Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

ESISTE UN CORSO PER SVIRILIZZARE GLI UOMINI (di Matteo Fais)

Non poteva essere altrimenti: #metoo, smalti per le unghie, inviti alla depilazione, accuse di catcalling, il proverbiale “ciao, bella” – non “Bella ciao”, quella no, statene certi – divenuto molestia. Se prendi un toro e gli stacchi i coglioni con il coltello dalla lama incandescente, ottieni un bue, un animale appesantito e ammansito, placido come un canarino in gabbia.

Fuor di metafora, dopo tutti gli attacchi che il maschio bianco etero – “cisgender”, gridano loro, “si dice cisgender” – ha subito, è ovvio che sia entrato in crisi. Va da sé che in tale situazione, come in ogni contingenza della vita, non mancano i figli di puttana che sanno approfittarne, per esempio psichiatri, psicologi, pedagoghi e altri ciarlatani vari. In Francia, infatti, a quanto è venuto fuori in questi giorni, ci sarebbero dei corsi collettivi, tenuti da uno psicologo, per aiutare a venire a patti con la propria virilità, qualora questa si percepisca come umiliata e offesa (https://www.liberation.fr/lifestyle/masculinite-des-stages-contre-le-vague-a-lhomme-20220514_N6CBNRGKQFFGZBUUI67Q7BO4DU/). Insomma, se ti crea scompensi non poter più neppure parlare a una donna, o il fatto che tenendole aperta la porta per lasciarla passare lei ti dica “Lo so fare da me”, la colpa è tua e sei da curare.

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Secondo il femminismo imperante, ogni uomo è un problema, per la società e per sé stesso. Ha la minchia e questa tira. Poi, vorrebbe scopare, sedurre, conquistare. Un peccatore, dal punto di vista di questa religione laica. Come i flagellanti che si frustano per espiare le proprie malefatte, anche lui ha da mortificarsi perché maschio e, in quanto maschio, per il suo essere tossico.

Naturalmente, questo processo in corso ha molti prodromi e tante ramificazioni. Pensate, giusto per citare qualche esempio recente, a un libro come L’animale che mi porto dentro di Francesco Piccolo, un testo che è un patetico atto di accusa all’umanità maschile nella sua totalità. Questa viene messa sotto torchio perché, ogni volta che entra in contatto con un essere di sesso femminile, lo pensa da un punto di vista sessuale – manco al catechismo raccontano tante stronzate. I testi affini, nel mondo, sono in numero esorbitante. I cantanti che oramai incarnano questo modello di uomo senza spalle e senza palle risultano gli unici a trionfare.

Alla fine, come in quel documentario La teoria svedese dell’amore, i pochi sopravvissuti, quelli impermeabili alla propaganda, saranno costretti a ritrovarsi nei boschi, a generare comunità alternative, a riscoprire arco e freccia per recarsi a caccia insieme, per ritrovare un’autenticità negata che, contrariamente a quanto dicono i progressisti, non è mero prodotto di un’antropologia o cultura patriarcale.

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La lotta sarà durissima. La nuova morale degli schiavi,che cerca con ogni mezzo di annichilire la forza e la potenza, giocherà tutte le sue carte per ridurre al silenzio la sedizione rappresentata dall’umanità sana. Lo Stato, governato sotterraneamente da questi eunuchi, tenterà con ogni scusa di sottrarre i figli a chiunque rifiuti la sua narrazione, farà loro il lavaggio del cervello.

Per fortuna, il malessere cresce. Per dieci uomini che piegano la schiena, ci sarà sempre un un maschio di sana e robusta costituzione che ride in faccia a tutta la follia diffusa su scala globale, per castigarla. In una situazione simile, è fondamentale che ognuno porti avanti il suo compito. Donne e uomini di buona volontà dovrebbero unirsi e ritrovarsi per approntare a un piano di correzione generale. La battaglia sarà morale, ma prima ancora culturale. Non dobbiamo finire come il toro. Teniamoci strette le palle.

Matteo Fais

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.

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