TRUMP, L’ENNESIMA VITTIMA DEL MORALISMO SINISTRO (di Matteo Fais)
Se un uomo non è mai andato a puttane, poco ma sicuro, in lui c’è qualcosa di profondamente sbagliato. Anche se non si può dire, le troie sono formative – altro che master all’università!
La Sinistra, da ogni parte nel mondo, si sa, è nemica dei puttanieri – Berlusconi docet. Ovunque vi sia una purulenta escrescenza della Peste Rossa, il sesso è controllato, manovrato, indirizzato, tenuto sotto scacco, ingabbiato – fuor di metafora, neppure gli uccelli e le passere sono liberi di svolazzare dove preferiscono in un regime costrittivo. In Cina, fino a poco tempo fa, lo Stato stabiliva pure quanti figli si potessero fare. A Cuba, i finocchi venivano incarcerati. In Corea del Nord, i fedifraghi, uomini o donne poco importa, finiscono nei campi di rieducazione. Insomma la Sinistra è il regno della repressione sessuale, oltre che della repressione in generale. La società del controllo nasce nei paesi in cui i rossi hanno il potere – manifesto o sotterraneo.
Purtroppo, anche l’America è stata contaminata dal nefasto virus sinistro. La cultura Woke – cioè la Sinistra d’oltreoceano – si è imposta più o meno in ogni parte, secondo un processo noto come “egemonia culturale”. I suoi uomini sono in qualsiasi spazio, nelle università come nei media – probabilmente anche al McDonald’s. Impongono l’agenda, decidono i contenuti. Ecco spiegato il politicamente corretto, la censura, il controllo. Non fatevi ingannare, ovunque, la loro scusa è mantenere coesa la comunità, impedire le fratture interne. Pertanto, da una parte proibiscono l’adulterio, dall’altra vi ingiungono di non essere contro il gender fluid, in spregio totale della democrazia. Non importa la questione, conta solo uniformare al volere del Partito, dello Stato, di un ente superiore che gestisce la vita delle persone.
Non stupisce dunque l’annuncio di Donald Trump, il quale scrive su Truth, il suo social – purtroppo non disponibile in Italia –, che martedì potrebbe essere arrestato, in ragione del fatto che il suo avvocato, Michael Cohen, avrebbe pagato 130 mila dollari a Stormy Daniels, pornostar, per tacere della loro breve relazione.
Va da sé che, tra persone normali, dunque non tra comunisti e progressisti – cioè tra miserabili pidocchi rancorosi –, se uno si è chiavato una tettona porca, come minimo lo si porta in processione, esaltandone le gesta con cui ha reso onore alla Patria e all’universo maschile. Se, in America, invece, regna questo aberrante puritanesimo da vecchie beghine, con le ragnatele tra le gambe, è per colpa della Sinistra che, sul moralismo più abietto, ha fondato il suo successo.
Come nel caso di Berlusconi, i porci rossi premono per mandare in carcere qualunque uomo libero che del suo corpo fa ciò che preferisce, come dei soldi che possiede. Ma Trump, giustamente, delle stronzate dei sinistri se ne sbatte ampiamente i coglioni e invita alla rivolta. Gli dessero retta! A tutta la marmaglia rosso-progressista bisogna insegnare, a suon di sganassoni, che siamo stanchi delle loro menate sessuofobe, come del moralismo da preti laici.
La speranza – che purtroppo sarà disattesa – sarebbe di rendere fuori legge ogni organizzazione che si batte contro la libertà del singolo, in palese antagonismo ai principi che fondano l’America. Dunque, forza Trump. Hai quasi ottant’anni: puoi tranquillamente, grazie ai tuoi soldi – sempre sia lodato il vil denaro! –, batterti per un sacrosanto principio. Facciamo il culo alla Sinistra, costi quel che costi!
Matteo Fais
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L’AUTORE
MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi. Di recente, ha iniziato a tenere una rubrica su Radio Radio, durante la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana, intitolata “Il Detonatore”, in cui stronca un testo a settimana.