OLTRE ALL’OSSESSIONE SANITARIA, È INIZIATA QUELLA CLIMATICA (di Matteo Fais)

Madonna mia, hanno iniziato! Basta controllare la pagina di “Open”, il giornale di Mentana. A seguire – ma non agiscono in coordinazione generale, no! –, ci sono i vari “Corriere” e via elencando. Eccoli, in coro, a intonare: “Fa caldo. Non è normale. Il cambiamento climatico ci ucciderà”.

Tutto giusto, per certi versi, sia chiaro. Le temperature sono salite, questo è percettibile da ognuno, anche senza essere scienziati. Malgrado il dramma, però, il vero aspetto preoccupante è un altro: quando c’è da far qualcosa per rimettere a posto il disastro – economico, climatico, scegliete voi – da loro generato, ciò avviene sempre a detrimento dell’uomo qualunque.

Hanno il jet privato, ma lo stronzo sei tu morto di fame perché guidi un’utilitaria vecchia di trent’anni. Ti fanno pure sentire in colpa. E sono bravissimi nel farlo, convincono tutti gli scemi.

Le loro ville, mentre fuori ci sono quaranta gradi, hanno un clima artificiale da venti, ma il problema è il tuo ventilatore. Me lo immagino il pensionato con 700 euro che climatizzatore può accendersi. È un miracolo se può acquistare un ventaglio dal vu cumprà.

Mi fanno davvero ridere – e ancora di più quelli che danno loro credito. Sembra che le banane o i kiwi dal Chile li porti nonna Pina e non loro, gli stessi che poi stigmatizzano i tuoi comportamenti climaticamente pericolosi. Come se il povero fosse felice di comprare le pere in offerta, con una base di cartone sotto e una di plastica a ricoprirle esternamente. Come se non fossero loro a vendergliele. Ridicolo.

Per non parlare delle minchiate tipo l’auto elettrica. Perché, l’elettricità come la produci? L’elettricità non comporta inquinamento per essere generata? O la tanto demonizzata carne che comporterebbe un consumo di suolo inaccettabile. Ma avete mai visto quanta acqua ci vuole per far crescere delle zucchine e quanto gas si consuma per cucinarle? Possibile che ve le beviate tutte?

Il martellamento mediatico è palesemente messo su con un preciso intento, come tutti le notizie ripetute a iosa, da quelle sullo ius soli alla propaganda per il DDL Zan: ci devono abituare lentamente a qualcosa che, al momento, è per noi inaccettabile. Nella fattispecie, vogliono che voi consumiate di meno, per lasciarne di più a loro o per vendervi prodotti alternativi che, incidentalmente, pensano di produrre nel prossimo futuro. Da quant’è, del resto, che si parla di consumare insetti – chissà chi starà preparando gli allevamenti. Un’altra voce che gira, annunciata da Bill Gates, è quella della carne sintetica – scommettiamo che lui avrà comunque un allevamento di animali tutto suo? Siamo suicidi che si gettano dalla loro finestra di Overton dentro la pentola della rana bollita di Chomsky.

Non c’è niente da fare, la presa per il culo è sempre dietro l’angolo, quando hai a che fare con lestofanti vestiti in giacca e cravatta, con quell’aria da agenti immobiliari. Perché, se c’è da sacrificarsi, quello che lo deve fare sei sempre tu. Insomma, loro ci metteno l’idea, ma è il culo a dover essere il tuo.

Matteo Fais

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde e Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.