Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

HO DESIDERIO DI MATERNITÀ E NORMALITÀ, CONTRO LA FOLLIA CHE CI CONDURRÀ ALL’ESTINZIONE (di Chiara Volpe)

Questo mondo stratificato dalla menzogna ha fatto la guerra a tutto, specialmente all’essere umano. Guardatevi intorno e chiedetevi cosa c’è di reale: sostanze chimiche sotto forma di cibo, pasticche che regalano emozioni, pubblicità martellanti che ti fanno il lavaggio del cervello a tutte le ore, una costante guerra psicologica per non farsi intrappolare dallo standard mediatico, una vita social dentro case dove si dialoga più con le voci digitali che con presenze vere e proprie.

Siamo talmente sintetici, sia dentro che fuori, da poter sentire al tatto il materiale torpore che ci ha ipnotizzato. Soltanto con uno scalpello potremmo riuscire ad arrivare alle profondità dove ancora, forse, si annida qualche scintilla di umano vero. Ma il desiderio di sentirsi si affievolisce, rassegna, demorde ogni istante di più.

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Nulla interessa più veramente, la vita scorre tra schizofrenia, depressione e ansia sociale, un singhiozzo convulso dopo l’altro. Sfuggire da sé stessi, sempre più criptici e tormentati, diventa uno scopo salvifico. Meglio stare lontani, dunque, da tutto ciò che ci circonda, come se non ne fossimo parte. E per “esigenze di vita diametralmente opposte” a quelle di molti, si arriva a scegliere anche di compiere atti irreversibili al fine di non avere figli. Oramai la definiscono una filosofia, una vera corrente di pensiero, che prende il nome di “Child-free”, libertà dai figli perché manca totalmente l’istinto genitoriale – da non confondere con “Child-less”, cioè l’essere senza figli per vari motivi.

Negli ultimi tempi si parla molto di questo fenomeno, anche a causa della visibilità che trasmissioni televisive gli hanno dato, qualche libro e anche diversi gruppi Facebook. Riguarda sia donne che uomini: disposto a sottoporsi alla vasectomia lui e all’asportazione delle tube lei, con un intervento di appena mezz’oretta.

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Fino al 1978, una legge puniva la sterilizzazione volontaria. Oggi, invece, basta firmare un consenso informato e avere un colloquio con uno psicologo. Ma rinunciare a procreare aiuta anche l’ambiente: si sa, l’equilibrio del nostro caro pianeta è assolutamente precario, l’ecosistema fuori controllo, siamo al culmine di una crisi ambientale tale che si prospetta catastrofica, inquiniamo e sprechiamo a dismisura, ma soprattutto siamo in troppi. Qualche figlio in meno non può che essere un lieto evento. Le natalità, infatti, non possono che essere guardate come “rischi esistenziali alla civiltà umana”, al suo andare verso ciò che verrà. Il mondo non può e non deve più dare il benvenuto a nessun bambino, soltanto in questo modo è possibile ridurre le emissioni di CO2 e risparmiare molte altre preziose risorse. Questo posto non ha bisogno di più persone, ma di prolungare la permanenza di quelle già presenti, processo che la Scienza cerca di favorire efficacemente, soprattutto là dove il tasso di natalità è maggiormente elevato.

Lo chiamano progresso e sventolano bandiere, ma è l’estinzione di massa quella che promuovono, senza memoria e senza futuro. Verrà il giorno in cui, strofinando una lampada qualsiasi, l’unico desiderio che avremo sarà quello di essere normali.

Chiara Volpe

L’AUTRICE

Chiara Volpe nasce a Palermo nel 1981. Laureata in Storia dell’Arte, ha svolto diverse attività presso la Soprintendenza per i Beni Culturali di Caltanissetta, città in cui vive. Ha lavorato per una casa d’Aste di Palermo, ha insegnato Arte, non trascurando mai la sua più grande passione per la pittura su tela, portando anche in mostra le sue opere. Attualmente, collabora anche con il giornale online Zarabazà.

2 commenti su “HO DESIDERIO DI MATERNITÀ E NORMALITÀ, CONTRO LA FOLLIA CHE CI CONDURRÀ ALL’ESTINZIONE (di Chiara Volpe)

  1. Articolo che fa riflettere e che stimola la comprensione dei vari comportamenti dei diversi popoli. Mi piace. Leggo sempre con interesse gli articoli di Chiara. Adriano Dell’utri

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