COME POTETE FIDARVI DI GENTE SIMILE? (di Davide Cavaliere)
Sarebbe straordinario se milioni di lavoratori, pubblici e privati, dirigenti e manovali, entrassero in sciopero contro la mostruosa certificazione vaccinale e bloccassero l’economia nazionale fino al suo ritiro.
Un evento simile, purtroppo, non accadrà mai. La colpa, però, non è attribuibile all’indolenza dei lavoratori italiani, quanto piuttosto alla crisi economica che, da un decennio, attanaglia la nazione. Pur di non perdere il posto di lavoro, stipendiati e salariati accetterebbero di farsi inoculare anche un veleno.
Ciò che sorprende, ma neanche tanto, è che gli smantellatori della libertà siano proprio coloro che hanno trascinato l’Italia nella palude di Lerna della depressione economica. Primo fra tutti, il banchiere Mario Draghi, un uomo che, solo a guardarlo, fa dubitare dell’insensatezza della teoria del complotto rettiliano.
Draghi è un umanoide che, la notte, riesce a dormire pur sapendo di essere responsabile del massacro del popolo ellenico. Stando ai dati dell’Unicef, 439 mila bambini greci soffrono la fame e il 21 percento delle famiglie ha una dieta povera di proteine animali. Come possiamo credere che le sue scelte abbiano come fine il benessere degli italiani? Poche cose sono insidiose come un banchiere mosso da filantropia.
Il sospetto, ormai quasi una certezza, è che le abuliche e fredde maschere di Draghi e Speranza stiano lavorando, con la partecipazione più o meno consapevole del Parlamento, a fondare un nuovo ordinamento italiano.
L’emergenza pandemica, di fatto inesistente, sarà perpetuata fino a quando non si saranno raggiunti alcuni obiettivi, tra i quali: l’imposizione di sistema economico ancora più flessibile e socialmente innovativo, ossia quello delle abitazioni collettive e super economiche con wi-fi incluso per poter lavorare da remoto; il rafforzamento della sorveglianza digitale permanente mediante app, Qr code, telecamere, social media e l’ampliamento del raggio d’azione delle politiche pubbliche, con una particolare attenzione al corpo e alla salute.
Per quanto riguarda l’ultimo punto, forse non è un caso che, proprio in queste settimane, si siano raccolte centinaia di migliaia di firme per legalizzare l’eutanasia. Sottoscrizioni raccolte da individui talmente liberali e libertari, che non hanno mai criticato il cosiddetto “green pass”.
È lecito sospettare che, in materia di fine vita, un parlamento come quello attuale legifererà in modo da rendere il più semplice possibile l’eliminazione delle vite improduttive o non al passo coi tempi della “rivoluzione digitale”. Un’idea che entusiasmava il banchiere Jacques Attali e che, con pochi dubbi, piace anche a Mario Draghi e ai tecnocrati della Silicon Valley, altri entusiasti demonizzatori di coloro che si battono contro la discriminatoria certificazione verde.
Ci attendono tempi bui.
Davide Cavaliere
È evidente