BURIONI E IL PARACADUTE SENZA LOGICA (di Clara Carluccio)

Da un raccomandato qualsiasi, che ci rivolge insulti ogni giorno, non potevamo certo aspettarci ragionamenti eccelsi. Burioni, il luminare che tutto il mondo ci invidia – col cazzo! –, cambia strategia e, come un bravo maestrino di scuola elementare, cerca di stimolare in noi il senso logico. Peccato ne sia privo lui per primo.

“Il dubbio è una cosa positiva”, twitta Roberto, “ma il dubbio che può riguardare la forma migliore che debba avere un paracadute non può portare ad avere dubbi se aprirlo o meno mentre si precipita. Vaccinatevi, senza dubbio”.

Quindi, secondo il nostro amico, saremmo tutti in caduta libera, prossimi allo schianto. Secondo l’analogia con l’emergenza sanitaria, l’intera popolazione mondiale si troverebbe sull’orlo dell’estinzione, tutti agonizzanti in attesa dell’estrema unzione e con le ore contate. Non esisterebbe cura e anche il più forte sistema immunitario verrebbe disintegrato dal virus. Attorno a noi, non vedremmo più volti umani, ma solo maschere a gas. Assisteremo impotenti alla decimazione della nostra famiglia. Solo una cosa ci potrebbe salvare, un vaccino mai provato prima, altamente rischioso, l’unico che c’è. Non immunizza – l’hanno riconosciuto anche loro – ma, come ultimo disperato tentativo di salvezza, dovremmo accettare la terapia, non avendo niente da perdere.

In realtà, la maggioranza della popolazione sta conducendo una vita normalissima. Alcuni di noi non sono stati nemmeno sfiorati dal Covid, e gli scienziati, quelli seri, che lavorano sodo e non passano le giornate sui social o in televisione, si stanno battendo per le cure alternative. Questo virus non è letale al 100%. Ci sono persone che si sono ammalate e sono guarite – la maggior parte. Inoltre, abbiamo avuto le partite di calcio, lo scudetto dell’Inter e la vittoria agli Europei, tutti festeggiati in piazza senza distanziamento né precauzioni. Tutt’ora manifestiamo, in tutta Italia, in milioni, contro le discriminazioni illegali, senza alcuna conseguenza per la nostra salute. Il cancro uccide dieci volte più del Covid e il vaccino, che ci viene imposto come unica salvezza, sta causando danni irreversibili a migliaia di persone, nel totale silenzio dei giornalisti. Questi ultimi, come se non bastasse, ci additano da mesi come terroristi, ignoranti, stupidi, egoisti e irresponsabili.

L’esempio del geniale Burioni, dunque, si fonda su una logica – è il caso di dirlo – totalmente campata per aria e senza paracadute. Chi sta precipitando non ha altra possibilità che agire immediatamente e ricorrere all’unica probabilità di salvezza, aprire il paracadute, in qualunque condizioni questo si trovi. Ma a noi non manca il tempo, semmai mancano scienziati e giornalisti seri, così come il rispetto e la libertà di esercitare i nostri diritti. Prima di dare dei “somari” ai non vaccinati, questo spurgo di manicomio criminale – di cui il Codacons aveva proposto la radiazione dall’albo dei medici – pensi a rimettere in moto il suo cervello comatoso. Invece di preoccuparsi di fare a noi l’abbonamento Netflix per le future quarantene, si esercitasse alla settimana enigmistica.

Clara Carluccio