LA PARABOLA EVANGELICA DEL NO-VAX REDENTO (di Clara Carluccio)
E il Messia in camice bianco disse al novax pentito: “vai, e non assembrarti più”. Prima che il gallo canti sulla zona rossa, noi lo rinnegheremo tre volte. Siamo peccatori, pecorelle smarrite tra i rovi del male. Le insidie delle fake news, la debolezza della carne che ama gli aperitivi, le strette di mano e l’ossigeno naturale, ci tentano e ci trascinano verso la perdizione.
Confessa, figlio, sotto il tuo casco cpap, con quante donne ti sei unito verbalmente senza distanziamento? Ti sei recato alle manifestazioni anti green pass a sputacchiare con altri sorci? Non pensi ai caduti, agli angeli in mascherina chirurgica, quelli che ti staccano la spina se non ti vaccini, quelli che ti insultano dal loro talk show quotidiano, quelli che occultano le morti, gli ictus, le paralisi, le malformazioni fetali post iniezione? Taci, complottista. “Vaccinarsi è un atto d’amore”, ascolta il Santo Padre.
Sei stato assolto con il sacro intruglio dalle tue colpe e strappato alla morte, nonostante la tua scarsa fede. Ti sei allontanato dal gregge, dalla tua casa, e ora, torni a tuo padre, figliol prodigo, bestia senza ovile.
Hai fatto di testa tua, e ora, scrivi lettere di scuse e pentimento. Chiedo scusa, perché ho peccato “non ho creduto nel vaccino”. I tuoi versi diventeranno vangelo, con la benedizione di padre Mentana. La misericordia sanitaria ti assolve e ti guida sulle rette parole, opere e omissioni. Per tua colpa, tua colpa, tua grandissima colpa.
Non avrai altra malattia all’infuori del Covid. Convertirai i negazionisti con la tua testimonianza o, in alternativa, li caccerai dai luoghi di culto e di lavoro. Non potranno né vendere né comprare senza la spilla di avvenuto vaccino. Ti sottoporrai alla terapia ogni sei mesi, e il suo regno non avrà fine.
Ecco, come niente ci troviamo, senza nemmeno accorgerci, a vivere in una parodia laica delle classiche parabole evangeliche: l’apocalisse del Covid, il figliol prodigo, il padre misericordioso, interpretato magistralmente dal personale sanitario. La peccatrice che ha molto amato, così come i cosiddetti negazionisti hanno amato la resistenza e i canali Telegram. La presunta lettera, del presunto no vax pentito, serve ad alimentare la nostra ancestrale paura per una possibile punizione e il senso di colpa per la nostra libertà. Non possiamo non dirci cristiani e chi controlla l’informazione lo sa, ne riprende finanche le formule retoriche. Come il peccatore, il no-vax subisce la fascinazione per il peccato, per poi sperimentarne la miseria su di sé. Infine, la luce della Grazia, o in questo caso della Scienza, giunge a redimerlo. L’uomo si credeva libero da Dio, in realtà, si è appena consegnato ad un differente culto.
Clara Carluccio