LA PILLOLA ANTICONCEZIONALE VA A VANTAGGIO ANCHE DI VOI MASCHI… CHE NO, NON VOLETE ESSERE TUTTI PADRI (di Melania Acerbi)
Letteralmente tutte le donne e tutti gli uomini sani di mente sanno che la pillola anticoncezionale non è un toccasana e non è nemmeno una caramella da gustare a piacimento, quando se ne ha voglia. Affinché essa abbia effetto, infatti, deve essere assunta con regolarità, ogni giorno, e, possibilmente, alla stessa ora.
La pillola, ancora, è un farmaco e, come tale, può provocare effetti indesiderati. Infine, non tutte le pillole sono identiche, nel senso che una non vale l’altra. Molte donne, infatti, prima di trovare quella adatta a sé, ne provano di diversi tipi e dosaggi, naturalmente dietro supervisione e prescrizione medica – infatti, viene fatto anche un esame apposito, per constatare che una non sia predisposta alla trombosi e, nel caso, non viene somministrata.
Sostenere, pertanto, che un’eventuale gratuità del medicinale in questione spingerebbe le donne a esercitare un maggiore potere sugli uomini – in che modo, poi, non è dato saperlo -, o peggio a renderle più puttane, dando loro la possibilità di buttarsi tra le braccia di chiunque desiderino, senza timore di restare incinte, è una colossale, gigantesca, indicibile stupidaggine che solo il cervello dei rimbecilliti è in grado di partorire.
Al netto di squilibri ormonali – che sia chiaro una volta per tutte, la pillola non serve solo a non figliare -, nessuna donna si precipiterebbe mai in farmacia a farne scorpacciata senza averne effettivamente bisogno, anche se fosse gratis. In altre parole, salvo eccezioni, alla pillola vi si ricorre come anticoncezionale solo se si è in una relazione stabile. Credere che la pillola sia un contraccettivo semplice e pratico da assumere con la stessa disinvoltura con cui si indossa, all’occorrenza, il preservativo del “non si sa mai”, presente nel portafogli di molti uomini, è, nel migliore dei casi, sintomo di ignoranza, nel peggiore di estrema ottusità.
Volendo leggere, poi, la questione in termini solo utilitaristici, non si capisce nemmeno la polemica di alcuni secondo cui il suddetto farmaco, se distribuito gratuitamente, andrebbe a beneficio soltanto del genere femminile. A meno che non si sia diffusa, tutta d’un colpo, una irresistibile voglia di paternità tra gli Italiani, i vantaggi legati a un’ipotetica gratuità dell’anticoncezionale in questione sarebbero da ritenersi equamente spalmabili tra i due generi.
Dunque, cari scopatori di professione, o aspiranti tali, non avete, in questo senso, nulla da temere, anzi! In ogni caso, non prendiamoci in giro, signori: non sarebbe di certo una scatola di pasticche regalata a cambiare certi equilibri, o squilibri, così come gli stessi continuerebbero a non cambiare se a essere regalati fossero i profilattici. Che si finisca, quindi, di pensare che gli individui siano determinati da tutto ciò che viene dall’esterno, quasi non esistesse una volontà propria in ognuno di noi. Nella fattispecie, se una decidesse di concedersi solo al delinquente, o al tizio coi soldi o coi super muscoli, state certi che continuerà a farlo finché lo vorrà e finché tali uomini la vorranno e le pillole, gratis o pagate a peso d’oro, non c’entrano un bel niente.
Se ciò che affligge di più gli animi fosse, invece, la sanità pubblica sorretta dalle tasse dei cittadini, allora, c’è da augurarsi che più voci si alzino affinché essa venga il più possibile privatizzata.
Nel frattempo, considerate certe derive ideologiche, c’è solo da sperare che nessuno faccia la fine di Ružena ne Il valzer degli addii di Milan Kundera. Sarebbe opportuno, infatti, evitare di avviare gravidanze sconsiderate, pensando di poter ricorrere all’aborto come se non si trattasse di una pratica rischiosa, dolorosa, costosa, oltre che selvaggia e scansabile. Perché non evitarne il più possibile, allora, con una pillola, magari gratuita, e meno pericolosa di altre? A volte, la migliore via non è la più virtuosa, ma quella che conviene, o che riduce il danno.
Melania Acerbi
L’AUTRICE
Melania Acerbi è nata a Pistoia, il primo di settembre del 1993. Storica dell’età moderna, laureata a Firenze. I suoi studi si concentrano sull’impatto del Nuovo mondo su quello Vecchio, sulla storia della cultura, delle idee e dei viaggi per mare. Fonda nel 2017, insieme a Piero Manetti e al professor Igor Melani, il Seminario Permanente di Storia Moderna che si tiene ogni anno al Polo di Storia dell’Università degli studi di Firenze (e in diretta streaming).
Una precisazione: ho conosciuto molte donne prendere la pillola fuori da una relazione stabile, sia come regolatore del mestruo, che antidolorifico. Ho vissuto con una ragazza che la prendeva per „sicurezza“. Quando penso a questa magica pillola gratis, mi chiedo a chi sia indirizzata e la risposta è sempre la stessa: a ragazzine private di educazione (sessuale) da una famiglia distratta, ragazzine irresponsabili, ragazzine incoscienti a cui si vuole concedere il beneficio dell‘errore e, appunto, il rimedio.
Benché sono d’accordo con i contenuti sto pezzo è il peggiore che abbia mai letto, sembra solo un gran predicozzo. Non dovreste scrivere se avete le palle girate.
Dal consultorio è tutto