TANTO, LA FINE DELLA LIBERTÀ TOCCHERÀ ANCHE VOI (di Clara Carluccio)
C’è una cosa che il feticista delle punturine rigetta violentemente: essere un nostro pari. Il suo ego vaccinista è colmo delle lusinghe con cui la propaganda pandemica lo culla da due anni, senza sosta.
Gli è stato fatto credere di essere un eroe, l’arteria centrale che vivifica il cuore dell’Italia con il suo sangue immunizzato.
Tra le insoddisfazioni in cui galleggiava l’esistenza di tutti, già nell’era pre Covid, si è vista una luce. Quel famoso senso che, per dirla con Vasco Rossi – il fedele portavoce spericolato dell’unica ideologia consentita – domani arriverà.
“Io mi vaccino per gli altri, perché sono bravo, perché sono buono”. A patto che lo facciano tutti, altrimenti, quelli che non vogliono bucarsi, meritano lo sfottimento, la morte sociale e, perché no, anche quella fisica. Tanto da essere arrivati a considerare normale proporre l’esclusione dalle cure mediche ai no-vax. Quanta bontà! Eppure, una volta, nemmeno a un pedofilo, o un assassino, si negava l’assistenza.
Quanto ci godevano a darci dei complottisti, dei negazionisti. Guardavano con pietà i no-vax in fila per il tampone, ogni due giorni, al prezzo di 200€ al mese, per pagarsi il diritto di lavorare. Quei tamponi che, a inizio “pandemia” erano gratis e duravano quindici giorni. Siamo di fronte ad un totale rifiuto della logica e della realtà. Uno Stato che proclama una crisi sanitaria, ma sospende medici e infermieri non vaccinati, lasciando sotto organico le strutture, e getta nella miseria e nell’angoscia la parte di popolo che esercita il diritto di autodeterminazione sul proprio corpo, non può, ripeto, non può avere a cuore il benessere della persona. No-vax o pro-vax che sia.
Dovrebbe bastare questo per spingere gli italiani a rovesciare la situazione e questi politici infami e incompetenti. Invece no. Il Tg annuncia che anche i vaccinati devono fare i tamponi, ed ecco che, in un solo giorno, Milano si trasforma nel girone psico pandemico del purgatorio dantesco. Come ripreso sul canale Local Team: persone in fila fino a dieci ore, che litigano con i sanitari perché, alle nove di sera, si vedono rimandare a casa senza essersi fatti infilare il bastoncino nel naso. Convinti che, senza l’esito di quel mezzo di tortura, ormai, la loro vita non possa più proseguire. Un’aziana in lacrime, donne che insultano altre donne e un automobilista che se la prende per il liberi tutti delle feste natalizie: “Uno sbrago mostruoso, c’era in giro un sacco di gente”. Ma questo qui, dico io, crede di essere l’unico a dover – o voler – uscire di casa?
Ancora una volta ci si lamenta dei liberi e incensurati cittadini che vogliono vivere come tali. A parer loro – più che altro, a parere dei media – con la “nuova normalità” dovremmo vivere tutti da ergastolani. Persino i bambini hanno perso l’entusiasmo di vivere e giocare. Si sentono dei mostriciattoli ammazza nonni e la colpa è degli adulti ossessionati dalla falsa equazione positività uguale morte. Invece, tra quanti si infettano, alcuni sviluppano la malattia in forma aggressiva, altri più lieve. C’è chi muore e chi guarisce. Ma, sentite questa: c’è anche chi, il virus, non lo prende affatto. Pazzesco, vero? E, sulla base di un fenomeno biologico normale, vogliono ricattarci e distruggerci la vita finché non acconsentiremo tutti ad una terapia farmacologica. I vaccinati, come i non vaccinati, sono solo delle pedine in mano al Governo.
Quando si stuferanno anche loro? E soprattutto, si stuferanno mai? La cosa peggiore, per quelli che si sono sottoposti al vaccino, è il dar ragione ai no-vax. Riconoscere che gli ignoranti, egoisti e delinquenti, abbiano la loro parte di verità, è per loro uno smacco inaccettabile. Finché questa è la loro visione, possiamo tranquillamente affondare tutti sul divano, accendere Netflix e scordarci definitivamente il ritorno ad una vita accettabile. Se non si comprendono le ragioni di un problema, non può esserci soluzione.
Questo era solo un test per valutare fino a che punto ci saremmo fatti togliere i nostri diritti e la nostra libertà. Il bello deve ancora venire.
Bisogna ammettere che molti italiani, esaltati dal controllo e dalla delazione in stile Alessandro Gassman, hanno ampiamente assecondato questa strage sociale, e fatto brindare i politici alla stupidità dei poveri.
Cari pro-vax e pro-pass, godetevi la nuova tranquillità, finché dura, godetevi i diritti momentanei, finché non li toglieranno anche a voi. Mettete bene in mostra la vostra spilletta con la primula, come la coccarda alle mostre canine, tanto, per chi sta al potere, anche voi siete solo bestie. Animali da lavoro e sperimentazione, fino al giorno della soppressione.
Clara Carluccio
Magra consolazione per chi dopo meno due mesi già aveva capito tutto… e veniva (allora) guardato con specie di compassione come visionario semideficiente…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Non è una consolazione ma una resa dei conti