LA LETTERA – ANCHE LA DESTRA È COMPLICE DELLA DITTATURA ATTUALE (di Gianluca Donati)
Cari amici di “Il Detonatore”,
vi scrivo quest’articolo perché un altro giornale, di orientamento dichiaratamente destrorso, si è rifiutato di pubblicarlo. Il tema è il famigerato Green Pass.
Non citerò il nome della testata e del Direttore. Mi limito a dire che, quando ho proposto di scrivere il pezzo, questo mi ha fatto capire senza troppi giri di parole che la mia era una tesi da terrapiattista. E poi ci chiediamo perché la destra non vince!
La mia battaglia, in questo momento, non è sui vaccini, ma su “questo” vaccino, realizzato in fretta e furia, sperimentale. Ma siamo poi sicuri che questi vaccini realizzati dalle multinazionali della globalizzazione siano per salvarci la vita e non il contrario? Sono complottista? Non credo.
Giacché, però, da trent’anni ci spappolano i coglioni con la “liberaldemocrazia”, come “unico mondo possibile”, ebbene, mi appello a questa democrazia liberale per affermare il mio diritto di diffidare di chi ci governa, da quell’intreccio di poteri politici, economico-finanziari, e massonici che vogliono spianare la strada al Nuovo Ordine Mondiale, cancellando Dio, Patria e famiglia.
Ci dicono di fidarci almeno degli scienziati. Ma, a prescindere dal fatto che la scienza non è affatto compatta nel difendere il miracoloso beneficio dei vaccini – ma, ovviamente, per chi detiene il potere gli scienziati “ribelli” sono dei vecchi rincoglioniti -, voglio ricordare che anche “Il Manifesto della Razza” l’hanno partorito degli scienziati che, già allora, pianificavano una selezione della specie umana attraverso un progetto eugenetico.
Quindi, se permettete, no, non mi fido degli scienziati e rivendico il diritto di scegliere. Curioso che la stessa società che ha esaltato il progresso del “testamento biologico”, contro l’accanimento terapeutico, il diritto dell’individuo di poter rifiutare un trattamento farmacologico, il sacro diritto nichilistico alla “dolce morte”, adesso si disperi per le nostre sorti, spingendo verso una vaccinazione obbligatoria.
Se l’obbligo non c’è, per adesso, vi è comunque un ricatto, costituito dal Green Pass che, di fatto, discrimina tra non vaccinati e vaccinati, relegando i primi al ruolo di lebbrosi, “untori”, al punto che non è fantascientifico immaginare si finisca con una stella gialla sul petto, come i nuovi ebrei, perseguitati ed emarginati da un nuovo nazismo di matrice “rossa”, quello che io definisco “reazionarismo progressista”, una dittatura globale governata dall’intolleranza dei tolleranti, un mondo alla rovescia che liberalizza ciò che dovrebbe essere frenato.
Non nego il diritto di optare per il vaccino, se si è atterriti dal Covid. Io esigo e pretendo unicamente il diritto di scelta, senza un “lasciapassare” ricattatorio, che mi neghi adesso alcune libertà, domani forse tutte, in puro stile bolscevico.
In Italia, stiamo dormendo. Un Centrodestra diviso tra chi condivide – non si sa per cosa, se non per le poltrone -, il potere con i giallorossi. E un partito, l’unico, all’opposizione, Fratelli d’Italia, che si è schierato contro il Green Pass, ma finora in modo troppo timido, aspettando, sperando, che il popolo si mobilitasse da sé, per decidere solo a quel punto che fare.
Sono nostalgico dei tempi nei quali la politica non restava a guardare le masse per poi cavalcare eventualmente l’onda di rivolta, bensì, precedeva, e nel caso, istigava. È la politica che deve guidare le masse e non il contrario.
In queste ultime ore, ci giungono notizie – vere, non “fake news” – di proteste spontanee degli italiani – finalmente -, di manifestazioni massiccia in diverse città d’Italia, manifestazioni non di “No-Vax”, ma di “persone libere” che non accettano ricatti, che vogliono poter lavorare senza dover perdere lo stipendio se non accettano di sottoporsi alla vaccinazione coatta. Dopo un lungo silenzio censorio, persino il Tg3 ha dovuto arrendersi e darne notizia – ovviamente per bollarli come paranoici, ma dal Tg3 non potevamo aspettarci altro.
Di questi gruppi sempre più numerosi che si organizzano attraverso il web e i social, e di fronte alla mobilitazione diffusa, anche la politica delle destre si stanno scongelando. Mi auguro sentano il dovere morale di scendere finalmente in piazza, per manifestare al fianco degli italiani, con quel Paese che lavora, produce, investe e tiene in piedi la Patria, e che verrebbe spazzato via dal Green Pass. È demenziale pensare che un esercente si trasformi in uno sbirro e reclami ai clienti passaporti di siberiana memoria. È altrettanto ovvio che, se il Governo non cambia linea, i cittadini saranno pronti a boicottare quegli spazi pubblici che dovessero applicare queste misure coercitive.
Sarebbe stato meglio farlo prima che il Parlamento approvasse il tutto. Adesso la strada è in salita, ma non possiamo permetterci cedimenti, debolezze, reticenze. Dobbiamo riprenderci le città, in tutta Italia, perché contro una dittatura non resta che la rivoluzione, e rivoluzione sia! Diamoli un calcio in culo!
Gianluca Donati
Si diamogli un calcio in culo, ma adesso li prenderanno anche coloro che scenderanno in piazza con qualsiasi bandiera di partito, facile accodarsi ora, dopo che si sono accorti che decine di migliaia di persone hanno riempito strade e piazze
HAI PERFETTAMENTE RAGIONE…. PIANO, PIANO CE LO METTONO NEL DI DIETRO… MA E’VERO CHE L’A DESTRA DORME E SI MARCANO…. MA LE SINISTRE SONO PROPRIO UN PERICOLO DA SGOMINARE COME NEGLI ANNI 70…🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹 🇮🇹