SONO PIÙ PERICOLOSI DEI FANATICI RELIGIOSI (di Matteo Fais)
Si tratta di una sorta di disturbo narcisistico della personalità. Fin da quando erano bambini, in famiglia, a scuola, all’università, nei loro club esclusivi ed escludenti, li hanno convinti di essere i migliori. La cultura è loro, la verità è loro, la moralità è loro, il Bene, il Vero e il Bello sono esclusivo appannaggio della loro casta. È ovvio che, sul lungo termine, questi finiscano per credere a una simile narrazione da scuola coranica. I danni sono sotto gli occhi di tutti. Pensate cosa può succedere, anzi cosa sta succedendo, adesso che il progressismo viene applicato anche al discorso sanitario.
Se sui social leggete i commenti di questi invasati che auspicano lockdown per i non vaccinati, obblighi, restrizioni, l’andare a prenderli casa per casa, la cosa non vi deve stupire. Se si azzardano a parlare come neppure i nazisti negli anni ’30 è perché sono stati persuasi di poterselo permettere.
Qualunque persona, non dico con una laurea in pedagogia, ma dotata di un po’ di buonsenso, sa che un essere umano, per crescere psicologicamente sano, deve affrontare un giusto equilibrio di gratificazioni e frustrazioni. Banalmente, se nessun genitore o figura autoritaria ti dice mai di no – possibilmente argomentandolo –, verrai su convinto di poter fare qualsiasi cosa, anche se materialmente non sei in grado, e a prescindere dal fatto che sia giusto o sbagliato.
Il progressista, infatti, va compreso prima di tutto sul piano non politico ma psichiatrico. Egli vive su un piedistallo posto così in alto che da lì può solo rovinare al suolo e, come tutti gli esaltati, farà di tutto per non sentire i discorsi di chi vorrebbe farlo venir giù dalla sua posizione falsamente prossima all’Olimpo delle divinità. Potrebbe ricorrere anche alla violenza, senza alcun problema.
Nella contingenza attuale, simili personaggi, convinti dai loro profeti dell’utilità della vaccinazione, non ci daranno pace e spingeranno in ogni modo per danneggiarci. Cercheranno di farci chiudere dentro casa, chiederanno la coercizione violenta. Non bisogna sottovalutarli, perché si tratta di gente invasata, fondamentalmente disturbata e da curare.
Non bisogna pensare che i loro siano solo commenti sui social. Questi pazzi ci odiano e il Potere li fomenta ad arte ogni giorno. State certi che se dovessero caricarci sui carri piombati, per portarci in un qualche campo di rieducazione, loro non si opporrebbero.
Bisogna rendersi conto con chi abbiamo a che fare e reagire, se necessario con la forza. Qui siamo realmente in pericolo.
Matteo Fais
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L’AUTORE
MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.
Ma guaio peggiore è che questi funesti individui sono sistematicamente convinti… di essere dalla parte del giusto… loro cervellino imputridito no contempla possibilità alcuna di… errore…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/