SCHLEIN, IL MILIONESIMO “VOLTO NUOVO” DELLA SINISTRA (di Davide Cavaliere)
Commentare le vicende del Partito Democratico è sempre molto noioso. Il PD, infatti, come d’altronde il PCI e l’ala progressista della DC dei quali rappresenta la «fusione fredda», è un partito ripiegato su sé stesso, autoreferenziale, eternamente rapito dalle sue «correnti» e dalle sue «segreterie».
Queste, ennesime, primarie, che hanno visto confrontarsi il Mario Brega del PD e il milionesimo «volto nuovo» della sinistra, appassionano oramai unicamente Mentana, le cariatidi dei quotidiani nazionali – Paolo Mieli o Massimo Franco per intenderci – e qualche vegliardo con la nostalgia di Berlinguer.
La vittoria di Elly Schlein certifica la trasmutazione del PD da partito socialdemocratico, collocabile in un centrosinistra moderato, a partito radicalizzato sulle questioni di razza, sesso, clima. Di fatto, una versione provinciale della sua matrice, il Democratic Party statunitense.
Come già sostenuto non molto tempo fa, proprio su queste pagine (https://www.ildetonatore.it/2022/12/06/sinistre-biografie-elly-schlein-la-rivoluzionaria-del-salotto-buono-di-davide-cavaliere/), la Schlein è l’ennesimo fuoco di paglia, destinato a spegnersi con la stessa rapidità di un «Pippo» Civati o di un Mattia Santori. Nel frattempo, però, attraverso la cooptazione di nuove leve radicali, il PD si sposterà su posizioni ancora più ossessivamente femministe, antifasciste, pacifiste, antirazziste. Insomma, ci faranno rimpiangere Renzi che, quantomeno, conservava un certo pragmatismo.
Schlein ha visioni nette e radicali, bisogna riconoscerglielo. Con lei segretaria, il PD ritroverà un profilo riconoscibile, per quanto inquietante e pericoloso. Parallelamente, le sue radici familiari ebraiche, così come la sua agiatezza economica, alimenteranno le più turpi fantasie dei complottisti e di tutti coloro che vivono tormentati da Soros, dalla massoneria e dal neoliberismo. Anche se, di quest’ultimo, la Schlein si dice fiera avversaria – non a caso il suo programma economico è un fatale impasto di dirigismo e interventismo statale.
Una cosa è certa: ci sarà da divertirsi. Da un lato la tribù che si occupa del sesso dei pronomi e che accusa di «fascismo» chiunque si opponga alle sue tesi, dall’altra quella che vede nell’omosessualità un instrumentum diaboli per asservirci ai satanisti di Washington. Tersite contro Efialte. La Schlein ci darà una nuova iniezione di «politicamente corretto», che produrrà una reazione opposta e speculare, il «politicamente abietto». In mezzo tutti coloro che ancora usano la ragione e, come ricordava il dott. Freud, «La voce della ragione è fioca, ma tenace».
Davide Cavaliere
L’AUTORE
DAVIDE CAVALIERE è nato a Cuneo, nel 1995. Si è laureato all’Università di Torino. Scrive per le testate online “Caratteri Liberi” e “Corriere Israelitico”. Alcuni suoi interventi sono apparsi anche su “L’Informale” e “Italia-Israele Today”. È fondatore, con Matteo Fais e Franco Marino, del giornale online “Il Detonatore”.
Oh my God, adesso ci sarà più fuffa social che polvere sui davanzali di casa mia. Però hai ragione, ci sarà da divertirsi.