SPERIAMO SOLO CHE DARIO ACCOLLA, IL PROF GENDER FLUID, FACCIA IL SUO LAVORO (di Matteo Fais)
Da giorni, un suo post screenshottato si aggira per il web e recita come segue: “Oggi a scuola così. Perché lə allievə devono capire, piaccia loro o meno, che sei così come ti svegli al mattino. Un giorno maschio, un altro femmina e subito dopo fluido. E poi tutto insieme. Che il gender abbia inizio!”. La foto che lo ritrae è quella che potete vedere in copertina al pezzo.
A quanto pare, si tratterebbe di un ritratto del docente il giorno della festa di carnevale. Insomma, una provocazione. Di lui si sa, stando a quanto dice internet, che “È insegnante, blogger, attivista LGBT e saggista. Ha conseguito il dottorato in Filologia moderna presso l’Università di Catania ed è appassionato di Linguistica italiana e gender studies”.
Che dire? L’immagine turba? Solo i cretini. L’insinuazione con cui lo si motteggia è che il professore sarebbe gay. Frega qualcosa a qualcuno? Speriamo proprio di no. Indagare in merito sarebbe peraltro morboso come guardare un porno in cui due uomini se la tirano vicendevolmente nel didietro, per poi criticarli. Grazie al cielo, non siamo in un Paese islamico, dunque libera inculata in libero Stato!
Alla fine, i gusti sessuali di un docente sono affari suoi. Ne ho conosciuto uno che frequenta da trent’anni i locali per scambisti. Si tratta di una persona squisita e dalla cultura raffinatissima. Nel weekend, ama intrattenersi con donne che lo succhiano a cento sconosciuti in sequenza, mentre i mariti si segano in un angolo. Contento lui – e il mariti cuckoni -, contenti tutti!
L’unica speranza è che il Professor Accolla si occupi di garantire un’istruzione forte ai suoi alunni. Tanto l’indottrinamento, che quasi tutti i docenti portano avanti, funziona solo sui coglioni. I miei professori, al Liceo Scientifico, come alla Facoltà di Filosofia, la menavano a ogni ora contro Berlusconi. Io, per opposizione, considerandoli dei miserabili impiegati della cultura di regime, il primo voto l’ho dato proprio a lui, al Cavaliere. Quanto più lodavano il comunismo, quelle sfigate represse sessuali e i loro colleghi eunuchi, quanto più io lo detestavo – e, sia lodato Gesù Cristo, ancora oggi odio ogni escrescenza rossa che si agiti su questo immondo Pianeta.
Ciò che preoccupa è semmai il fatto che questi ragazzi non siano in grado di distinguere una subordinata da una principale, che usino i segni di interpunzione come un inesperto tira le freccette al Bar Sport. Magari arrivasse un professore finocchio a mutare il mesto corso dell’italica istruzione di Stato!
Per tal motivo, mi rivolgo al Professor Accolla domandandogli umilmente, tra una schwa e l’altra, di porre rimedio a cotanta ignoranza. Esimio, non le contesto la pagliacciata, ma la imploro di fare qualcosa per questa pubblica dimensione che dovrebbe essere istruttiva e, invece, risulta distruttiva. I ragazzi non leggono, non sanno scrivere. A quanto pare, sono unicamente in grado di passarsi lo smalto sulle unghie ma, come lei comprenderà bene, la saggezza della mano non è tutto nella vita – tanto più se non si tratta di quella dell’uomo che è in grado quantomeno di prodursi autonomamente le zucchine da consumare, in luogo del semplice trastullarsi analmente con queste.
Voglia lei accogliere il mio accorato appello, per una scuola funzionale a far acquisire, a chi la frequenta, almeno le nozioni basilari per un individuo civilizzato.
I miei più distinti saluti
Matteo Fais
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L’AUTORE
MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi. Di recente, ha iniziato a tenere una rubrica su Radio Radio, durante la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana, intitolata “Il Detonatore”, in cui stronca un testo a settimana.
Onestamente non capisco cosa si intenda per propaganda sulla sessualità. Non ho mai visto un maschio farsi piacere la fava di un altro maschio perché influenzato dai mass media, i ” froci” che mi è capitato di conoscere ci sono nati e va benissimo così. Piuttosto sia a destra che a sinistra c’è un sacco di gente ossessionata dall’ omosessualità, mi viene da pensare 🤔.