LA STRUMENTALIZZAZIONE DELLA STORIA ATTUATA DAI PROGRESSISTI (di Davide Cavaliere)
Da settimane, la Sinistra e i principali mass media accusano i manifestanti che si oppongono alle leggi discriminatorie dello Stato – i cosiddetti no-green pass, no-vax, no-mask – di usare in modo inappropriato la stella gialla fatta indossare agli ebrei durante la Shoah e altri simboli riguardanti lo sterminio nazista.
Si tratta, indubbiamente, di atti iperbolici e di cattivo gusto, ma è quantomeno curioso che la suddetta predica giunga dalla fazione politica che, più d’ogni altra, ha impiegato la memoria della Shoah come arma politica. La Sinistra ha, cinicamente, fatto uso delle tragedie del Novecento, fascismo, nazismo, Olocausto, per aggredire gli avversari e promuovere la propria agenda ideologica.
I politici di Destra sono stati, costantemente, definiti “fascisti”, le migrazioni dall’Africa sono state chiamate “Shoah del Mediterraneo”, i centri d’accoglienza per immigrati sono diventati “lager”, mentre il riscaldamento globale si è tramutato in un “olocausto ambientale”. Per non parlare di tutte le volte che i progressisti hanno propagandato un’inesistente “genocidio palestinese”, arrivando a tacciare gli israeliani di essere “peggio dei nazisti”.
A questa continua banalizzazione della Shoah hanno contribuito persino alcuni esponenti dell’ebraismo italiano, come Moni Ovadia e Liliana Segre. La senatrice a vita, in particolare, in un discorso al parlamento paragonò l’esposizione del crocifisso fatta da Salvini al “gott mit uns” inciso sulle fibbie delle SS. Non sono innocenti nemmeno i grandi quotidiani, che oggi si fingono scandalizzati per qualche stella gialla fuori posto. Infatti, nel novembre del 2017, su “La Repubblica”, la giornalista Alessandra Ziniti comparò Simon Wiesenthal, sopravvissuto alla Shoah e cacciatore di nazisti, a un ivoriano di nome Ahmed che cercava i trafficanti di migranti.
Da questi fatti si evince che per la Sinistra, ipocrita e moralmente corrotta, esiste un uso strumentale della Shoah accettabile, quello che coincide coi loro obiettivi, e uno intollerabile. Inoltre, è stata sempre la Sinistra ad aver fatto per prima un uso cinico dell’Olocausto durante la pandemia. Gli oppositori del lockdown, inizialmente, furono chiamati “negazionisti”, termine che rammenta i “negazionisti della Shoah”.
La presunta pandemia ha rivelato, definitivamente, il vero volto della Sinistra: machiavellica, illiberale, irrispettosa e sprezzante.
Davide Cavaliere