MONTESANO, IL NEGAZIONISTA DI CUI NOI NEGAZIONISTI NON ABBIAMO BISOGNO (di Franco Marino)

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Inviando ultimamente i miei articoli in broadcast su whatsapp, spesso qualcuno mi risponde chiedendomi pareri su questo o quell’argomento del giorno e così scopro che secondo Montesano l’AVIS getterebbe via intere sacche di sangue coagulato di vaccinati, cosa che dimostrerebbe – immagino – che la popolare associazione di donatori di sangue sia al corrente della pericolosità del vaccino.
Naturalmente, si è scatenato un pandemonio. Che ha sovraeccitato le fazioni dell’una e dell’altra parte. Ma che, pur appartenendo alla sponda dei cosiddetti “negazionisti”, mi ha lasciato completamente indifferente.

La questione relativa a Montesano può essere affrontata dal punto di vista generale e da quello particolare.
Dal punto di vista generale io ho tanti dubbi non solo sui narratori del sistema ma anche e soprattutto di quelli antisistema. Ho a volte il sospetto che il sistema li mandi in avanscoperta per gettare discredito nella dissidenza, delegittimando la controinformazione. Si crea un tema, si impongono delle narrazioni e si favorisce la nascita di una dissidenza il cui scopo è quello di delegittimare le contronarrazioni in modo tale da rafforzare quelle dominanti. Si pensi al terrapiattismo, per esempio, il perfetto argomento per delegittimare chiunque rifiuti la narrazione dominante. Dubiti del covid? Allora sarai anche e sicuramente un terrapiattista.
Qualcuno mi dirà che sto facendo il complottista dei complottisti ma di incendiari antisistema successivamente divenuti i pompieri una volta entrato nel sistema, abbiamo materiale quantitativamente da letteratura.

Poichè la buonafede si presume sempre, se accusassimo Montesano di essere un trojan mandato dal sistema per screditare la dissidenza – e non semplicemente un irresponsabile a caccia di una notorietà perduta – ci meriteremmo dal suddetto una giustissima querela. Ma non si pratica alcuna diffamazione nel chiedersi sia se le affermazioni di Montesano siano fondate, sia se sia opportuno spiattellarle in mondovisione senza fornire una prova a supporto (che non sia “mi ha detto l’amico del mio amico del mio amico”) sia se questa sua uscita procurerà maggiori consensi alla causa di chi si batte per dimostrare la natura menzognera e truffaldina della propaganda nazisanitaria.
Le grandi guerre dialettiche non si combattono per convertire chi, come un imbecille qualche giorno fa ha scritto su Twitter, ha deciso di togliere l’amicizia a chi non si vaccina. Ma per conquistare i tanti dubbiosi che, alla fine, pesano perchè spostano l’asse della maggioranza. Un dubbioso cosa penserebbe di fronte ad un’iniziativa come quella di Montesano? Che di qua, dalla parte di chi combatte per la liberazione dalla dittatura sanitaria, ci siano solo deficienti che sparano nel mucchio senza prove.

Intendiamoci, nessuno di noi può essere sicuro che siano scemenze quelle del popolarissimo comico e attore. Ma, senza prove, non si può neanche dare per scontato che non lo siano.
Se Montesano vuole davvero portare un contributo alla causa, si procuri elementi, indizi, cose che rendano possibile un’accusa imparabile. Avrà milioni di persone pronte a seguirlo per mettere a testa in giù l’intera classe politica, mediatica, sanitaria e finanziaria. Altrimenti rimane l’ennesimo chiacchericcio social che, dopo l’erezione complottistica del momento, si risolve in una scrollata di testa da parte di chi comanda.
Anche perchè, a dirla tutta, di prove che la narrazione covid sia una messinscena ce ne sono talmente tante, tra dichiarazioni di potenti, demenzialità politiche, sbarellate virologiche, che noi negazionisti non abbiamo certo bisogno di Montesano, con tutto il rispetto.

FRANCO MARINO

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