I CONFLITTI DELLA FAMIGLIA VACCINALE (di Clara Carluccio)
A voler essere paradossale, direi che, pur essendo contraria a questo vaccino, preferirei vedere intere famiglie vaccinate che divise dai progressisti. Già con lo scandalo Bibbiano, abbiamo constatato di cosa sono capaci. Bambini manipolati, indotti a confessare maltrattamenti mai avvenuti, che urlano, piangono, si buttano a terra o si aggrappano alle porte di casa per non essere portati via. Assistenti sociali corrotte per denunciare situazioni di degrado completamente inventate. Tutto questo per allontanare figli dalle famiglie naturali e darli a coppie omosessuali. C’hanno provato anche adesso: togliere la patria potestà a padri e madri no vax. La questione è sorta in seguito alle liti tra genitori contrari e figli favorevoli.
Lo sappiamo, gli adolescenti si sono fatti bucare non certo per amore della scienza o dell’umanità, ma per andare in vacanza e in discoteca. Sono stati i seguaci più ubbidienti: nessun dubbio, nessuna domanda, nessuna passione, nessuno spirito rivoluzionario. Come certi adulti, del resto. Ma, chissà perché, le istituzioni volevano intervenire in difesa solo dei giovani pro vaccino. “Bisogna rispettare la loro volontà”.
Di recente, è giusto apparso un video che mostra la situazione inversa: una tredicenne in preda al panico, su un letto d’ospedale, circondata dal personale sanitario che cerca di calmarla per poterla infilzare. Naturalmente, nel suo caso, non si è parlato di rispetto. Prevedibile. Ma ho trovato numerosi commenti in cui, di nuovo, si augurava l’allontanamento della ragazzina da quella famiglia. Calma, ad invocare provvedimenti così drastici.
La vaccinazione – anche se in questo caso è sospetta, assillante e rischiosa – non è l’equivalente di un maltrattamento. Non è un padre che abusa della figlia o picchia la moglie. Non è una madre che si prostituisce portando i clienti a casa, o lascia i bambini senza pasto perché cimentarsi in cucina sarebbe troppo patriarcale. Semmai, è l’emblema di uno Stato che antepone gli interessi dell’élite farmaceutica alla salute, alla libertà e alla dignità dei propri cittadini.
La crudeltà viene da quelli che gioiscono per le restrizioni e le persecuzioni di chi non accetta questa situazione, ma chi fa vaccinare i figli non è certo in malafede, non vuole il loro male. Qui, il problema, è il servilismo ad un Governo corrotto e sadico. È il culto verso quanto viene proferito dai mezzi di comunicazione e dai dottorini da palcoscenico, ignorando quelli di fama mondiale che sconsigliano di farsi iniettare quella roba.
Purtroppo, chi ha perso capacità di critica a causa dell’assillante propaganda mediatica, nemmeno a parlargli delle migliaia di leucemie fulminanti, ischemie, ictus, aneurismi, infarti – confermate da medici e infermieri -, smetterà di insultare e deridere i cosiddetti no vax. Certo, non a tutti è capitato di stare male. Ma ricordo che esistono reazioni nel breve e nel lungo termine. Ne riparleremo tra qualche anno, se vedremo aumentare i casi di SLA, di Alzheimer in età precoce o di qualche nuova malattia degenerativa.
Nonostante questo, l’unità familiare dovrebbe essere intoccabile e, se dei genitori sono favorevoli alla sperimentazione, devono poter fare le loro scelte prendendosene le responsabilità – quanto meno morali, visto che di quelle penali non ne risponde nessuno. Non so come sia finita la vicenda della tredicenne, mi auguro solo che non sia stata vaccinata a forza. La libertà di scelta non dovrebbe essere causa di guerre generazionali. Già, il signor Saviano ha sostenuto che le famiglie sono l’anticamera delle mafie e che bisogna pensare a nuove forme di aggregazione. Ci manca solo la scusa del Covid per fondare chissà quale nuova setta in suo nome.
I progressisti esistono solo per spargere distruzione. Meglio morti che in mano loro.
Clara Carluccio