GLI AFGHANI E GLI EUROPEI CON IL QR TATUATO (di Davide Cavaliere)
Mentre i talebani riconquistavano l’Afghanistan seminando panico e terrore, un giovane studente italiano, tale Andrea Colonnetta, si tatuava sul braccio il codice Qr del suo Green pass. A prima vista possono sembrare due eventi tra loro scollegati ma, in realtà, sono strettamente connessi.
A causa della crisi afghana, milioni di persone, probabilmente anche centinaia di terroristi, tenteranno di entrare in Europa. Saranno voraci, frustrati e fermamente decisi a installarsi nel vecchio continente e a non lasciarlo mai più.
Questi nuovi immigrati non troveranno alcuna resistenza. Saranno liberi di scorrazzare e prendere tutto quello che più desiderano, comprese le donne. Secondo la polizia tedesca, la maggior parte dei responsabili delle molestie sessuali di massa avvenute a Colonia durante la notte del 31 dicembre 2015 – ricordiamo che coinvolsero oltre mille donne – erano nordafricani e afghani.
Gli afghani, come hanno già dimostrato, lontani dalle stringenti norme tribali del loro paese d’origine, riverseranno la loro libido sul territorio ospitante. Provengono da un mondo in cui gli uomini si comportano in base alle loro pulsioni, ma dove quest’ultime sono contenute in un rigido quadro clanico e religioso. In Europa, il suddetto quadro non c’è.
Saranno, come tutti gli immigrati maschi, conquistatori in una città aperta. Come concorrenti avranno dei giovani terrorizzati da un virus tenue, con il volto coperto da una stoffa, come quello delle loro donne; effeminati, afflitti da demenziali sensi di colpa e stupidamente solidali e accoglienti nei loro confronti.
Stanno per arrivare in migliaia e migliaia. Quali italiani, quali europei si batteranno per la difesa della nostra civiltà, del nostra diritto: quelli con la mascherina, l’abbonamento ad Amazon Prime, il monopattino elettrico e il Qr code tatuato sul braccio?
Davide Cavaliere
L’AUTORE
DAVIDE CAVALIERE è nato a Cuneo, nel 1995. Si è laureato all’Università di Torino. Scrive per le testate online “Caratteri Liberi” e “Corriere Israelitico”. Alcuni suoi interventi sono apparsi anche su “L’Informale” e “Italia-Israele Today”. È fondatore, con Matteo Fais, del giornale online “Il Detonatore”.
Troveranno progressisti cuckold, finocchi con il Qr e donne che si denudano per le partite di calcio. Avranno di che divertirsi.