro hanno eretto a propri idoli li sbertucciano, in ciò dimostrando che, parlando sotto metafora, anche Wanna Marchi è meglio dei coglioni che è riuscita a fregare e che chi è stato fregato non si merita niente più di Wanna Marchi.
Questa volta è stato il turno di Elisa Esposito, quella che parla in corsivo – qualunque cosa ciò voglia dire. La sostanza del suo discorso era: se voi guadagnate 1300 euro al mese e io di più non è colpa mia, ma vostra. Giusto, anzi giustissimo! Se uno compra il suo inutile libro, se la segue e mette like a ogni sua foto scollacciata, non è colpa della ragazza. Peggio ancora: se uno non lotta perché la categoria lavorativa entro cui è inserito venga retribuita meglio, ma acquista le sue foto su OnlyFans, è lui ad essere un coglione.
Gli Italiani sono magnifici: fanno salire sul podio un idiota e, poi, si lamentano se questo si comporta da campione. Come quando si lagnano perché il figlio è sfruttato sul lavoro, ma vanno a comprare i pelati a venti centesimi, senza capire che, in un Paese in cui il lavoratore non viene dissanguato, i pelati costano 2 euro al barattolo.
Ma, del resto, tutti quanti avrete sentito la gente gridare indignata per le condizioni dei ragazzi che fanno consegne per conto di Deliveroo, Just Eat, ecc: beh, vi pare che qualcuno di questi, che usufruisce del servizio, allunghi 5 euro di mancia al ragazzo che gli consegna il sushi o la crêpe? Eppure, basterebbero 10 clienti di buona volontà, a ogni turno, affinché il lavoratore si faccesse, per così dire, la giornata, tra guadagni e gentili elargizioni.
Qui, c’è veramente materiale per lo psichiatra. Tutti stizziti perché la Ferragni fa la bella vita, tra case faraoniche, aerei privati e serie Amazon Prime. Ma, allora, perché, invece che perdere tempo guardando documentari su di lei, non si recano in libreria a comprare “Poesia” di Crocetti, una rivista superlativa, graficamente impeccabile, che tratta di lirica italiana e internazionale? Chi vi vieta di fare una donazione alla Fondazione Alfonso Gatto (http://www.alfonsogatto.org/)?
Ma voi sapete almeno chi fu Alfonso Gatto? Avete mai sentito “I tuoi occhi son come la giovinezza/ grandi, perduti, lasciano il mondo./ Potrebbero dirti morta senza rumore/ e incamminare su te il cielo,/ passo a passo, seguendo l’alba./ Tu sei l’amore da portare in braccio/ di corsa sino al vento, sino al mare,/ e dirti fredda da scaldare al fuoco/ e dirti triste coi capelli neri/ da pettinare eternamente, è come/ deporti nel silenzio, starti accanto/ udendo l’acqua battere alle rive”?
Se non conoscete la poesia in questione e il poeta che l’ha scritta, ma seguite Elisa Esposito, fate schifo al cazzo. Con i soldi delle tasse, manteniamo biblioteche aperte in cui i testi dell’autore di Salerno sono distribuiti gratuitamente a tutti, ricchi e poveri. Se non li leggete e preferite farvi le seghe sulle tette di una ragazzina scemotta, siete voi da stigmatizzare e da prendere a sberloni.
Date retta a me, se volete moralizzare la società, fate una donazione a una qualche fondazione che finanzia festival di poesia. Se la Mondadori vedesse che comprate i suoi migliori poeti, in luogo della vanitosa ragazzina, state certi che non pubblicherebbe certi obbrobri, ma selezionerebbe i titoli su cui puntare in tutt’altro modo.
Insomma, se trionfa certa gente, fatevi due domande, poi datevi due ceffoni guardandovi allo specchio. Ogni uomo porta su di sé la responsabilità del mondo e non ha scuse. Ciò che avviene là fuori, ricordate, è un qualcosa di cui risponderete al cospetto di Dio – se esiste – e della Patria. Per il momento, vergognatevi!
Matteo Fais
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L’AUTORE
MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi. Di recente, ha iniziato a tenere una rubrica su Radio Radio, durante la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana, intitolata “Il Detonatore”, in cui stronca un testo a settimana.
Caro Fais, si sta facendo prendere per i fondelli lei o voi due state prendendo per i fo delli noi?