TAMPON TAX – VENDERSI L’ANIMA PER UN PAIO DI ASSORBENTI (di Matteo Fais)
Certo, il Sistema è subdolo, ma bisogna riconoscere che, in Italia, trova abbastanza deficienti da vincere a mani basse.
Avete sentito l’ultima? Il Governo Draghi, nella Legge di Bilancio, ha portato l’IVA sugli assorbenti dal 22 al 10 %. Madonna mia, che ridere! Aumenta la luce, aumenta questo, aumento quello, ma gioite perché diminuisce la tassa sul pannolino vaginale. Quindi, una famiglia pagherà 400 euro in più per riscaldare la casa, ma la moglie spenderà 5 euro in meno per gli assorbenti. Ovviamente, le femministe applaudono.
Geniale! Se fossimo degli alieni che guardano al mondo dallo Spazio profondo, potremmo anche permetterci di sghignazzare come matti e pensare “Forte questo Draghi, è a livello di quello che riesce a farsi pagare per tirarla in culo”.
Davvero, c’è qualcosa di perverso nell’ottusità della femminista media. La sua visione è così ristretta e da menomata che non riesce neppure a capire come le danno il contentino da una parte per fregarla meglio sull’altro versante. Che dire? Io alzo bandiera bianca e mi dichiaro battuto. Contro la stupidità nessuno può niente.
Andando a cercare online, si scopre che c’è pure una consigliera comunale del PD – ma poteva essere un altro il partito? –, tale Laura Sparavigna, la pasionaria della Tampon Tax, come la definisce “Repubblica” – ma poteva essere un altro il giornale? –, che è stata non so quanto tempo in giro con il “Tampon Tax tour”, riempiendo le piazze, per spiegare la necessità di abbassare il prezzo dello straccetto.
Sono basito. La risposta di una persona sana di mente non può essere diversa. Apprendo che, comunque, la giovane punta a portare l’aliquota al 4%. Minchia, che battaglia del cazzo, o del pelo di fica, se preferite. Roba da farti venire un tumore al cervello solo a pensarci che una possa concepire una simile stronzata.
Scherzi a parte, quanto successo prova unicamente – se mai ve ne fosse stato bisogno – quanto questo schifo di femminismo sia sostanzialmente consustanziale alle logiche del Potere. Come al solito, la Nuova Sinistra e la sua propaggine clitoridea si occupano unicamente di battaglie idiote e totalmente inutili a ridiscutere i reali problemi sociali vigenti, di modo che cambi tutto per non cambiare niente. Veramente desolante!
La tragedia è che là fuori ci sono realmente delle donne preoccupate per simile puttanate, come se queste avessero una seria valenza. Non vi è niente di strano a tal proposito se l’Europa va, a mezzo della denatalità, verso la morte. Del resto, solo un coglione può desiderare di perpetuare la specie con soggetti del genere. Meglio l’estinzione, l’asteroide, il disastro atomico. Io, se i talebani fossero alle porte, come i persiani contro i greci, aprirei loro i cancelli, in cambio di una sola promessa: “Dovete cancellarli tutti dalla faccia della Terra. Questi sono il male assoluto”.
Niente, davvero, non resta che arrendersi all’inevitabile declino dell’Occidente che gronda sangue mestruale su un assorbente tassato al 4%. In Italia, è d’obbligo ringraziare il PD che, a questo punto, appare palesemente per ciò che è: l’acronimo di una bestemmia.
Matteo Fais
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L’AUTORE
MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.
quanto cazzo hai ragione, non avresti potuto descriverlo meglio