Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

MOSTRICIATTOLI E MOSTRUOSITÀ ECO FRIENDLY (di Clara Carluccio)

Dalla tessera verde alla tessera nera, l’emergenza cambia colore, ma non modalità. Entrambe, infatti, servono a sorvegliare e a limitare la nostra vita e libertà. Una impedisce negli spostamenti, l’altra negli acquisti. Si chiama Do Black, e viene spacciata come un metodo all’avanguardia per combattere le emissioni di CO2. Già attiva in Svezia, la carta rileva la quantità di carbonio presente nelle buste degli acquisti, bloccando, se ritenuto necessario, l’acquisto.

I giovanissimi la adoreranno, ora che si sono svegliati dal pisolino della campagna vaccinale, in cui non sono mai accorti dei drammi degli adulti. Sarà sufficiente dire di voler salvare il pianeta, per trasformare le loro menti, tutte social e selfie, in un esercito di belve eco friendly.

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Continueranno a presenziare ai Fridays for Future, mentre i loro genitori pagheranno le bollette gas e luce più care del 40%. Li guarderanno con soddisfazione cambiare macchina per adeguarsi ai nuovi mezzi elettrici, senza minimamente pensare che la sostituzione delle autovetture avrà un impatto ambientale altrettanto grave, se non peggiore. Guideranno i loro monopattini senza alcun controllo, provocando fratture e traumi cranici ai pedoni o a loro stessi, ma sorrideranno compiaciuti, perché si sentiranno parte del progresso.

Il grande reset, il progetto mondiale spacciato per complottista – come tutto ciò che non piace all’uomo medio –, che sta emergendo persino dai nostri oscurantisti media mainstream ha sembianze ecologiche. Il pretesto ambientale per imporre un regime dopo l’altro, fino alla povertà e alla totale dipendenza dal sistema sempre più tecnologizzato.

La straordinaria Greta Thunberg, quando è al meglio della sua terapia farmacologica, anima di ribellione le nuove generazioni, inneggiando ad una nuova giustizia. Sociale? No, scemo, climatica. Cosa vai a pensare. Giustizia climatica è il nuovo slogan dei piccoli attivisti col sederino al caldo e la carta igienica profumata, che si sono guardati bene dal profondersi in qualche urlo indignato anche per le ingiustizie, le offese e le discriminazioni contro i cosiddetti no vax trattati peggio dei terroristi. Stranamente, ma non troppo, i video in cui la simpatica svedese è in stato confusionale, non sono visibili come i suoi discorsi all’ONU. Un po’ come gli tsunami di persone che ogni sabato scendono in piazza contro questa mattanza sociale. Vengono mostrati solo i cinque infiltrati che creano problemi. Su tutto il resto, silenzio stampa. La gente non deve sapere, eppure, sa. I video e le informazioni girano, la pantomima del Covid sta per finire ma, per i nostri leader di Stato, il livello di sottomissione del popolo non deve andare perso.

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Dal Covid al riscaldamento globale, i nuovi titoli catastrofisti e terrorizzanti delle prime pagine dei giornali ci mantengono in uno stato di tensione perenne che, si sa, è quello che più ci rende manipolabili: “Crisi climatica, non c’è più tempo”, “Ondata di calore assassina”, “Clima estremo, è colpa nostra”, “Umanità sull’orlo della catastrofe”.

Si sta passando da emergenza a emergenza e da green pass a black pass. Non spegniamo quest’anima rivoltosa che abbiamo tirato fuori, ci servirà ancora e sempre di più.

Clara Carluccio

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